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Briciole di pane

Incidenti stradali, danno biologico: cambierà il calcolo del risarcimento in tutti i tribunali italiani

Boccia (PD): "Scandalosa l'idea di dimezzare i risarcimenti per le vittime degli incidenti stradali"

Roma, 23 agosto 2011 – Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera lo scorso 3 agosto ad un provvedimento che ridimensionerà notevolmente il calcolo del risarcimento per gli incidenti stradali in caso di danno biologico.
L’esecutivo, su proposta del ministro della Salute Ferruccio Fazio, è intervenuto sul tema delle tabelle per i danni biologici, argomento molto sensibile per le compagnie assicurative nel ramo della Rc Auto. Il provvedimento, si legge nella nota di Palazzo Chigi, prevede "una nuova tabella delle menomazioni all'integrità psicofisica", che "costituisce il superamento delle singole tabelle elaborate dai Tribunali, attualmente a base delle valutazioni, e uniforma " i coefficienti su tutto il territorio nazionale, superando ingiustificate
difformità".
Lo schema di regolamento, sul quale verranno acquisiti i pareri prescritti, consiste in una "nuova tabella delle menomazioni all'integrità psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidità e del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto, comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all'età del soggetto leso". La nota del Consiglio dei ministri sottolinea che si tratta di "un importante strumento" e ricorda che è stato "elaborato da una apposita commissione istituita presso il ministero della Salute a seguito di quanto disposto dal codice delle assicurazioni private del 2005.

Il 7 giugno 2011 la Corte di Cassazione con la sentenza n. 12408 aveva esteso i valori delle “tabelle milanesi” a tutto il territorio nazionale per la valutazione degli indennizzi in caso di invalidità. La ratio era quella di uniformare tabelle e coefficienti in un sistema eterogeneo e suscettibile di creare disuguaglianze tra categorie di vittime identiche ma residenti in regioni diverse. La Corte di Cassazione aveva considerato i valori in vigore presso il Tribunale di Milano “del tutto proporzionati” ed utilizzabili come valido criterio di riferimento in materia di risarcimento.
Per quantificare in concreto il danno risarcibile si utilizzeranno invece le tabelle ministeriali che però riducono ingentemente gli importi fino ad ora previsti.
Nell’attuale formulazione il provvedimento definisce danno biologico la menomazione temporanea e/o permanente all’integrità psicofisica della persona, riscontrabile dall’accertamento medico. Viene escluso dunque il danno morale, riconosciuto invece da alcuni tribunali, tra cui quello milanese, e che viene quantificato sulla base della sofferenza psicologica subita dalla vittima di incidente.
Soddisfatti gli assicuratori che aspettavano da cinque anni un provvedimento analogo a quello già in vigore per le lesioni lievi (che portano ad invalidità inferiori al 9%). Vittorio Verdone, direttore auto dell’Ania (Associazione nazionale imprese di assicurazioni) ha dichiarato: “I nuovi criteri ci permetteranno di fare una stima sulle cifre da accantonare, prevedendo di conseguenza tariffe e premi”.
Indignato invece il coordinatore delle commissioni economiche del gruppo del Pd alla Camera, Francesco Boccia, che ha lanciato l’allarme per i possibili tagli ai risarcimenti per chi è vittima di incidenti sulle strade. “Riscrivendo le tabelle”, spiega Boccia, “il governo si appresta a voltare definitivamente le spalle alle migliaia di famiglie che hanno subito gravi danni”.
“La cosa davvero sconcertante è la doppiezza insopportabile: mentre con una mano, i ministri Maroni e Palma annunciavano di voler introdurre il reato di omicidio colposo, dimenticando che esistono già articoli del codice penale che consentono ai magistrati di colpire duramente chi provoca con dolo un incidente in strada, con l’altro veniva predisposto un decreto per fare un gran bel regalo alle assicurazioni che vedrebbero ingrassare i loro profitti a scapito della giustizia”. Boccia ha dichiarato anche che ci sarà “la presentazione di un’interpellanza urgente sulla quale chiederemo le firme a tutti i gruppi parlamentari e ogni iniziativa per impedire che il dpr vada avanti prima della definitiva controfirma del Quirinale”.

Un esempio chiarificatore: un ventenne con invalidità permanente al 90% oggi ha diritto ad una cifra che varia tra 900 mila euro ed 1 milione cento mila euro. Con i nuovi criteri otterrà al massimo un risarcimento di 600 mila euro. Il risarcimento è inversamente proporzionale all’età (l’importo si riduce costantemente con il crescere dell’età).

Francesca Baron