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Briciole di pane

Aurelia, l'impegno di Anas per la messa in sicurezza

L'interpellanza urgente n. 2-00392 dell'On. Velo e la risposta del Sottosegretario Girlanda

CAMERA DEI DEPUTATI

Seduta n. 173 di giovedì 13 febbraio 2014

 

Interpellanza urgente n. 2-00392 (Iniziative per l'incremento della sicurezza stradale sulla variante Aurelia  (On Silvia Velo)

 

 

Testo dell’interpellanza

 

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

 

un terribile incidente è avvenuto nella giornata del 30 gennaio sulla variante Aurelia tra l'uscita della galleria e lo svincolo di San Vincenzo sud; un'auto sotto la pioggia battente è sbandata infilandosi nel varco del muretto divisorio della variante Aurelia ed ha invaso l'altra corsia proprio mentre stava arrivando un grosso camion; l'impatto è stato inevitabile ed ha provocato la morte di una donna e della figlia presenti sul veicolo;

 

tale grave evento ripropone, ancora una volta, il tema della sicurezza stradale e della manutenzione degli assi viari; infatti sono in molti a denunciare che, da quando è partito il progetto di adeguamento della suddetta variante agli standard autostradali, (nell'ambito del completamento dell'autostrada A12 tra Civitavecchia e Rosignano Marittimo), la sua manutenzione non sia stata più eseguita con regolarità;

 

in particolare, il deterioramento dell'asfalto determina il formarsi di grosse buche che, riempiendosi quando piove, provocano pericolosissimi fenomeni di acquaplaning; con grande probabilità è stata una sbandata per acquaplaning la causa determinante dell'incidente che è poi divenuto mortale per la sfortunata circostanza che la macchina ha centrato il varco del muretto new jersey andando, quindi, a sbattere contro il camion che procedeva in senso opposto;

 

anche la segnaletica verticale appare in stato di abbandono, con le scritte che non sono più catarifrangenti e che non consentono una lettura agevole e sicura;

 

è urgente predisporre le necessarie opere di manutenzione della variante a partire dal ripristino del manto stradale che, come detto, si presenta in pessimo stato, con buche e tratti sconnessi, e tutto ciò deve essere fatto in tempi brevi e compatibili con la tutela della sicurezza dei cittadini, anche in attesa della realizzazione dell'autostrada;

 

infatti, è netta l'impressione che, in attesa dell'inizio dei lavori di adeguamento agli standard autostradali, siano cessati i necessari e improrogabili interventi di manutenzione dell'asse viario riducendo la variante Aurelia, strada di grande comunicazione, in pessime condizioni e rendendola pericolosa per la sicurezza degli utenti–:

 

quali iniziative il Ministro interpellato intenda adottare per aumentare la sicurezza stradale sulla variante Aurelia mediante interventi di ripristino del manto stradale, di manutenzione delle barriere spartitraffico e di ripristino della segnaletica verticale ed orizzontale ad oggi poco visibile;

 

se sia sua intenzione destinare alla sicurezza stradale della variante Aurelia le necessarie risorse, individuandole tra quelle messe a disposizione dall'articolo 1, comma 70, della legge 12 dicembre 2013, n.147 (legge di stabilità 2014), per interventi mirati ad incrementare la sicurezza e a migliorare le condizioni dell'infrastruttura viaria con priorità per le opere stradali volte alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico.

 

La risposta del sottosegretario Rocco Girlanda

 

Gli onorevoli interroganti, in relazione al tragico incidente del 30 gennaio scorso sulla variante Aurelia, che è costato la vita a due persone, chiedono quale sia lo stato degli interventi di manutenzione di detto asse viario.

 

Al riguardo, sono state assunte informazioni presso ANAS, la quale ha fatto presente di aver effettuato prontamente dei sopralluoghi con proprio personale tecnico, in particolare sul tratto dove si è verificato il violento incidente.

 

ANAS fa presente che dal 2005 ad oggi sono stati eseguiti lavori per la sicurezza, il miglioramento funzionale e la manutenzione straordinaria, per circa 850 mila euro e che risultano programmati interventi, per un valore di circa 4 milioni di euro, necessari per l'adeguamento, l'allineamento e il ripristino delle barriere di sicurezza, nonché per il rifacimento dell'intera pavimentazione stradale.

 

Segnalo, infine, che la galleria San Carlo, citata dagli onorevoli interpellanti, sarà oggetto di lavori di adeguamento degli impianti tecnologici, ai sensi del decreto legislativo n. 264 del 2006, per un importo di circa 3 milioni.

 

Riguardo, poi, alla possibilità di destinare parte dei fondi di cui all'articolo 18 del decreto-legge n. 69 del 2013, così come modificato dall'articolo 1, comma 70, della legge n. 147 del 2013, per la variante Aurelia, devo, purtroppo, informare che gli stessi sono stati già destinati ad uno specifico programma di interventi individuato da ANAS e già approvato con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 7 agosto 2013.

 

Allo stato, in assenza di ulteriori risorse, assicuro che, qualora fossero individuate eventuali economie relative alla realizzazione dei lavori previsti nel suddetto programma, sarà possibile interessare l'ANAS al fine di valutare l'opportunità di prevedere il finanziamento degli interventi per la messa in sicurezza del tratto stradale oggetto dell'interpellanza.

 

La replica dell’interpellante

 


ringrazio il sottosegretario, ma lo invito ad andare oltre le relazioni tecniche che gli fornisce l'ANAS e a svolgere appieno il suo ruolo di sottosegretario e membro del Governo, insieme al Ministro Lupi. Vede, lei ci ha portato qui, in Aula, alcune cifre: 850 mila euro dal 2005 ad oggi sono niente, 4 milioni di euro di lavori programmati, e non realizzati, sono niente, e hanno, come conseguenza, il fatto che la strada sia completamente dissestata.

 

La risposta che ANAS ci fornisce, in realtà, conferma la denuncia che io, i colleghi, gli enti locali e i cittadini hanno fatto in questi giorni e in queste settimane. Quindi, colgo l'occasione per chiedere, su questo, un'iniziativa al Governo, perché non abbia la responsabilità di doversi trovare nuovamente in una situazione drammatica come quella che stiamo denunciando oggi.

 


Vi è bisogno di un intervento politico, di direzione politica del Governo, su ANAS, perché essa relazioni e rendiconti meglio al Governo le priorità e il modo in cui le risorse stanziate dal Governo vengono impegnate, su quali strade e con quali priorità, mettendo al primo posto la sicurezza dei cittadini.

 


Quindi, mi riservo di ritornare al più presto sull'argomento, sperando che dal Governo arrivi una risposta più politica e meno tecnica. Colgo, poi, l'occasione, qui, per ribadire una mia richiesta al Governo, che ho fatto in questi giorni in Commissione trasporti. La faccio in una fase abbastanza concitata della politica nazionale, ma noi siamo all'inizio di un percorso di dismissioni azionarie da parte dello Stato (40 per cento di Poste e 40 per cento di ENAV già deliberate).

 


L'indicazione data dal Governo e prevista dalla legge è di impiegare queste risorse nella riduzione del debito. Noi crediamo che sia una scelta sbagliata e crediamo che l'insistenza che il Ministro Saccomanni ha manifestato in questa direzione, ancora ieri, al Senato, sia un errore. Si parla di 8-10 miliardi, che, investiti per la riduzione di un debito che ammonta a 2 mila miliardi, avrebbero un effetto praticamente nullo.

 


Se, invece, più utilmente, fossero impiegati in investimenti, come quello della manutenzione delle strade, ma aggiungo il rischio del dissesto idrogeologico e un adeguato «piano casa», potrebbero dare, in termini di crescita economica, di occupazione, di posti di lavoro e di sicurezza dei cittadini, molte più risposte, anche in termini di miglioramento del deficit pubblico, che non, appunto, una semplice destinazione alla riduzione del debito.

 


E colgo l'occasione – lo farò in ogni circostanza – per cercare di convincere il Governo ad andare in questa direzione