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Briciole di pane

"Delega Appalti", la parola passa al Senato

L'Aula della Camera ha approvato ieri il disegno di legge delega sugli Appalti

Roma; 18 novembre ’15 – Comincia a prendere forma il  quadro della disciplina degli appalti pubblici, che scaturirà dall’approvazione definitiva del disegno di legge delega per il recepimento delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014 .


Diamo uno sguardo di massima a quanto potrà accadere all’esito della conversione in legge del provvedimento, approvato ieri dall’Aula della Camera ed ora rinviato all’esame del Senato.


Il testo prevede che, entro il 18 aprile 2016, il Governo adotti un decreto legislativo per l'attuazione delle direttive; entro il 31 luglio 2016, è prevista l’adozione di un decreto legislativo per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, denominato “decreto di riordino”. Ferma restando, la facoltà  di adottare, entro la medesima data,  un unico decreto legislativo su tutta la materia , nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

 

I decreti legislativi predetti sono adottati, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentiti i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della giustizia, dell'economia e delle finanze e della difesa, previa acquisizione del parere del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata, che si pronunciano entro venti giorni dalla trasmissione. Gli schemi dei decreti legislativi sono contestualmente trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari che si pronunciano entro trenta giorni dalla trasmissione.

 

Ove il parere delle Commissioni parlamentari indichi specificamente talune disposizioni come non conformi ai princìpi e criteri direttivi di cui alla presente legge, il Governo, con le proprie osservazioni e con eventuali modificazioni, ritrasmette il testo alle Camere per il parere definitivo delle Commissioni parlamentari competenti, da esprimere entro quindici giorni dall'assegnazione; decorso inutilmente tale termine il decreto legislativo può essere comunque emanato.

 

 
Sulla base del decreto di riordino sono, altresì, emanate linee guida di carattere generale proposte dall'ANAC e approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che sono trasmesse prima dell'adozione alle competenti Commissioni parlamentari per il parere.


Non basta.

Con effetto dalla data di entrata in vigore del decreto di riordino, dovranno essere superate le disposizioni di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, poiché l'aggiornamento e la revisione del piano generale dei trasporti e della logistica prevede la riprogrammazione dell'allocazione delle risorse alle opere in base ai criteri individuati nel Documento pluriennale di pianificazione; identico effetto di superamento si produrrà sull 'applicazione delle procedure di valutazione ambientale strategica e di valutazione di impatto ambientale previste dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Il Documento di economia e finanza dovrà, inoltre,  contenere dettagliata relazione sullo stato di avanzamento delle opere programmate.

 

In sintesi.

 

Entro il 18 aprile 2016, dovrà essere emanato un decreto legislativo per l’attuazione delle Direttive; ed entro il 31 luglio 2016 un decreto legislativo di “ riordino” complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

 

Nel caso in cui il Governo scelga di adottare un unico decreto ( entro il 18 aprile 2016) , al provvedimento  - che dovrà contenere anche norme per il  superamento della Legge Obiettivo e delle procedure di valutazione ambientale strategica e di valutazione di impatto ambientale -  sarà applicabile la procedura prevista per i due decreti legislativi “di riordino” e di attuazione delle Direttive.

 

Ed ecco la novità di cui molto si è discusso nelle settimane passate: l'adozione del decreto legislativo unico determinerà l'abrogazione del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163.

 

La parola passa al Senato.

Aldo Scaramuccia