Gruppo FS Italiane: 140 miliardi di investimenti per far crescere il Paese
L'AD, Gianfranco Battisti: "Il nostro modello di alta velocità è un benchmark a livello europeo"

Il Gruppo FS Italiane sempre più decisivo per il rilancio dell’economia nazionale. Un quadro sul presente e sugli sviluppi futuri dell’azienda è stato illustrato dall’AD, Gianfranco Battisti, al Forum Made in Italy: The Restart organizzato da Il Sole 24 Ore con il Financial Times. “Stiamo atterrando qualcosa come 140 miliardi di investimenti che saranno la leva di sviluppo del Paese. Operiamo in 60 paesi del mondo con 71 società, e questo ci pone in grade visibilità e vantaggio competitivo, il nostro modello di alta velocità è un benchmark a livello europeo, un modello che nel mondo ci invidiano e che ci aiuterà a competere meglio sul mercato europeo e sul nuovo modello industriale dove la flessibilità sarà fondamentale”.
Nonostante i rallentamenti imposti dal Covid, il numero uno di FS ha ricordato gli sforzi intrapresi sul mercato estero con la presenza di Ferrovie dello Stato in Spagna, Regno Unito, Germania, Grecia, assieme alla creazione di valore non solo nel mercato domestico europeo, ma anche in altri continenti come Asia, America, Africa, e nel Medio Oriente.
“Siamo la terza forza europea del trasporto dopo francesi e tedeschi – aggiunge Battisti - ma per competere nel mondo dove ci saranno 20mila miliardi di dollari di investimenti nei prossimi 10 anni dobbiamo diventare più competitivi con un sistema di alleanze e conquistando pezzi importanti di mercato". Le FS si propongono dunque come asset per il rilancio del Paese: “Ieri abbiamo inaugurato i primi lavori dell’alta velocità che vanno da Brescia Est fino a Verona, si tratta di un valore dell'opera di 3,4 miliardi di euro che incrocerà tre grandi corridoi europei e cambierà il Paese” puntualizza Battisti. “In più abbiamo avviato gare per 2,2 miliardi per l'alta velocità in Sicilia e il progetto di investimento per l'allungamento dell’AV Salerno-Reggio Calabria prolungando l’asse Torino - Salerno. Riteniamo che nel Recovery Fund c’è una quota di investimenti che supporta queste opere, ma ce ne sono altri nel contratto di programma e in autofinanziamento”.