Individuazione delle risorse necessarie per la realizzazione della tangenziale di Morbegno (Sondrio)
L'interrogazione 3-02016 di Reguzzoni e la risposta del ministro Corrado Passera
CAMERA
AULA 19 GENNAIO
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
3-02016 REGUZZONI (LNP) - Individuazione delle risorse necessarie per la realizzazione della tangenziale di Morbegno (Sondrio) - n. 3-02016)
Testo dell’interrogazione
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
da oltre trenta anni la popolazione valtellinese attende la messa in sicurezza della strada statale n. 38 interessata da un traffico sempre più intenso e spesso teatro di frequenti incidenti, purtroppo anche mortali, a causa delle numerose intersezioni con le strade locali; la strada statale n. 38, meglio conosciuta come Nazionale dello Stelvio, è stata realizzata nel XIX secolo dall'Impero d'Austria e, oggi, è al centro di un consistente progetto di rinnovamento allo scopo di rispondere alle improrogabili esigenze di messa in sicurezza del tracciato;
la strada statale n. 38 rappresenta l'unica via di accesso e di attraversamento della Valtellina ed è percorsa non solo dai 180.000 abitanti della provincia di Sondrio, ma anche dagli oltre 2 milioni di turisti che annualmente giungono sul territorio; dopo anni di attesa sono stati iniziati i lavori per la realizzazione del primo tratto della nuova strada statale n. 38 che sarà ultimato entro il 2012; per rendere effettivamente funzionale il primo tratto in corso di esecuzione, è fondamentale realizzare il tratto della tangenziale di Morbegno, che rappresenta un tratto importantissimo per l'intera variante ed è inserito nella legge obiettivo, quale secondo stralcio, come opera strategica nazionale;
il costo complessivo della nuova tangenziale è di 280 milioni di euro; tutto il territorio compartecipa al finanziamento della nuova statale; infatti, gli enti locali, la provincia, le comunità montane, i comuni e la Camera di commercio hanno dato un forte segnale di coesione rispetto ad un obiettivo condiviso da tutti, con oltre 80 milioni di euro; anche la regione Lombardia ha dimostrato il proprio interesse per l'improrogabile realizzazione della variante, stanziando 50 milioni di euro su una disponibilità totale pari a 130 milioni di euro per le infrastrutture dell'intero territorio lombardo;
per la chiusura del quadro economico mancano 50 milioni di euro, che lo Stato dovrebbe stanziare allo scopo di fare approvare la tangenziale di Morbegno dal Cipe, in quanto il progetto ha concluso il restante iter procedurale; i ribassi d'asta dall'appalto dei lavori della variante di Morbegno, come sottoscritto nell'accordo di programma con la regione Lombardia, possono essere utilizzati per la realizzazione della tangenziale di Tirano, che rappresenta un nodo viabilistico altrettanto critico come quello di Morbegno; la realizzazione della tangenziale di Morbegno è, pertanto, importante e funzionale anche per la realizzazione della tangenziale di Tirano, il cui costo è stimato in 136 milioni di euro;
con 50 milioni di euro lo Stato potrebbe, pertanto, consentire la realizzazione di opere per un totale di 416 milioni di euro, risolvendo i problemi della viabilità della Valtellina, con evidenti benefici per l'economia locale e per l'indotto;
ai sensi dell'articolo 32 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, come ultimamente modificato dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, si prevede il finanziamento anche delle opere di interesse strategico attraverso il «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico»; le risorse del fondo sono assegnate dal Cipe, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e provengono anche dal definanziamento di opere della legge obiettivo -
: se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per individuare le risorse occorrenti, pari a 50 milioni di euro, o a carico del «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico», o a carico di fondi diversi dello Stato, allo scopo di permettere l'immediata presentazione al Cipe e l'approvazione definitiva del progetto della tangenziale di Morbegno sulla strada statale n. 38.
PRESIDENTE. Il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, ha facoltà di rispondere
. CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, concordo con quanto è stato appena detto e vi leggo la nota che è stata predisposta sul tema.
La problematica relativa all'ammodernamento della strada statale n. 38, dello Stelvio è stata già oggetto di precedenti atti di sindacato ispettivo. Confermo che l'opera è inserita nel primo programma delle infrastrutture strategiche e che ad oggi sul progetto sono stati acquisiti i pareri favorevoli di tutti i soggetti competenti. Al riguardo, faccio presente che nell'ambito della seduta del CIPE tenutasi il 6 dicembre 2011 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, avvalendosi dell'articolo 32, comma 7, della legge n. 111 del 2011 ha confermato la valenza prioritaria dell'intervento.
In tal modo il nostro Ministero è riuscito a salvaguardare gli investimenti già programmati, che altrimenti sarebbero stati suscettibili di revoca ai sensi dell'articolo 32 della citata legge, che prevede il definanziamento delle opere non iniziate a tutto il 2010. Come segnalato dall'onorevole interrogante attualmente, per la chiusura del quadro economico, mancano 50 milioni di euro. Il Ministero dell'economia e delle finanze ha però evidenziato che la richiesta di finanziamento dell'intervento a valere sulle risorse autorizzate dall'articolo, 32 comma 1, del decreto n. 98 del 2011, allo stato non può essere accolta in quanto ai fini dell'utilizzo delle risorse residue del fondo ivi previsto vanno considerate prioritariamente le esigenze connesse ai contratti di programma ANAS e Rete ferroviaria italiana, con particolare riguardo agli interventi di manutenzione straordinaria e sicurezza delle reti.
In ogni caso garantisco il mio e il nostro massimo impegno affinché il progetto definitivo dell'opera venga in tempi brevi Pag. 18approvato dal CIPE per poter finalmente e definitivamente procedere alla realizzazione della stessa, previo reperimento delle risorse necessarie. Anche noi diamo importanza, molta importanza, a quest'opera.
PRESIDENTE. L'onorevole Crosio (COFIRMATARIO INTERROGAZIONE) ha facoltà di replicare.
JONNY CROSIO. Vede Ministro, non vorrei sembrarle supponente però le voglio ricordare una cosa. Noi stiamo parlando di un'opera che stranamente, nel nostro Paese, ha avuto la benedizione di tre Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, cosa abbastanza inconsueta. Tutti hanno lavorato per questa importante opera, ma le dirò di più: i 78 comuni della provincia di Sondrio si sono autotassati per eseguire un'opera che dovrebbe eseguire lo Stato, generando oltre 40 milioni di euro per finanziare una strada - che dovrebbe fare lo Stato, dovrebbe fare ANAS - per poter finalmente arrivare a concludere questa importantissima opera per la Valtellina. Siamo riusciti a fare veramente sintesi.
Le dico, poi, in ordine politico - pur apprezzando il suo sforzo - che un Governo tecnico che riceve dalla politica quel poco che è riuscita di buono a generare in questi anni, con una grandissima condivisione da parte del territorio e delle forze politiche, non può non soddisfare questa richiesta. La ringrazio del suo impegno, ma noi vogliamo i soldi e vogliamo fare questa opera. La gente vuole questo. Vi è stata una grandissima condivisione. Chiedere a 78 comuni di condividere e autotassarsi per oltre 40 milioni di euro è molto difficile. Questo vuol dire che la politica è riuscita a fare qualcosa di serio, ma anche gli enti locali hanno effettuato un grande sforzo. Signor Ministro, l'opera è immediatamente cantierabile. Ma le dirò di più: per rendere funzionale il primo lotto bisogna mettere in cantiere il secondo stralcio, altrimenti l'opera sarà incompiuta.
Come stabilisce la legge obiettivo, non è possibile, anche in ordine formale, non soddisfare questa richiesta. Pertanto, noi la sproniamo e vigileremo affinché questo venga fatto perché il rischio, signor Ministro, è di perdere i soldi degli enti locali e di perdere i soldi messi a disposizione dalla regione Lombardia che, avendo solo trecento milioni di euro a disposizione per le infrastrutture di tutta la Lombardia, ne ha stanziati cinquanta per la Valtellina.
Pertanto, la esortiamo davvero. Grazie del suo impegno, ma vogliamo i soldi nel più breve tempo possibile.