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Briciole di pane

Appalti, prime applicazioni per la fatturazione elettronica

La recente risposta del Sistema Italia alle proposte europee

Roma, 4 novembre 2013 - Eliminare gli ostacoli all’accesso agli appalti pubblici transfrontalieri e gli impedimenti al commercio, migliorando le condizioni per il funzionamento del mercato interno.

 

Nel quadro delle iniziative allo studio, l’importanza connessa dalla Commissione all’adozione della fatturazione elettronica , è testimoniata dall’inserimento di un’iniziativa sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici nell’Atto per il mercato unico II, come una delle azioni chiave previste, ed idonee a contribuire al conseguimento di questo obiettivo, considerato che gli appalti pubblici oggetto delle direttive in materia rappresentano all’incirca il 3,7% del PIL dell’Unione Europea.

 

I vantaggi della fatturazione elettronica sono  noti e hanno indotto alcuni Stati membri dell’Unione europea (Danimarca, Austria, Svezia e Finlandia) a chiedere la presentazione di fatture elettroniche negli appalti pubblici per la totalità o una parte del settore pubblico, a fronte di un ricorso a tale strumento tuttora molto limitato, con una quota compresa tra il 4 e il 15% di tutte le fatture emesse.

 

 Il tema non è nuovo.

 

Nella comunicazione “Sfruttare i vantaggi della fatturazione elettronica in Europa”, COM(2010) 712, la Commissione ha invitato a far diventare la fatturazione elettronica il principale modo di fatturazione nell’UE entro il 2020.

 

In una risoluzione dell’aprile 2012 il Parlamento europeo ha chiesto di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica negli appalti pubblici entro il 2016, mentre gli Stati membri hanno sollecitato l’adozione di misure per promuovere la diffusione della fatturazione elettronica in occasione del Consiglio informale Competitività del febbraio 2012 e nelle conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2012.

 

 Un’iniziativa nel settore della fatturazione elettronica negli appalti pubblici impedirebbe, dunque, l’ulteriore frammentazione del mercato interno e faciliterebbe l’utilizzo di questo particolare metodo.

 

La recente proposta di direttiva che proponiamo in lettura - (COM 449 del 26 giugno 2013) - si fonda su ampie consultazioni con le parti interessate.

 

Come si apprende dalla lettura del testo, la Commissione ha concluso che la soluzione più adatta allo scopo consisterebbe  nell’imporre alle amministrazioni aggiudicatrici e agli enti aggiudicatori l’obbligo di accettare, a partire da una certa data, le fatture elettroniche conformi a una nuova norma europea comune di fatturazione.

 

Nell’attesa che la nuova proposta comunitaria completi il proprio percorso istituzionale, una prima iniziativa del Governo italiano non si è fatta attendere troppo. La novità legislativa di questi giorni sembra, infatti,  procedere proprio nella direzione indicata dalla Comunità europea.

 

Vediamo di cosa si tratta.

 

L’art. 1 comma 16 del Decreto Legge 31 ottobre 2013, n. 126 (“Misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali ed interventi localizzati nel territorio),  introduce l’uso della fatturazione elettronica, come strumento attraverso il quale i creditori della PA possono comunicare dati relativi alle somme dovute dalle amministrazioni per somministrazioni, forniture ed appalti per pagamenti non effettuati relativi a debiti certi liquidi ed esigibili al momento della comunicazione.

 

La novella modific il comma 4 bis dell’art. 7 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 convertito in legge 6 giugno 2013, n. 64 (“Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia d versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.")

 

La norma di riferimento

 

Testo del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 82 dell'8 aprile 2013), coordinato con la legge di conversione 6 giugno 2013, n. 64 , recante: "Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonche' in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria

 

(omissis)

 

Art. 7 Ricognizione dei debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni


(omissis)

 

(( 4-bis. A decorrere dal 1° gennaio 2014, le comunicazioni di cui al comma 4, relative all'elenco completo dei debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre di ciascun anno, sono trasmesse dalle  amministrazioni pubbliche per il tramite della piattaforma elettronica entro il 30 aprile dell'anno successivo. In caso di inadempienza, si applica ai dirigenti responsabili la sanzione di cui
al comma 2. ))
 

 (omissis)

Aldo Scaramuccia

  Il Decreto legge 31 Ottobre 2013, n. 126

  La proposta della Commissione