Il Gruppo FS Italiane punta sullo smart working
Si è passati da 1500 dipendenti dell’era pre-covid agli oltre 20mila di oggi

L’emergenza pandemica ha cambiato il mondo del lavoro incentivando e promuovendo nelle aziende l’adozione dello smart working. Questo tema è al centro dell’articolo “FS Italiane scommette sullo smart working” pubblicato su MF.
Secondo quanto riportato, il Gruppo FS Italiane, guidato dall'AD Gianfranco Battisti, in questi mesi ha fatto tutto ciò che era necessario per rendere pienamente fruibile lo smart working, utilizzando questo strumento anche come occasione e volano per la semplificazione e dematerializzazione dei processi amministrativi. In questo ambito il Gruppo FS ha segnato anche un importante traguardo di innovazione in materia di lavoro agile, sottoscrivendo intese con le organizzazioni sindacali che definiscono il numero minimo mensile di sei giornate di lavoro da effettuarsi in tale modalità, unicum, questo, a livello nazionale.
L’articolo evidenzia le cifre di questo cambio d’ottica. Nell'era pre Covid-19, all'interno del Gruppo FS ne usufruivano circa 1.500 dipendenti per un massimo di 8 giorni al mese. Attualmente, in tutto il Gruppo gli smart worker sono oltre 20mila. Fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria Covid-19 e nella fase della graduale ripresa delle attività, FS Italiane ha utilizzato in misura massima, ove possibile, lo smart working per tutti i lavoratori le cui attività lavorative siano compatibili con la modalità di lavoro agile. L'obiettivo è ovviamente quello di minimizzare la presenza e ridurre le occasioni di contatto tra i colleghi, favorendo il distanziamento sociale nei luoghi di lavoro e continuando al contempo a garantire la continuità dei processi aziendali. In particolare, il Gruppo FS ha disposto, in via prioritaria, l'utilizzo di tale modalità lavorativa per specifiche categorie di lavoratori, quali il personale con figli piccoli e/o in età scolare, le donne in stato di gravidanza, il personale beneficiario di permessi in materia di disabilità.
Lo smart working è stato utilizzato anche per i cosiddetti “lavoratori a turni” e per alcuni ruoli operativi con la possibilità di svolgere il proprio lavoro da remoto. L’azienda ha fornito al personale in smart working, oltre al PC portatile, uno smart-phone abilitato al traffico dati e con la funzionalità tethering e, in assenza di tale dispositivo, strumenti alternativi per la connessione da remoto. Le attività formative prioritarie e relative alla formazione istituzionale, trasversale, manageriale, tecnico-professionale sono state fornite in modalità e-learning. Le attività e-learning sono state erogate attraverso micro-learning o webinar. Infine, il Gruppo FS ha incentivato anche specifiche sessioni di formazione on-line per l'utilizzo delle tecnologie di comunicazione e di lavoro smart aziendali, come Microsoft Teams. Sul fronte del lavoro, l’articolo ricorda che alcune settimane fa, FS Italiane, insieme ad Agens, ha sottoscritto importanti intese con le organizzazioni sindacali per ampliare ulteriormente le opportunità per tutte le persone che lavorano nel Gruppo. Intese che confermano il costante impegno del Gruppo FS per salvaguardare posti di lavoro e retribuzione, investendo sullo smart working, prevedendone il potenziamento e puntando sul welfare aziendale come strumento condiviso di benessere.