Divieto di transito sulla E45 disposto dall'Anas in occasione delle precipitazioni nevose del mese di febbraio 2012
L'interrogazione 5-06638 di Brandolini e la risposta del sottosegretario Guido Improta
CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 ottobre 2012
Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
5-06338 Brandolini: Divieto di transito sulla E45 disposto dall'Anas in occasione delle precipitazioni nevose del mese di febbraio 2012.
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nei primi giorni di febbraio, nel corso dei momenti più difficili delle eccezionali precipitazioni nevose che hanno interessato la provincia di Forlì-Cesena - in particolare le vallate del Savio e del Rubicone - l'Anas, senza alcuna preventiva concertazione con gli enti locali coinvolti nell'emergenza, ha disposto il divieto di transito nella E/45;
la chiusura dell'importante arteria si è verificata senza la doverosa predisposizione, da parte dell'Anas di un piano di soccorso che, tenuto conto della presenza di numerosi autotrasportatori i quali hanno dovuto abbandonare i mezzi pesanti, ha costretto le amministrazioni locali ad approntare con la massima urgenza due centri di accoglienza; tale inspiegabile comportamento ha provocato un grave disagio per le amministrazioni locali e, soprattutto, per la provincia di Forlì- Cesena ed il comune di Cesena che si sono visti dirottare il traffico nelle strade provinciali e comunali con un inevitabile ulteriore rallentamento della viabilità, già gravemente compromessa a causa delle abbondanti precipitazioni, e sono stati costretti ad impiegare in via straordinaria mezzi e uomini sottratti, in un momento di eccezionale emergenza, al sostegno della popolazione;
considerata la gravità della situazione sono del tutto condivisibili le motivazioni che hanno indotto il presidente della provincia di Forlì-Cesena ed il sindaco di Cesena a scrivere all'amministratore unico dell'Anas per stigmatizzarne il comportamento, in quanto «una decisione concertata o quantomeno preventivamente comunicata avrebbe consentito un più razionale impiego di personale e un minore disagio per tutti e si sarebbe senz'altro dato un buon esempio di leale collaborazione che l'eccezionalità della situazione imponeva»; la gestione concertata degli eventi emergenziali dovrebbe rappresentare un'assoluta priorità ed uno strumento essenziale per l'efficacia degli interventi, anche per evitare come in questa circostanza, un aggravamento della situazione con conseguente ulteriore aggravio di costi del tutto dovuti a quello che l'interrogante giudica un deprecabile comportamento dell'Anas -:
quali iniziative intenda porre in essere affinché l'Anas riconosca, e in un qualche modo rifonda, agli enti locali della provincia di Forlì-Cesena il costo economico che sono stati costretti a sobbarcarsi ed, al tempo stesso, predisponga le misure necessarie al fine di evitare che in futuro si ripetano situazioni assolutamente ingiustificabili
Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento ai quesiti posti dall'onorevole interrogante la società ANAS, interessata al riguardo, ha evidenziato che le decisioni e le iniziative assunte per fronteggiare l'emergenza neve sulla strada statale E/45, nel febbraio 2012, sono state adottate dal COV (Comitato Operativo per la Viabilità), istituito presso la Prefettura di Forlì-Cesena, che prima di avviarle ha provveduto a concordarle con tutti i rappresentanti delle Amministrazioni locali interessate dai gravi eventi meteorologici.
Il divieto di transito dei mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate, in particolare, è stato disposto dalla Prefettura di Forlì-Cesena con un'ordinanza del 31 gennaio 2012 alla quale hanno fatto seguito quelle di analogo contenuto, emesse dagli altri Prefetti emiliani e dalla quasi totalità dei Prefetti delle regioni limitrofe, anch'esse colpite dalle eccezionali nevicate.
Tuttavia, le citate ordinanze non sempre sono state rispettate, tanto è vero che, nella tarda mattinata del 1o febbraio, alcuni mezzi pesanti, sprovvisti di catene o gomme termiche, circolavano sulla rete stradale nonostante il divieto imposto. Alcuni di questi mezzi si sono intraversati lungo la E45 occupando le corsie di entrambe le carreggiate, in località Montegelli e San Carlo, e bloccando, di fatto, il transito veicolare.
Tale circostanza ha, ovviamente, ostacolato l'intervento dei mezzi sgombraneve e spargisale in azione sul tratto romagnolo dell'arteria, provocando, così, l'accumulo di coltre nevosa sulla sede stradale.
Per tale motivo, la Polizia Stradale, sentita l'ANAS e di concerto con il COV prefettizio, ha disposto, così come stabilito nel Piano Neve, la chiusura della strada con «codice nero», impedendo il blocco di ulteriori veicoli e facilitando l'intervento dei mezzi operativi della stessa ANAS per le operazioni di rimozione dei veicoli bloccati e di sgombero della neve dal piano viabile.
È di tutta evidenza, dunque, che la chiusura della E/45 si è resa necessaria per gestire la fase emergenziale, fase disposta in base alle procedure codificate nel Piano Neve e condivise con tutte le istituzioni territoriali.
L'ANAS ha altresì fatto presente che al fine di ridurre ai minimo i tempi di ripristino delle condizioni di transitabilità ha inviato sul territorio emiliano alcuni mezzi speciali (4 turbine) provenienti dai Compartimenti vicini.
Nel corso della successiva ondata di maltempo, verificatasi tra il 9 e il 12 febbraio, non si sono, invece, registrate criticità rilevanti sulla E45, eccezion fatta per una breve chiusura di circa 3 ore, disposta per consentire la pulizia degli svincoli in totale sicurezza, considerate le condizioni meteo particolarmente avverse.
Il Compartimento della Viabilità dell'Emilia Romagna, così come tutti i Compartimenti situati sul territorio nazionale, ha provveduto a gestire l'emergenza neve, adottando comportamenti improntati alla totale collaborazione con tutti gli Enti Locali, al fine esclusivo di garantire la massima sicurezza agli utenti stradali.
Se quindi, per un verso, occorre evidenziare che gli indubbi disagi verificatisi devono essere inquadrati anche nel contesto degli eventi eccezionali di natura meteorologica quali quelli dello scorso febbraio, dall'altra parte si assicura che il Ministero che rappresento continuerà a farsi promotore di specifiche iniziative (quali quelle praticate a fronte delle interruzioni dei servizi elettrici nella regione Toscana) finalizzate a coinvolgere l'Anas e le amministrazioni ed enti competenti per materia, per l'adozione di piani di intervento idonei a fronteggiare adeguatamente le condizioni di criticità riscontratesi lo scorso inverno.
Sandro BRANDOLINI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa, rispetto alla quale si dichiara comunque insoddisfatto. Nel rilevare, infatti, che il tratto di strada che è stato chiuso nel periodo dell'emergenza conseguente alle precipitazioni nevose dello scorso febbraio è un tratto appenninico, nel quale la società di gestione dovrebbe quotidianamente fare fronte, soprattutto nel periodo invernale, alle criticità determinate dalle avversità meteorologiche, fa presente che la chiusura del tratto della E45 indicato nell'atto di sindacato ispettivo ha determinato la deviazione del traffico, compreso quello relativo ai mezzi pesanti, su percorsi alternativi, rendendo ancora più critica la situazione complessiva della viabilità.
Sottolinea, quindi, le gravi carenze imputabili ad Anas SpA, che in quel caso non ha saputo farsi carico dell'emergenza e non ha collaborato con gli enti locali, che hanno dovuto autonomamente approntare due centri di accoglienza per i conducenti dei mezzi pesanti, che erano rimasti fermi per ore a temperature molto basse.
Giudica pertanto opportuno che in futuro le operazioni disposte da Anas, nell'ambito dei piani neve indicati nella risposta dal sottosegretario, vengano effettivamente concordate con le istituzioni territoriali.