Ferrovia Sicignano-Lagonegro, verso il ripristino del tracciato originario
Il Ministero Infrastrutture concluderà lo studio di fattibilità entro il mese di ottobre
Roma, 16 ottobre 2013 –Riorganizzare e migliorare l’efficienza del sistema di trasporto pubblico locale, quale contributo al comune interesse per lo sviluppo del Sistema Paese.
Un tema all’attenzione del Governo, come confermato dalle considerazioni svolte dal Governo in risposta ad una interrogazione parlamentare - che proponiamo in lettura - sullo stato dell’arte dello studio di fattibilità relativo al ripristino della linea ferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro. che interessa un bacino di 22 comuni, con circa 9.000 abitanti, tutti nella provincia di Salerno, ad eccezione di Lagonegro .
Lo studio, secondo quanto riferito dal rappresentante del Governo, sarà completato entro il mese di ottobre e prevede la riattivazione della linea ferroviaria secondo il tracciato originario.
Camera IX Commissione Trasporti
Testo dell'interrogazione 5-00965 Iannuzzi Tino: Tempi di conclusione dello studio di fattibilità relativo al ripristino della linea ferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che: il servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degli Alburni-Lagonegro fu sospeso nel marzo del 1987 con l'introduzione di autoservizi sostitutivi su gomma; tale linea, che ha una lunghezza di circa 78,4 chilometri, interessa un bacino di 22 comuni, con circa 9.000 abitanti;
questi comuni sono tutti nella provincia di Salerno, ad eccezione di Lagonegro situato in provincia di Potenza; negli anni successivi la linea non è stata ripristinata; peraltro nel corso degli anni sono stati realizzati studi tecnici ed economici per il ripristino dell'esercizio ferroviario sulla linea Sicignano-Lagonegro, particolarmente atteso dalle comunità e dalle amministrazioni locali e rilevante per il sistema dei collegamenti nella intera zona; nella legge 29 dicembre 2003, n. 376, è stata prevista l'erogazione di un contributo triennale (per complessivi 18 milioni di euro) in favore delle Ferrovie dello Stato spa per gli interventi finalizzati al ripristino della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro;
in ogni caso tale tratta non risulta mai essere stata formalmente dismessa, attraverso lo specifico procedimento previsto e tipizzato dalla normativa vigente; è da ritenersi, invece, che questa linea ferroviaria è stata interrotta, sia pure da diversi anni, in attesa di decisioni definitive; la questione di tale tratta ferroviaria è già stata sollevata dall'interrogante nella XVI Legislatura con la interrogazione n. 5-01635 del 15 luglio 2009, con risposta del rappresentante del Governo pro tempore il successivo 12 novembre;
una nuova interrogazione n. 5-00118 è stata presentata, il 14 maggio 2013, dall'esponente nell'attuale legislatura; in risposta a tale ultimo atto di sindacato ispettivo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella seduta della IX Commissione dell'11 luglio 2013, ha affermato che «nello scorso mese di maggio RFI ha avviato un nuovo studio di fattibilità che sarà completato entro il prossimo mese di ottobre»;
occorre che la indicata scadenza del prossimo mese di ottobre sia effettivamente rispettata per evitare altri ritardi ed altri gravi perdite di tempo e per rendere, invece, finalmente possibile un progetto idoneo, funzionale e con costi più ridotti rispetto a quelli francamente eccessivi e troppo alti, fino ad oggi ipotizzati;
sembra che RFI spa abbia commissionato tale nuovo studio di fattibilità per valutare l'intervento da effettuare con il minor costo possibile, al fine di ripristinare la tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro, come hanno sollecitato tutti i sindaci del comprensorio con specifici atti deliberativi e come da tempo stanno facendo tanti cittadini riuniti anche in un comitato molto attivo e determinato
quale sia l'effettiva situazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro interrotta dal 1987 ed, in particolare, quando sarà effettivamente ultimato tale studio di fattibilità, essenziale ed assolutamente determinante per attivare, in concreto, un progetto adeguato, ma dai costi contenuti, per ripristinare questa linea ferroviaria così rilevante per tutte le comunità interessate.
TESTO DELLA RISPOSTA
Come lo stesso Onorevole interrogante ha evidenziato più volte e da ultimo nell'atto di sindacato ispettivo oggi in discussione, non posso che confermare le informazioni a suo tempo fornite. Partendo dal comune interesse di tornare a investire sul sistema di trasporto ferroviario regionale, si segnala l'opportunità di procedere alla riattivazione di linee ferroviarie dismesse nell'ottica della creazione di sistemi più efficienti di trasporto locale.
Riguardo al ripristino dell'esercizio ferroviario della linea Sicignano degli Albumi-Lagonegro, il cui servizio fu sospeso nel 1987, è tuttora in corso di redazione una analisi tecnico-economica degli interventi necessari. Detto studio ipotizza la riattivazione della linea ferroviaria secondo il tracciato originario, prevedendo necessariamente la soppressione dei passaggi a livello precedentemente esistenti. Gli interventi considerati sono riconducibili esclusivamente agli ambiti di competenza di RFI e pertanto non sono contemplati i costi relativi a viabilità di accesso alle stazioni/fermate ed opere accessorie varie.
Lo studio prende le mosse da quello, analogo, elaborato nel 2007 dalla Regione Campania, aggiornandone le valutazioni anche per tener conto delle sopravvenute disposizioni normative e tecnologiche previste per l'esercizio ferroviario ed in particolare:
applicazione degli standard nazionali di sicurezza per la circolazione ferroviaria;
applicazione degli standard di interoperabilità;
applicazione norme per la sicurezza delle gallerie ferroviarie;
applicazione degli standard tecnologici previsti sulla rete ferroviaria nazionale.
Confermo che lo studio sarà completato entro il corrente mese di ottobre.