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Briciole di pane

E' all'esame del Parlamento l'Allegato V al Def 2013, contenente il Programma delle Infrastrutture Strategiche

Il documento è volto ad individuare le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale

Roma, 29 aprile 2013 - E' all'esame del Parlamento l'Allegato V al Documento di economia e finanza 2013 (DEF), contenente il Programma delle Infrastrutture Strategiche predisposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ex art. 1 della L. 443/2001 (cd. Legge Obiettivo) per l'individuazione delle infrastrutture pubbliche e private e degli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese.

Il Programma, che sarà esaminato congiuntamente al DEF dalle Commissioni Speciali di Camera e Senato incaricate di esaminare i provvedimenti urgenti presentati dal governo uscente guidato da Mario Monti si sofferma, in primo luogo, sui cambiamenti generati dalla Legge Obiettivo nell’assetto programmatico del Paese e sul quadro di avanzamento delle opere indicate nel Programma Infrastrutture dell’anno precedente distinguendo tra interventi consolidati relativi ad opere completate, appaltate e cantierate ed interventi ancora fermi alla fase programmatica o progettuale.

Viene, inoltre, descritto il quadro degli interventi che ricoprono una precisa funzione comunitaria e l’operato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2012 riportato nel documento “Cantiere Crescita-Sintesi delle Attività”. Il Programma illustra, altresì, le priorità funzionali da supportare finanziariamente nel triennio 2014-2020, qualim i contratti di programma 2013 ANAS e RFI; il completamento della messa in sicurezza di Venezia e della laguna (MO.SE); la messa in sicurezza di ponti e viadotti ANAS; gli interventi di completamento di opere già cantierate e bloccate; (per tali priorità sono destinati circa 2.400 milioni di euro di cui 1.400 milioni per il 2014); gli interventi sui nodi metropolitani e logistici di particolare rilievo e assi viari connessi alle Reti TEN-T (per tali priorità sono destinati circa 1.900 milioni di euro di cui 800 milioni per il 2014) la realizzazione di assi autostradali strategici (per tali priorità sono destinati circa 1,5 miliardi di euro di cui 1 miliardo per il 2014); il completamento del Piano delle opere piccole e medie nel Mezzogiorno; gli interventi legati al Piano Città (per tali priorità sono destinati circa 600 milioni di euro di cui 400 milioni per il 2014).

Vengono, inoltre, individuati gli ulteriori obiettivi da perseguire nel breve periodo, tra i quali:

- proporre all’Unione europea di decidere entro il 2013 le risorse da assegnare alle Reti TEN-T e ai singoli Corridoi redigendo, per questi ultimi, un Piano Economico e Finanziario;

- costituire un laboratorio operativo in cui gli operatori del settore infastrutture possano analizzare le esperienze vissute nell’attuazione di determinati progetti e verificare le negatività e le criticità incontrate nell’attuazione della Legge Obiettivo;

- proseguire nell’approfondimento della qualità delle infrastrutture quale possibile concausa della incidentalità sulle strade;

- intervenire in modo organico nell’assetto organizzativo delle imprese di costruzione. Al riguardo, viene sottolineato che in Italia le imprese di costruzione denunciano una relativamente bassa performance in termini di efficienza industriale a causa, soprattutto, dell’incapacità della P.A. di gestire il mercato delle opere pubbliche con efficienza e razionalità. Per superare tale problematica, il Programma ribadisce, come già nel 2012, la necessità che la P.A. si doti di un sistema di “rating” delle imprese gestito da società specializzate che utilizzi una serie di criteri quali le reali capacità imprenditoriali dell’impresa, la sua consistenza finanziaria e la serietà dei suoi comportamenti. In particolare, evidenzia l’opportunità di subordinare l’ingresso nel settore delle costruzioni di nuove imprese ad una sorta di test che validi la capacità di gestire la sicurezza del cantiere e la prevenzione degli infortuni;

- proseguire le iniziative avviate attraverso i progetti relativi al piano Casa, all’Edilizia scolastica e alle opere piccole e medie;

- proseguire l’opera di ricostruzione della Città dell’Aquila e di adeguamento dell’intero assetto infrastrutturale, regionale, stradale e ferroviario;

- attuare le linee strategiche della offerta logistica definite nel Programma Infrastrutture del 2012.

Mario Avagliano