Codice Strada: pronto schema decreto per il 50% dei proventi delle multe a sicurezza stradale
Il provvedimento è stato predisposto dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti e ora al vaglio del dicastero degli Interni
Roma, 15 ottobre 2012 - Il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la disciplina del riparto dei proventi delle multe fa un altro passo in avanti. Lo schema del provvedimento è stato "trasmesso, di recente, al ministero dell'Interno per l'acquisizione del definitivo parere", ha affermato il sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D'Angelis, rispondendo a un'interrogazione presentata a prima firma dalla deputata Pd Debora Bergamini. D'Angelis ha confermato che i proventi delle contravvenzioni, "secondo quanto sancito dalle norme, dovrebbero essere reimpiegati secondo percentuali prestabilite (50%, ndr), in attività legate alla sicurezza stradale e che questo non sempre accade. Il Mit è impegnato, nell'ambito della revisione in atto del Codice della strada, a riconfermare questo obbligo in maniera più chiara e con controlli più stringenti nei confronti degli Enti locali".
L'interrogazione presentata a prima firma dalla deputata Pd Debora Bergamini riguardava la "mancata attuazione delle norme volte alla ripartizione tra gli enti locali dei proventi derivanti dalle violazioni del codice della strada". Nell'interrogazione i deputati Pd spiegano: "I proventi delle contravvenzioni dovrebbero essere reimpiegati secondo percentuali prestabilite in attività legate alla sicurezza stradale" e la suddivisione dovrebbe essere regolamentata "da un decreto attuativo non ancora emanato dal ministero", che stabilisca il modello unico di rendicontazione delle risorse provenienti dalle sanzioni. Secondo uno studio della Fondazione Luigi Guccione - riportato nell'interrogazione - ad oggi "i metodi di rendicontazione degli enti locali risultano molto diversi tra loro, non sempre è chiaro l'utilizzo di tali risorse e in alcuni casi le spese non vengono rendicontate analiticamente, ma indicate solo con una cifra totale".
L'interrogazione presentata a prima firma dalla deputata Pd Debora Bergamini riguardava la "mancata attuazione delle norme volte alla ripartizione tra gli enti locali dei proventi derivanti dalle violazioni del codice della strada". Nell'interrogazione i deputati Pd spiegano: "I proventi delle contravvenzioni dovrebbero essere reimpiegati secondo percentuali prestabilite in attività legate alla sicurezza stradale" e la suddivisione dovrebbe essere regolamentata "da un decreto attuativo non ancora emanato dal ministero", che stabilisca il modello unico di rendicontazione delle risorse provenienti dalle sanzioni. Secondo uno studio della Fondazione Luigi Guccione - riportato nell'interrogazione - ad oggi "i metodi di rendicontazione degli enti locali risultano molto diversi tra loro, non sempre è chiaro l'utilizzo di tali risorse e in alcuni casi le spese non vengono rendicontate analiticamente, ma indicate solo con una cifra totale".
