E45, se ne parla al Parlamento Europeo
Interrogazione parlamentare n. 008176-14 degli eurodeputati italiani Laura Agea (EFDD), Daniela Aiuto (EFDD), Fabio Massimo Castaldo (EFDD)
Roma, 20 novembre 2014 - Non trasformare la E45 Orte - Mestre in autostrada a pedaggio.
E' questo il tema di un'interrogazione presentata, oggi, al Parlamento europeo dagi eurodeputati italiani Laura Agea, Daniela Aiuto, Fabio Massimo Castaldo del gruppo EFDD (Europe of Freedom and Direct Democracy).
Gli interroganti sostengono che la trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio, comprimerà il diritto alla circolazione degli uetnti che utilizzano quotidianamente l'infrastruttura per recarsi e che le modificazioni strutturali connesse alle lavorazioni (140 km di viadotti, 60 km di gallerie, 80 svincoli e un cantiere ogni 20 km) danneggeranno il paesaggio umbro.
L'unione Europea - come si legge nel testo dell'atto di sindacato ispettivo che proponiamo in lettura - in una precedente occasione (causa Dées c. Ungheria 2345/06) avrebbe eccepito la violazione dell'articolo 8 della CEDU.
Parlamento Europeo - Interrogazione a risposta scritta n. 008176-14
La strada extraurbana principale E45 Orte-Mestre è un'arteria dell'Italia centrale che attraversa l'Umbria. Le istituzioni nazionali hanno accettato la trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio attraverso project financing.
L'opera comprometterà irreversibilmente il paesaggio umbro: 140 km di viadotti, 60 km di gallerie, 80 svincoli e un cantiere ogni 20 km. Tale trasformazione comprimerà il diritto alla libera circolazione delle persone che percorrono la E45 quotidianamente per recarsi al lavoro.
Nel 2010, in una fattispecie analoga (causa Dées c. Ungheria 2345/06), la Corte di Strasburgo ha affermato la violazione dell'articolo 8 della CEDU per immissioni nocive dovute ad un'intesa e sopravvenuta circolazione stradale, la stessa che interesserà le strade urbane umbre.
1. Quali misure intende adottare la Commissione per tutelare l'ambiente e il paesaggio?
2. È a conoscenza di finanziamenti europei richiesti o concessi per questo progetto?
3. In caso affermativo, ritiene compatibile quest'ultimo con il diritto alla libera circolazione delle persone?