Il chi è di Ermete Realacci
La biografia del neopresidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati
Roma, 8 maggio 2013 - Ermete Realacci è nato a Sora (Frosinone) il 1° maggio 1955, è sposato a vive a Roma. È stato eletto per la prima volta in Parlamento nel 2001, nel collegio di Pisa, San Giuliano e Calci, rieletto nelle liste dell'Ulivo nel 2006, sempre in Toscana, confermato nella XVI Legislatura e rieletto anche nell'attuale Legislatura, nelle liste del Partito Democratico.
Attualmente è membro della direzione del PD e Responsabile nazionale Green Economy. Durante la segreteria di Dario Franceschini è stato responsabile del Dipartimento Ambiente del Partito Democratico e sotto la segreteria di Veltroni è stato Ministro dell'Ambiente del Governo Ombra del PD. Nella XV Legislatura ha ricoperto l'incarico di Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e responsabile comunicazione del Partito Democratico.
Ha guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui è tuttora presidente onorario, facendone l'associazione ambientalista italiana più diffusa e radicata sul territorio. Molte le battaglie e le iniziative che ha condotto in questi anni: dalla difesa della salute dei cittadini e dell'ambiente, inteso come intreccio inimitabile di natura, storia, cultura, coesione sociale, creatività, alla promozione della green economy in tutti i settori della nostra economia, passando per la promozione delle produzioni agroalimentari di qualità e a KmZero e del commercio equo e solidale; dalla valorizzazione delle nostre risorse più preziose - il paesaggio, i parchi, i beni culturali, il turismo di qualità, la bellezza, il made in Italy - alla difesa dei Piccoli Comuni; dalle iniziative per la difesa del suolo e per liberare le città da inquinamento, traffico e abusivismo edilizio, fino alla lotta alle ecomafie, alla corruzione e per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia. Il filo conduttore è l'idea di un'Italia che fa l'Italia, scommette sui propri talenti, affronta la crisi senza lasciare indietro nessuno.
Oltre alle altre questioni di interesse del Paese, sugli stessi temi il suo impegno in Parlamento: dalla valorizzazione dei Piccoli Comuni e del nostro sistema di Parchi e aree protette, alla difesa del Made in Italy e delle sue imprese; dalla promozione della green economy e dell'economia di qualità a quella del riciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata; dal volontariato alla responsabilità sociale d'impresa; dalla valorizzazione della cultura e della bellezza alla lotta contro il consumo di territorio; dalla lotta ai mutamenti climatici all'impegno per l'attuazione del Protocollo di Kyoto; dallo sviluppo dell'efficienza e del risparmio energetici a quello dell'innovazione e delle fonti rinnovabili.
Ha scritto insieme ad Antonio Cianciullo il libro "Soft Economy" (BUR, 2005) e nel 2012 per Chiarelettere ha scritto "Green Italy - Perché ce la possiamo fare". Ha inoltre promosso e presiede Symbola Fondazione per le Qualità italiane.
Attualmente è membro della direzione del PD e Responsabile nazionale Green Economy. Durante la segreteria di Dario Franceschini è stato responsabile del Dipartimento Ambiente del Partito Democratico e sotto la segreteria di Veltroni è stato Ministro dell'Ambiente del Governo Ombra del PD. Nella XV Legislatura ha ricoperto l'incarico di Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e responsabile comunicazione del Partito Democratico.
Ha guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui è tuttora presidente onorario, facendone l'associazione ambientalista italiana più diffusa e radicata sul territorio. Molte le battaglie e le iniziative che ha condotto in questi anni: dalla difesa della salute dei cittadini e dell'ambiente, inteso come intreccio inimitabile di natura, storia, cultura, coesione sociale, creatività, alla promozione della green economy in tutti i settori della nostra economia, passando per la promozione delle produzioni agroalimentari di qualità e a KmZero e del commercio equo e solidale; dalla valorizzazione delle nostre risorse più preziose - il paesaggio, i parchi, i beni culturali, il turismo di qualità, la bellezza, il made in Italy - alla difesa dei Piccoli Comuni; dalle iniziative per la difesa del suolo e per liberare le città da inquinamento, traffico e abusivismo edilizio, fino alla lotta alle ecomafie, alla corruzione e per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia. Il filo conduttore è l'idea di un'Italia che fa l'Italia, scommette sui propri talenti, affronta la crisi senza lasciare indietro nessuno.
Oltre alle altre questioni di interesse del Paese, sugli stessi temi il suo impegno in Parlamento: dalla valorizzazione dei Piccoli Comuni e del nostro sistema di Parchi e aree protette, alla difesa del Made in Italy e delle sue imprese; dalla promozione della green economy e dell'economia di qualità a quella del riciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata; dal volontariato alla responsabilità sociale d'impresa; dalla valorizzazione della cultura e della bellezza alla lotta contro il consumo di territorio; dalla lotta ai mutamenti climatici all'impegno per l'attuazione del Protocollo di Kyoto; dallo sviluppo dell'efficienza e del risparmio energetici a quello dell'innovazione e delle fonti rinnovabili.
Ha scritto insieme ad Antonio Cianciullo il libro "Soft Economy" (BUR, 2005) e nel 2012 per Chiarelettere ha scritto "Green Italy - Perché ce la possiamo fare". Ha inoltre promosso e presiede Symbola Fondazione per le Qualità italiane.