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DURC, Cosa dice il Consiglio di Stato

Consiglio di Stato, Sentenza 17 maggio 2013, n. 26082

Roma, 20 maggio ’13 – Sulla natura del documento unico di regolarità contributiva (durc) e sula disciplina applicabile alle infrazioni previdenziali è intervenuta la recente pronuncia del Consiglio di Stato che proponiamo in lettura.

 Questi i punti essenziali della pronuncia:

1.Il documento unico di regolarità contributiva , consiste in una dichiarazione di scienza e si colloca fra gli atti di certificazione o di attestazione aventi carattere meramente dichiarativo di dati in possesso dell'ente, assistiti da pubblica fede ex articolo 2700 c.c. , facenti pertanto prova fino a querela di falso ( cfr. Cons. Stato Sez. IV n.1458/ 2009; Sez. V n. 789 /2011 ).

2. Tocca al giudice ordinario pronunciarsi su eventuali errori contenuti nel documento, che inficiano posizioni di diritto soggettivo afferenti al sottostante rapporto contributivo, , o all'esito di proposizione di querela di falso, o a seguito di ordinaria controversia in materia di previdenza e di assistenza obbligatoria.

3. La valutazione di gravità o meno della infrazione previdenziale, - vincolante per le stazioni appaltanti, alle quali resta precluso ogni apprezzamento autonomo - è riservata agli enti previdenziali, (Adunanza Plenaria ,decisione n. 8 delle 16 aprile 2012, )

Aldo Scaramuccia

  Consiglio di Stato, Sentenza n. 26082 del 2013