Ferraris: "Al 31 dicembre abbiamo già speso 7,7 miliardi di euro"
Il ceo di Fs intervenuto alla settima edizione dei Champions organizzata da Il Corriere della Sera e dedicata alle imprese campioni del Made in Italy

Il tema dello sviluppo della rete logistica "è l'elemento più critico" per l'Italia in materie di infrastrutture e richiede "investimenti" per collegare porti e aeroporti al "reticolo industriale del Paese". Lo ha detto il ceo di Fs, Luigi Ferraris, nel suo intervento a la settima edizione dei Champions organizzata da Il Corriere della Sera e dedicata alle imprese campioni del Made in Italy. Se ne parla in un'agenzia Ansa.
"Il nostro Paese ha geograficamente un ruolo strategico perché è al centro del Mediterraneo. Ora stiamo soffrendo per quello che sta succedendo nel Canale di Suez e vediamo già degli effetti sia sul costo del noleggio delle grandi navi ma anche sulla frequenza e sul numero di traffici e questo si ripercuote in una diminuzione nei volumi di trasferimento. Una volta superata questa crisi saremo nuovamente centrali con i nostri porti e dobbiamo essere centrali attraverso investimenti in infrastrutture che colleghino nostri porti e aeroporti con il reticolo industriale del Paese e dell'Europa".
"Abbiamo bisogno di nuova capacità perché il trasporto di merci su rotaia è il 10% ed è molto basso rispetto a una media europea del 20%, se no rischiamo di congestionarci", ha detto Ferraris, e "in questa direzione il Pnrr è uno degli strumenti chiave che il governo e l'Europa hanno messo a disposizione del Paese".
Ferraris ha ricordato che Fs è stata individuata come uno dei principali motori di "cambiamento" infrastrutturale con "grandi risorse assegnate", pari a 24 miliardi di euro. "Al 31 dicembre abbiamo già speso 7,7 miliardi di euro, abbiamo un 2024 e un 2025 sfidante ma stiamo marciando in linea con i target".