Certificazione crediti, le ultime indicazioni operative
I più recenti provvedimenti del Ministero dell'Economia
Roma, 13 novembre 2012 - Credit crunch; lentezze nelle procedure di pagamento e conseguente esposizione a rischio di insolvenza del tessuto imprenditoriale del Paese; ripercussione sui livelli occupazionali e sulla coesione sociale; necessità di mobilitare il credito d'impresa ed innalzare il livello di efficienza e competività dei mercati.
Questi solo alcuni dei fattori individuabili che, nonostante l'introduzione della Direttiva 2000/35/CEE, hanno fatto registrare alle economie di tutti gli Stati membri una flessione negativa, inducendo le imprese a spostare l'attenzione dallo sviluppo e dal business, per concentarsi sul monitoraggio del cash flow.
Una dimensione critica all'attenzione della Commissione Europea sin dal 2011, nell'ambito dell'analisi d'impatto della regolazione che ha preceduto l'emanazione della Direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Anche l'Italia ha affrontato la questione, con la previsione (contenuta nella Legge 12 novembre 2011, n. 183 "Stabilità 2012" all'art. 12 comma 1) dell'obbligo di certificazione dei crediti per le somme dovute per somminstrazioni, forniture ed appalti da regioni ed enti locali.
Un intento reso più concreto dalla successiva presentazione (22 maggio 2012) di un pacchetto di iniziative mirate a disciplinare i rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici, finalizzate a fornire liquidità alle aziende mediante il supporto del sistema bancario o attraverso compensazioni di crediti e debiti nei confronti delle amministrazioni pubbliche.
Nell'insieme dei provvedimenti, erano previsti:
1. due decreti (“decreti certificazione”) riguardano la certificazione dei crediti scaduti nei confronti rispettivamente delle Amministrazioni centrali (inclusi gli enti pubblici nazionali) e uno per le Regioni e enti locali, inclusi gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, con i quali si intendeva dare attuazione più efficiente al DL 185/08, così come modificato dalla legge 183/2011 e in ultimo, dalla legge n. 44 del 26 aprile 2012.
2. un decreto (“decreto compensazioni”) per normare le compensazioni dovute a seguito di iscrizione a ruolo, in attuazione della legge n. 78 del 2010;
3. un decreto sul Fondo Centrale di Garanzia, che prevedesse agevolazioni per le imprese creditrici della Pubblica Amministrazione, in attuazione della legge 214/2011 (cd. “salva Italia)
4. un accordo tra Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni imprenditoriali, per istituire un plafond dedicato alla smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pubblica Amministrazione nonché le risorse dedicate già messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti.
Allo stato, i provvedimenti ministeriali sono stati emessi in un intervallo di tempo compreso tra il mese di maggio 2012 (decreti sulla certificazione dei crediti da parte dello Stato e delle Regioni) ed il mese di ottobre 2012 ( decreto compensazioni).
Con l'avvenuta pubblicazione (Sulle Gazzette Ufficiali nn. 256 e 259 del 2 e del 6 novembre 2012) di tre decreti ministeriali (decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 settembre 2012 relativo alla certificazione da parte delle Amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali; decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 ottobre 2012 relativo alla certificazione da parte delle Regioni, degli enti locali (Province, Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale; decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 ottobre 2012 relativo alla compensazione dei crediti certificati dalle Amministrazioni dello Stato e dagli enti pubblici nazionali con somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo) aggiornati alle recenti modifiche legislative , si pone a regime la nuova disciplina.
Queste le principali novità contenute nelle versioni aggiornate:
- la possibilità di utilizzare il certificato dei lavori pubblici , in particolare ai fini della realizzazione di operazioni di anticipazioni in banca senza cessione del credito;
- la riduzione, da 60 a 30 giorni, del termine entro il quale le amministrazioni devono rispondere alla richiesta di certificazione del credito (termine oltre il quale può essere attivata la procedura di commissariamento);
-la possibilità per le imprese di delegare una banca, o un intermediario finanziario abilitato, a gestire per proprio conto le attività connesse alla certificazione dei crediti;
- la possibilità di compensare i crediti certificati dalle Amministrazioni dello Stato e dagli enti pubblici nazionali con i debiti iscritti a ruolo entro il 30 aprile 2012.
Resta, da ultimo, subordinata alla pubblicazione di un ulteriore decreto ministeriale, relativo al fondo Centrale di Garanzia per le PMI, la disciplina delle operazioni di smobilizzo dei crediti certificati presso il sistema bancario in base all’Accordo Abi-parti economiche e relativo Addendum Abi-Ance del 3 agosto 2012 .
Un'ultima annotazione, sul tema della mobilizzazione del credito d’impresa.
Il 31 ottobre scorso, il Consiglio dei Ministri ha licenziato un decreto legislativo - in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - recante “ modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n.231, per l’integrale recepimento della Direttiva 2001/7UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazione commerciali a norma dell’art.10 comma 1 della legge 11 novembre 2011, n.180”.
Il nuovo testo, che interviene a modificare quanto già disposto dal decreto legislativo 231/2002 - nel recepire le indicazioni della Direttiva 2011/7/UE - si propone il duplice obiettivo di:
1. Mettere i debitori di fronte a misure che li scoraggino dall'effettuare pagamenti in ritardo o dal richiedere termini di pagamento eccessivamente lunghi;
2. fornire ai creditori misure che li mettano in considerazione di esercitare effettivamente i loro diritti in caso di ritardi di pagamento.