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Briciole di pane

Appalti pubblici: "best practice" a confronto

Si è svolto a Roma un convegno sulle esperienze maturate nel settore, organizzato dalla Banca d'Italia

Roma, 20 maggio 2015 – Il Centro Convegni di via Nazionale, a Roma, è stato il teatro di un confronto sulle esperienze maturate nel settore di attività degli appalti pubblici che ha coinvolto gli esponenti del mondo delle istituzioni, delle imprese e accademico. L’occasione è stata fornita dalla Banca D'Italia che venerdì 15 maggio ha organizzato un convegno sul tema "Efficienza e trasparenza negli appalti pubblici: pianificazione, qualità, organizzazione".


Hanno partecipato all’evento i rappresentanti di ANAS, Banca D’Italia, Autorità Nazionale Anticorruzione, Politecnico di Milano, Ernst & Young, Poste Italiane e Università Tor Vergata di Roma.


Di particolare interesse è stato il momento dedicato alla descrizione delle strategie e linee d’azione già adottate dalle principali Stazioni Appaltanti italiane. In rappresentanza di Anas, Mauro Frattini ha illustrato il percorso di rinnovamento intrapreso dall’Unità Acquisti della società delle strade, finalizzato alla razionalizzazione ed efficientamento degli approvvigionamenti, nonché all'omogeneizzazione del processo di acquisto sia a livello centrale che periferico, coerentemente con la missione aziendale e nel rispetto della normativa di riferimento.


Il rappresentante di Anas ha spiegato come il complesso delle strategie adottate dalla Società e l'utilizzo consolidato delle più avanzate tecnologie disponibili sul mercato, specifiche per la gestione degli approvvigionamenti, abbiano reso “sempre più efficaci le azioni di programmazione e analisi della spesa, rappresentando una vera e propria best practice nel settore degli appalti pubblici”.


Nell’ambito della discussione è emerso come, nell’attuale contesto socio-economico, le Istituzioni siano chiamate al difficile compito di assicurare i propri prodotti/servizi nel rispetto di vincoli di bilancio sempre più stringenti e, al contempo, di indirizzare le loro scelte verso iniziative in grado di sostenere la crescita economica.


Tali obiettivi continuano a richiedere un impiego razionale ed efficiente delle risorse disponibili, trasparenza e tracciabilità delle decisioni assunte e la puntuale rendicontazione dei risultati di gestione verso tutti i portatori di interesse. Tutto ciò determina la necessità di investire sulla qualificazione delle Stazioni Appaltanti, al fine di rafforzare la loro capacità di rivolgersi al mercato per coglierne tutte le opportunità, attraverso l’efficace gestione degli appalti pubblici. Allo stesso tempo, le Amministrazioni dovranno essere in grado di dimostrare il livello di qualità posseduto attraverso parametri oggettivi e riconosciuti.


Frattini ha anche sottolineato che puntare sulla qualificazione rappresenta anche il presupposto per cogliere le opportunità derivanti dall’impostazione della Direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 in fase di recepimento, che riconosce ai gestori di appalti pubblici una maggiore flessibilità nella scelta di procedure di selezione basate sulla negoziazione o sul dialogo competitivo per i contratti più complessi e innovativi.


Per conseguire queste finalità, tutte le Stazioni appaltanti dovranno, come da tempo ANAS ha fatto, potenziare la pianificazione nell’ottica della selezione delle iniziative di spesa e della sostenibilità degli impegni; dovranno inoltre investire nella revisione dei processi operativi, innestando negli stessi i concetti della qualità e del miglioramento continuo; infine, dovranno innovare gli assetti organizzativi, per dominare la complessità del quadro normativo di riferimento, realizzare economie di scala, ridurre i rischi operativi e di corruzione, capitalizzare le conoscenze.