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Briciole di pane

Archeolog: la prima onlus italiana che tutela il patrimonio storico-artistico emerso dai lavori infrastrutturali del Gruppo FS Italiane

L’associazione costituita da Anas, Quadrilatero Marche Umbria, RFI ed Italferr

I lavori di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali del Gruppo FS Italiane hanno fatto emergere un patrimonio storico – artistico di straordinario pregio. Per tutelarlo al meglio, è nata Archeolog, la prima_ associazione Onlus costituita da Anas, Quadrilatero Marche Umbria, RFI ed Italferr che tra l’altro ha il fine di reperire i fondi necessari per restaurare, conservare e restituire al Paese le testimonianze archeologiche rinvenute. Dell’attività della neonata onlus, presieduta da Guido Perosino, promossa e coadiuvata di concerto con il MIBACT e le sue Soprintendenze, se ne parla diffusamente in un articolo su Repubblica.  

I progetti di restauro individuati dall'associazione, il cui Presidente Onorario è il professor Giuseppe Sassatelli, Presidente dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, sono gestiti da un Comitato Scientifico presieduto dalla professoressa Simonetta Stopponi, già Ordinario dell'Università degli Studi di Perugia, e composto da un gruppo di illustri esperti del mondo della cultura, delle arti, della scienza, di Istituzioni statali e regionali preposte alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali. Grazie alla firma di un Protocollo di Intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il processo di valorizzazione archeologica diventa protagonista di un meccanismo virtuoso di collaborazione e condivisione di intenti fra gli addetti ai cantieri e gli archeologi che pone a fattor comune le competenze reciproche per la migliore gestione dei ritrovamenti.

I primi contributi raccolti sono stati rivolti  al restauro di due importanti corredi funerari rinvenuti nel territorio umbro durante la realizzazione della SS 77, direttrice Foligno - Civitanova Marche e facenti parte di una necropoli di circa 75 tombe risalenti al VI sec. a.C. e situata nella pianura di Colfiorito di Foligno (PG). Si tratta de "i Carri di Colfiorito" e della "Principessa di Plestia" entrambi testimonianze storiche di elevato valore scientifico ed artistico, sia per la tipologia deposizionale che per il particolare prestigio dei materiali di corredo.

Dal 2018 inoltre, l'Associazione Archeolog promuove una propria collana editoriale, in vendita nelle migliori librerie,  a carattere scientifico-divulgativo, dal titolo "I Percorsi dell'Archeologia". In particolare il primo volume "L'archeologia si fa strada. Scavi, scoperte e tesori lungo le vie d'Italia" (Rubbettino Editore - 2018) racconta la storia di cinque importanti scoperte archeologiche emerse nel corso dei lavori promossi da Anas. Nel volume sono sintetizzati millenni di storia ricostruita attraverso le tessere di un mosaico che ha al centro l'uomo e la sua evoluzione. Il testo documenta la prova tangibile degli ottimi risultati che la sinergia fra opere infrastrutturali e indagini archeologiche può produrre. II secondo volume della collana, "Tra il Torbido e il Condojanni - Indagini archeologiche nella Locride per i lavori Anas della nuova 106 (2007-2013)" (Rubbettino Editore -2019) è invece un focus sui reperti archeologici rinvenuti nella territorio della Locride che abbracciano un arco temporale di oltre 6.500 anni, rappresentando un unicum nel panorama del patrimonio archeologico dell'Italia meridionale. A breve usciranno  un terzo volume che racconta la straordinaria scoperta archeologica de "I Carri di Colfiorito" e un quarto dedicato ai ritrovamenti della necropoli di Himera in occasione dei lavori di RFI lungo la linea ferroviaria Palermo-Messina in località Buonfornello.