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Briciole di pane

Codice degli appalti: disponibili i risultati dell’indagine RUP 2025

Digitalizzazione e formazione tra i temi all’attenzione dei tecnici consultati

È disponibile e liberamente consultabile l’Indagine RUP 2025, realizzata attraverso questionari e focus group rivolti ai Responsabili Unici del Progetto italiani. L’indagine è orientata a raccogliere indicazioni sulla gestione degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici, forniture e servizi, nonché sull’attuazione degli interventi, anche alla luce delle innovazioni introdotte dal decreto correttivo (d.lgs. n. 209/2024). Se ne parla in un comunicato stampa del MIT.

I risultati sono stati presentati a Roma, presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, nell’ambito dell’evento “Il futuro dei contratti pubblici: tra governance multilivello e innovazione. Un positivo esempio di sinergia Stato-Regioni-Comuni”, che ha offerto una panoramica sulle sfide e le opportunità nella gestione dei contratti pubblici, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra i diversi livelli di governo.

Durante l’incontro sono state illustrate anche le attività di supporto all’acquisizione di competenze digitali e di assistenza tecnica per l’adozione della digitalizzazione degli appalti pubblici, nell’ambito del progetto PNRR - M1C1 - 75bis.

La maggior parte dei RUP intervistati opera nei settori delle forniture e dei lavori pubblici, con una significativa presenza anche nei servizi tecnici. L’indagine conferma inoltre una diffusa percezione positiva delle recenti novità normative, in particolare per quanto riguarda la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.

L’indagine RUP 2025 è stata condotta, per il terzo anno consecutivo, nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale RUP, istituito all’interno del Piano Nazionale Formazione Appalti – PNRR Academy, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, IFEL-Fondazione ANCI, SNA, ITACA, in collaborazione con ANAC, CONSIP e la Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici.

Hanno risposto al questionario 6.386 RUP, con una prevalenza di competenze di tipo tecnico (48%). Le restanti competenze si distribuiscono tra ambiti amministrativi (28%), giuridici (13%), economici (6%) e altri (5%). Il 53,7% dei RUP rispondenti è in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione, con una percentuale più elevata nel settore dei lavori (78,8%) rispetto a quella dei servizi e forniture (50,4%).

Prosegue il trend positivo di crescita nella partecipazione ai corsi di formazione: solo il 6,5% dei rispondenti dichiara di non aver partecipato a corsi nell’ultimo anno, a fronte del 13% rilevato nell’indagine 2024 e del 25% nel 2023. Sebbene la maggior parte dei partecipanti abbia acquisito competenze in ambito giuridico (65%), è proprio questo ambito a registrare la maggiore richiesta di approfondimento (48%).