De Micheli: la ripresa con cantieri e trasporti
In un'intervista al Corriere della sera, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti affronta il tema dei cantieri in corso, degli investimenti nei bus ecologici, ma anche dell'impegno dell'Unione Europea per superare la pandemia e del rientro degli italiani dall'estero

"Abbiamo deciso di prorogare le misure di chiusura perché non ci sono oggi le condizioni sanitarie per riaprire. L'atteggiamento che ha assunto il governo è stato: no a fughe in avanti, ma no anche a impauriti conservatorismi. Dobbiamo sapere che il modo che sceglieremo per uscire dall'emergenza determinerà la qualità della vita degli italiani per i prossimi 10 anni". Lo afferma la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli in un’intervista al Corriere della Sera. "Dopo la decisione di chiudere alcune attività produttive abbiamo scelto che rimanessero aperti cantieri strategici: strade, gallerie e ponti. Abbiamo l'esigenza di inserire anche i cantieri sul dissesto idrogeologico per prepararci all'autunno. In tutti vanno applicate le linee guida per la sicurezza sanitaria dei lavoratori e nel Cura Italia c'è la copertura giuridica per le imprese che hanno cantieri chiusi per Covid-19". La ministra precisa che "abbiamo anticipato un miliardo e 600 milioni alle aziende che fanno trasporto pubblico locale, del fondo TPL. Lunedì abbiamo sbloccato 400 milioni per sostituire i bus che circolano nelle nostre città con mezzi più ecologici. Insomma, nonostante la quarantena del ministro e di tanti suoi collaboratori continuiamo a lavorare sia sull'emergenza che sull'ordinaria amministrazione". Infine sulla crisi di Tirrenia afferma: "Tirrenia ha trovato un accordo con i commissari. Da subito è ripartito il servizio e il ministero ha firmato gli atti conseguenti. Con Patuanelli ci siamo spesi per l'accordo e in 48 ore abbiamo ottenuto questo risultato".
L’intervista al Corriere della Sera ha toccato anche il lavoro dell’Unione Europea. De Micheli ha infatti dichiarato che "nel concreto funziona. Dopo il consiglio europeo di quindici giorni fa fra noi ministri dei trasporti dei paesi più grandi, ma anche più colpiti — Italia, Francia, Germania e Spagna — abbiamo deciso di costruire un percorso comune. Nel nostro documento alla Commissione Europea chiediamo contributi diretti per il settore del trasporto. E credo che questa iniziativa sia un segnale positivo, in controtendenza rispetto alle discussioni sull'Europa".
Per quanto riguarda il rientro degli italiani all’estero la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti ha poi aggiunto: "Domenica abbiamo firmato un'ordinanza molto importante con cui regolamentiamo in maniera severa il rientro degli italiani. Siamo l'unico paese al mondo che ha deciso che i nostri connazionali residenti possano tornare. E abbiamo previsto le modalità del rientro, dopo il quale andranno tutti in quarantena. Bisogna però ricordare che ci sono paesi che hanno chiuso i loro spazi aerei e per mandare un volo in quei luoghi occorrono delle autorizzazioni. La Farnesina sta facendo un grande lavoro".
Sulle navi da crociera infine: "Quindici giorni fa ho disposto che le navi da crociera battenti bandiera italiana possano attraccare nei nostri porti, mentre ho chiuso questa possibilità alle navi straniere. La disposizione sta funzionando. Allo stato abbiamo ancora tre navi che devono arrivare e al momento non hanno casi di Covid-19 a bordo".