Appalti pubblici, ancora novità dall'Unione Europea
Il nuovo Protocollo di modifica degli appalti pubblici
Roma, 4 aprile 2013 - E’iniziato il 26 marzo scorso con l’annuncio di rito, l’iter di esame della la Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione del protocollo che modifica l'accordo sugli appalti pubblici e relativo allegato (COM(2013)143 final) trasmessa dalla Commissione europea, in data 21, 22 e 25 marzo 2013, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea.
Proponiamo di seguito qualche breve cenno informativo sul nuovo testo, rimandando i Lettori alla consultazione dei documenti ufficiali in lingua italiana, per una migliore acquisizione dei contenuti
Un po’ di storia
L’accordo sugli appalti pubblici è ad oggi l’unico accordo giuridicamente vincolante in materia nell’ambito dell’OMC.
La versione attuale – che conteneva, fin dalla’sua adozione l’impegno intrinseco a rinegoziare testo e campo d’applicazione - è stata negoziata parallelamente all’Uruguay Round nel 1994 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 1996 .
Il 30 marzo 2012 le parti contraenti hanno raggiunto un accordo politico e adottato una decisione nella quale sono ripresi gli elementi dei risultati raggiunti. Con la decisione sui risultati dei negoziati, le parti contraenti hanno adottato il testo del protocollo, aprendolo all’accettazione delle parti dell’accordo 1994.
I contenuti in pillole
Il protocollo - composto dal preambolo, dal testo modificato dell’accordo e da 4 appendici - non si applica automaticamente a tutti gli appalti pubblici delle parti contraenti.
Il campo di applicazione di ciascuna delle parti è definito nell’Appendice I.
Le successive appendici elencano:
Appendice II: i mezzi di comunicazione attraverso i quali le parti contraenti renderanno pubbliche le informazioni riguardanti: le norme e le procedure applicabili in materia di appalti pubblici),
Appendice III : i bandi di gara per gli appalti previsti
Appendice IV: gli avvisi concernenti gli appalti aggiudicati e le statistiche
Quando entra in vigore il Protocollo
Il protocollo entrerà in vigore, per le parti dell’accordo 1994 che avranno depositato i rispettivi strumenti di accettazione, il trentesimo giorno successivo all’avvenuto deposito da parte dei due terzi delle parti dell’accordo 1994.
Dopo tale data , le nuove regole varranno, per ciascuna delle parti dell’accordo 1994 che abbia depositato il proprio strumento di accettazione del protocollo, il 30° giorno successivo alla data del deposito.
I membri dell’OMC che desiderano aderire all’accordo 1994 dovranno accettare di essere vincolati dal protocollo che modifica l’accordo sugli appalti pubblici a decorrere dalla sua entrata in vigore.
La nuova e maggiore estensione del campo di applicazione
Ampliato, nel nuovo testo scaturito dalla negoziazione, il campo di applicazione dell’accordo sugli appalti pubblici.
L’accesso al mercato è stato esteso mediante:
i) l’aggiunta di oltre 200 enti appaltanti, sia a livello centrale che locale. Rispetto all’accordo 1994, tutte le parti che dispongono di un’amministrazione a livello regionale e locale partecipano a gare d’appalto, a diversi livelli;
ii) una maggiore diffusione delle merci grazie alla soppressione o riduzione della portata delle deroghe esistenti e l’aggiunta di prodotti nell’elenco degli appalti pubblici non sensibili della difesa;
iii) un rafforzamento del campo di applicazione per i servizi, pur in misura diversa, di quasi tutte le parti; tutte le parti offrono ora l’intera categoria di servizi di costruzione (lavori);
iv) la revisione al ribasso delle soglie a partire dalle quali l’accordo sarà applicabile (per alcune parti contraenti);
v) l’inclusione di disposizioni contrattuali quali le concessioni di lavori/i contratti di costruzione, gestione e cessione/le iniziative di finanziamento privato;
vi) l’abolizione di alcune disposizioni discriminatorie, quali le compensazioni e le regole di preferenza nazionale che alcune parti contraenti hanno mantenuto nell’ambito dell’accordo 1994.
Secondo le stime dell’OMC, l’estensione del campo di applicazione rappresenterebbe 80 miliardi di euro. L’UE ha ottenuto nuove possibilità di accesso al mercato per le imprese europee stimabili a circa 30 miliardi di euro.