Dl sviluppo, tetto credito d'imposta per infrastrutture passa da 500 a 100 milioni?
La proposta di modifica sarà esaminata a partire da lunedì 3 dicembre in commissione Industria al Senato
Roma, 30 novembre 2012 - Il tetto per il credito di imposta per realizzare nuove infrastrutture potrebbe passare da 500 a 100 milioni. Novità in arrivo anche per le concessioni balneari, per le quali la scadenza del 2015 viene spostata al 2045. Sono queste le principali modifiche al decreto Sviluppo che sono in itinere al Senato, depositate ieri sera dai relatori del provvedimento alla Commissione Industria di Palazzo Madama. Il nuovo testo sarà esaminato a partire da lunedì prossimo per ottenere il via libera della commissione e arrivare in Aula martedì come previsto.
La modifica al tetto del credito d'imposta viene incontro alle richieste di Confindustria e dell'Ance, secondo cui occorreva addirittura eliminare la soglia sul valore dell'infrastruttura per non ridurre l'efficacia del provvedimento. In audizione al Senato il vice presidente di Confindustria con delega allo Sviluppo Economico, Aurelio Regina, aveva infatti presentato qualche giorno fa un'analisi condotta dal Centro studi di Confindustria secondo cui "l'eliminazione della soglia di 500 milioni per la fruizione del credito d'imposta potrebbe aumentare gli attuali investimenti in partenariato pubblico-privato di circa 2,5 miliardi di euro l'anno che, aggiunti a quelli attualmente stimati (circa 1,5 mld) potrebbero arrivare complessivamente a 4 mld al quarto anno di funzionamento del credito d'imposta determinando uno scostamento positivo del Pil stimato allo 0,43%".
La modifica al tetto del credito d'imposta viene incontro alle richieste di Confindustria e dell'Ance, secondo cui occorreva addirittura eliminare la soglia sul valore dell'infrastruttura per non ridurre l'efficacia del provvedimento. In audizione al Senato il vice presidente di Confindustria con delega allo Sviluppo Economico, Aurelio Regina, aveva infatti presentato qualche giorno fa un'analisi condotta dal Centro studi di Confindustria secondo cui "l'eliminazione della soglia di 500 milioni per la fruizione del credito d'imposta potrebbe aumentare gli attuali investimenti in partenariato pubblico-privato di circa 2,5 miliardi di euro l'anno che, aggiunti a quelli attualmente stimati (circa 1,5 mld) potrebbero arrivare complessivamente a 4 mld al quarto anno di funzionamento del credito d'imposta determinando uno scostamento positivo del Pil stimato allo 0,43%".