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Briciole di pane

Giovannini: l’Italia di fronte ad una svolta epocale

Il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili al convegno di Ernst & Young

Utilizzare al meglio la liquidità dei Recovery Fund per dare un forte impulso alle infrastrutture del Paese. Questo il filo conduttore dell’intervento del Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini al convegno Infrastrutture, Costruzioni e Intermodalità organizzato dalla società Ernst & Young.  

Giovannini ha sottolineato come siamo alle prese con “Una sfida epocale non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa. Tutti i paesi stanno investendo nel Recovery plan. Ci stiamo attrezzando non solo come governo ma con una forte collaborazione con gli enti locali, Province e Comuni, C'è una vitalità del mondo imprenditoriale per la realizzazione di opere con una sostenibilità economica e sociale. Abbiamo imprese campioni in questi campi della sostenibilità e della mobilità''.  

Sul tema dei ritardi il ministro ha evidenziato che ''Non possiamo solo semplificare, ma fare delle scelte forti sul Pnrr. Abbiamo una scadenza precisa: in cinque anni dobbiamo fare le opere o non avremo i soldi. Bisogna vedere il quadro che emergerà per un'Europa piu' integrata e connessa. Il nostro ministero avrà circa 50 miliardi, uno degli elementi chiave sarà l'interconnessione. Le regole europee ci impongono di investire moltissimo nel Mezzogiorno. Ed è bene ricordarsi che tutto questo non si fa solo per creare qualche decimo di pil o per creare occupazione, che sono elementi fondamentali, ma per far ripartire il Paese con un livello di benessere più elevato. Siamo in un altro mondo in Europa. Il G20 ha scelto di non ritirare gli aiuti troppo presto. Porre attenzione al denominatore del rapporto debito pubblico e prodotto interno lordo. Senza una ripresa del denominatore, senza una ripresa dell'occupazione, è la sostenibilità sociale che sarebbe a rischio. L'Europa sta andando in questa direzione. E' un test anche per noi, l'Italia deve dimostrare che questo nuovo spirito vede un Paese forte ma anche conscia dei rischi. Se il Next Generation Eu verrà speso bene dal nostro Paese, in modo efficace e in tempi rapidi, questo sarà un elemento importante per le discussioni di carattere di politica economica per il futuro dell'Europa".   

Giovannini ha poi evidenziato che è necessario “Insistere sulla progettazione che spetta alle stazioni appaltanti attualmente depauperati di competenze. Bisogna che per quanto riguarda le autorizzazioni le fasi siano in parallelo e non come ora in sequenza. Ho istituito delle commissioni che in tempi rapidi, 6 mesi, ci spieghino come il cambiamento climatico possa modificare le opere infrastrutturali, e quali siano gli strumenti migliori per finanziare le infrastrutture”. Infine sul Codice degli appalti, ha riferito che “eliminarlo vuol dire togliere punti di riferimento. L’effetto potrebbe essere bloccare tutto e non accelerare i processi”.