Concessioni autostradali, è possibile una proroga?
L'ipotesi contenuta in un recente disegno di legge presentato al Senato
Roma, 6 novembre 2013 – Concessioni autostradali, un ambito d'interesse strategico,in continua evoluzione: assegnato ieri alla 8° Commissione Lavori pubblici del Senato un disegno di legge in materia.
Ecco il core point della proposta, come articolati nei primi due commi dell'articolo unico del testo.
Il titolare di concessione autostradale messa in gara in base ai principi di pubblicità e concorrenza per la nuova assegnazione della concessione al termine della medesima prosegue l’attività di concessionario nel caso nessuno partecipi alla gara o questa si con-cluda in modo infruttuoso.
La proroga può essere disposta per le concessioni che:
a) terminano senza che il concessionario abbia avuto il tempo di estinguere il debito contratto per effettuare gli investimenti assentiti dalla con-venzione di concessione perché la convenuta durata del programma di restituzione di tale debito eccede la durata della convenzione cessata;
b) prevedano, eventualmente anche ai sensi di atto aggiuntivo convenuto prima della pubblicazione della gara andata deserta o conclusasi infruttuosamente, la disponibi-lità del concessionario cessante a proseguire nella sua funzione oltre il termine della concessione oggetto di gara.
Come è noto, le previsioni contenute nella Direttiva Costa Ciampi (Decreto Ministeriale 20 ottobre 1998, n. 283) non offrono sufficienti indicazione su come trattare efficacemente il cosiddetto valore di subentro (valore degli investimenti effettuati e non ammortati, che il concessionario subentrante è tenuto a rimborsare al concessionario uscente) nel caso in cui una gara vada deserta per eccessivo valore di subentro.
Ipotesi, quella da ultimo accennata , nella quale è lo Stato a doversi assumere l’onere dei debiti contratti dai concessionari cessanti con tutte le ovvie conseguenze in termini di finanza pubblica e ricaduta sul bilancio pubblico.
Scopo dell’intervento sarebbe dunque rivisitare la disciplina del cosiddetto “valore di subentro”, disegnando una nuova regolazione, priva di conseguenze per la finanza pubblica ed idonea ad implementare gli investimenti pianificati nell’interesse del Paese.
La posizione europea, al riguardo, è nota: l’Unione ha sin qui manifestato una netta opposizione alla proroga delle concessioni autostradali chiedendo invece che le medesime vengano assegnate con procedure rispettose dei princìpi di pubblicità e concorrenza.
La parola alle Camere.
IL TESTO IN DISCUSSIONE
ATTO SENATO 1044
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
1. Il titolare di concessione autostradale messa in gara in base ai principi di pubbli-cità e concorrenza per la nuova assegnazione della concessione al termine della medesima prosegue l’attività di concessionario nel caso nessuno partecipi alla gara o questa si concluda in modo infruttuoso.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano alle concessioni che: a) terminano senza che il concessionario abbia avuto il tempo di estinguere il debito contratto per effettuare gli investimenti assentiti dalla con-venzione di concessione perché la convenuta durata del programma di restituzione di tale debito eccede la durata della convenzione cessata; b) prevedano, eventualmente anche ai sensi di atto aggiuntivo convenuto prima della pubblicazione della gara andata deserta o conclusasi infruttuosamente, la disponibilità del concessionario cessante a proseguire nella sua funzione oltre il termine della concessione oggetto di gara.
3. La prosecuzione di cui comma 1 termina in corrispondenza della estinzione del debito di cui al comma 2. Il piano di rimborso di tale debito è quello previsto dalla convenzione della concessione messa infruttuosamente in gara
