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Briciole di pane

Grandangolo sulle infrastrutture in Europa e nel mondo

Roma,1 giugno 2011 - Grandangolo sulle infrastrutture in Europa e nel Mondo. Nel Regno Unito, la legge finanziaria 2011, nel  settore delle opere pubbliche prevede la  pubblicazione trimestrale obbligatoria degli appalti con fondi pubblici “validati”; e la costituzione della Banca pubblica dell’investimento verde. Quest'ultima, con 3 mld di € di dotazione dovrebbe generare prestiti per 18 mld al 2015 (con avvio entro il 2012) e dedicarsi esclusivamente alle infrastrutture verdi (eolico, Alta velocità, trattamento dei rifiuti, ecc.).

In  Francia è stata presentata una  proposta del Governo  al Commissario europeo al commercio, Karel de Gucht, per migliorare la reciprocità nell’accesso ai mercati dei paesi terzi di cui all’“Accordo”. La proposta consisterebbe nella previsione di un nuovo meccanismo di ricorso alla Corte per limitare l’accesso al mercato degli appalti pubblici da parte degli Stati Ue e della Commissione europea in caso di restrizioni nei paesi terzi. In pratica, si tratterebbe di richiedere alla Corte di opporsi ad una aggiudicazione di un appalto (dichiarandola illegittima) ad una impresa di un paese che non pratica la reciprocità. (Il tema è principalmente diretto verso le imprese cinesi, sempre più presenti in Europa).

Ancora In Francia,  il nuovo sottosegretario responsabile delle PMI al Ministero dell’Economia (M. Lefebvre), ha illustrato gli obiettivi della sua azione: «La Francia occupa il 27° posto al mondo per complessità amministrativa, con un costo nell’ordine del 3,5% del PIL. Quando scopriamo che la soppressione di un solo modulo rappresenta un risparmio pari a 26 milioni per il sistema economico ci rendiamo conto che è obbligatorio darsi da fare. E in fretta». «Il nostro compito è di trasformare l’immagine dello Stato che hanno le aziende. Da nemico, com’è visto oggi, a partner. Con un obiettivo prioritario: la semplificazione amministrativa. E un metodo: avvicinarsi al mondo produttivo, andando a sentire direttamente gli imprenditori e raccogliere le loro proteste, le loro richieste». Così, tra «gennaio e aprile sono state organizzate 22 riunioni a livello regionale con le associazioni imprenditoriali e della libera professione. E ben 574 incontri con singoli imprenditori. Durante questi appuntamenti sono state raccolte 700 proposte di semplificazione”. Gli uffici di Lefebvre hanno fatto un lavoro di selezione e aggregazione e ne sono uscite 80 misure finalizzate appunto a semplificare la vita delle imprese e quindi sostenere la loro competitività: la loro applicazione, secondo il sottosegretario, dovrebbe consentire risparmi per circa un miliardo.

Inoltre, con un continuo interfaccia con le PMI nelle varie realtà territoriali locali, le 80 proposte sono state ridotte a 5 progetti cardine, di cui uno anche relativo agli appalti: 1) una “cassaforte” dei dati delle imprese; 2) busta paga semplificata; 3) un solo sito per le gare d’appalto; 4) due sole date per la pubblicazione delle leggi (1° gennaio e 1° luglio); 5) non più di una scadenza fiscale al mese. Per quanto riguarda il n. 3, il programma parte dalla constatazione che «in Francia ci sono ogni anno appalti pubblici per circa 100 miliardi. E sono consultabili su una miriade di siti, a seconda dell’ente appaltante. Ora, il Governo si impegna a riunire le offerte su un solo sito, che accorpi quelle provenienti dai ministeri, dagli enti locali, dalle strutture pubbliche di ogni tipo ecc.».

In Romania parte un Piano di investimenti privati in infrastrutture “calde” da parte delle circa 100 imprese estere operanti in Romania raggruppate nel CIS (Consiglio degli investitori esteri). La maggior parte delle infrastrutture è autostradale, dato che la dotazione del paese è ferma a 200 km.

In Ungheria  l’EVOSZ (Associazione nazionale dei costruttori) ha elaborato un insieme di proposte per modificare la legge sugli appalti. L’aspetto saliente è la lotta alle offerte anomale. A tal proposito, è stata elaborata una Guida sul calcolo dei costi di un progetto, con la previsione che l’offerta superiore o inferiore al 20% dei valori ivi indicati deve essere considerata sospetta di anomalia e quindi esclusa se non supportata da adeguate giustificazioni.

In Germania, il  Governo federale ha rilanciato il programma di concessioni autostradali basate sulla nuova generazione di regole, il cosiddetto “A-Model”, per un totale di 1,5 miliardi di € pari a circa 450 km complessivi. Il primo progetto di questa nuova serie di 8 interventi che prevede l’allargamento in 4 anni e con inizio entro fine anno da 4 a 6 corsie di 58 Km della autostrada A8 tra Monaco e Augsburg, è stato aggiudicato ad Hoctief e all’austriaca Strabag ( consorziati al 50%).Il contratto in PPP da 410 milioni prevede la progettazione esecutiva, l’anticipazione finanziaria, la costruzione delle nuove corsie e la gestione per 30 anni dell’autostrada: il finanziamento pubblico è in parte garantito per la prima volta dagli introiti del pedaggio dei mezzi pesanti recentemente introdotto con un prelievo via satellite e rapportato all’uso dell’infrastruttura. Si tratta della prima importante acquisizione del n. 1 tedesco dopo le dimissioni del suo presidente che fanno seguito all’accettazione della ormai conclusa scalata di Hoctief da parte del n. 1 spagnolo ACS, che intende arrivare al 50% del gruppo tedesco. ACS ha garantito il mantenimento dell’autonomia gestionale ed operativa di Hoctief, spiegando che l’acquisizione è motivata dall’obiettivo strategico di reagire adeguatamente alla caduta dell’attività nel mercato spagnolo (- 8 % nel 2010) ed, insieme, di trovare nuovi sbocchi operativi tramite le filiali di Hoctief in Asia e America del nord.

L’Africa non fa normalmente parlare di sé per le infrastrutture: nel caso, però, dell’intervento del nuovo porto in acque profonde della capitale del Mozambico, Maputo, la notizia è clamorosa, anche perché al progetto del porto si collega quello della nuova linea ferroviaria di servizio di 1100 km che unirà due paesi senza sbocco sul mare, Zimbabwe e Botswana. L’intesa dei tre Stati è stata firmata il 15 aprile ed il progetto, battezzato Techobamine Point, è valutato complessivamente circa 7 miliardi di dollari, di cui 750 ml di dollari per il porto. La prima tranche, comprendente le opere portuali sarà avviata nel 2012 e riguarderà anche la creazione di una zona per l’attività industriale e logistica, con un terminale carbonifero da 500 milioni di dollari. L’intervento portuale è previsto in forma di concessione e la maggior parte dei capitali richiesti sarà di provenienza privata.

Fonte Igi