Iniziative urgenti sulla sicurezza della rete viaria provinciale e nazionale
L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE n. 5-06338 dell'On. Matarrese e la risposta del Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro
CAMERA DEI DEPUTATI
VIII COMMISSIONE
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Mercoledì 23 settembre 2015
Interrogazione n. 5-06338 - Iniziative urgenti sulla sicurezza della rete viaria provinciale e nazionale.
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
nonostante la legge n. 56 del 2014 di riforma delle province e di istituzione delle città metropolitane individua nel 2015 l'anno di attuazione della riforma, a luglio 2015 solo sei regioni hanno approvato una legge di riordino delle funzioni non fondamentali delle province;
dall'analisi dei testi risulta che nessuna delle sei regioni ha previsto il passaggio del personale e dei relativi costi a partire dal 1o gennaio 2015, pertanto attualmente le funzioni continuano a restare in capo alle province, senza garantirne la totale corrispondente copertura finanziaria;
la legge di stabilità per l'anno 2015 prevede minori trasferimenti alle province per 1 miliardo nel 2015, 2 miliardi nel 2016, 3 miliardi nel 2017 e secondo i dati Sose, la società del Governo che si occupa di stabilire i criteri di efficienza della spesa pubblica, a fronte di un fabbisogno per spesa corrente di 2 miliardi 360 milioni le province e le città metropolitane hanno a disposizione per i servizi essenziali delle funzioni fondamentali 2 miliardi 145 milioni, con una carenza di 215 milioni;
secondo i dati forniti dall'Upi dal 2013 al 2015 gli investimenti per la sicurezza dei 130.000 chilometri di strade provinciali sono crollati da 7.318 euro/Km a 2.170 euro/Km;
in tutta Italia decine di migliaia di chilometri di strade provinciali sono lasciate all'abbandono e godono di scarsa o assente manutenzione, con inevitabili e gravi ripercussioni sulla viabilità e sulla sicurezza per gli automobilisti;
ad aggravare la difficile situazione della rete viaria provinciale in molti territori hanno pesato, nel corso del 2014 e del 2015, eventi calamitosi e condizioni metereologiche eccezionali che hanno ulteriormente compromesso lo stato delle strade provinciali con frane, smottamenti, interruzioni e gravi danni al tessuto stradale;
la drastica riduzione e il quadro incerto sugli investimenti e sul reperimento di fondi straordinari per la copertura delle funzioni fondamentali in capo alle province mette a serio rischio per il 2015/2016 la manutenzione delle strade e lo sgombero neve e frane su di esse nel prossimo inverno;
ad esempio, in Abruzzo le province gestiscono ad oggi una rete viaria di 6.500 chilometri, dei quali 1.500 trasferiti negli anni scorsi dall'Anas attraverso la regione e per i quali quest'ultima non eroga più fondi e, nella sola regione Abruzzo, gli interventi per il dissesto idrogeologico relativi ai danni per gli eventi calamitosi 2015 ammonterebbero ad un totale di circa 100 milioni –:
quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare per garantire un'efficiente manutenzione e una corretta gestione della rete viaria provinciale italiana e per far fronte alla carenza di investimenti per la sicurezza e la percorribilità delle strade provinciali, e quindi se non ritenga opportuno il passaggio sotto la gestione dell'Anas di quelle strade provinciali che ne posseggano i requisiti.
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO
Con riferimento al quesito posto, occorre premettere che, come previsto dall'articolo 14 del Codice della strada, i compiti di messa in sicurezza della strade sono in capo all'ente proprietario che provvede, tra l'altro, alla loro manutenzione e gestione per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione.
Il MIT, sulla propria rete di competenza, cioè sulla rete stradale di interesse nazionale, costituita attualmente da circa 7.000 km di autostrade e 20.000 km di strade, pianifica una serie di interventi di manutenzione attraverso le concessionarie autostradali e la società ANAS, cui ha affidato la gestione, nel rispetto dei Piani Economico Finanziari delle società stesse e nel limite delle risorse assegnate ad ANAS con Contratti di Programma.
Per quanto riguarda la manutenzione delle strade degli Enti territoriali diversi dallo Stato (Regioni, Province, Comuni e ora Città Metropolitane), il MIT, nel rispetto dell'autonomia prevista dalla Costituzione, svolge un ruolo di regolazione del sistema stradale attraverso la definizione del quadro di riferimento normativo procedurale e tecnico-amministrativo, costituito principalmente dal Codice della strada e da una serie di norme tecniche per la progettazione stradale.
In merito alla corretta manutenzione delle infrastrutture stradali, la sfera di azione del MIT sulle strade non di propria competenza è pertanto limitatissimo: infatti, qualunque intervento mirato a introdurre obblighi specifici di manutenzione in capo a gestori stradali diversi dalle concessionarie autostradali e da ANAS per il rispetto di determinati standard qualitativi richiederebbe lo stanziamento di risorse economiche dedicate.
Il MIT è ben consapevole della situazione di generalizzata difficoltà finanziaria degli enti territoriali per le ridotte risorse in applicazione delle manovre di spending review e per la costante flessione delle entrate proprie, soprattutto per la manutenzione delle strade provinciali che rappresentano, nella gerarchia delle reti stradali, il collegamento essenziale tra la rete principale di interesse nazionale e le reti stradali locali e che svolgono, pertanto, un importante ruolo socio-economico.
A tale proposito, il MIT sta valutando la possibilità di procedere all'individuazione di costi standard, anche sulla scorta dell'esperienza maturata con i tre programmi in corso finanziati all'ANAS riguardanti ponti, viadotti e gallerie; costi, quindi, non più basati sulle spese storiche sostenute dai singoli gestori ma sulle effettive necessità, opportunamente modulate in funzione del tipo di strada, dell'incidenza delle opere d'arte, del grado di conservazione delle stesse, e soprattutto dei flussi di traffico attuali e previsti.
LA REPLICA DELL'INTERROGANTE
Salvatore MATARRESE (SCpI) ringrazia il rappresentante del Governo per l'esaustiva risposta, che tiene conto anche della limitatezza delle risorse destinate a garantire la sicurezza e la percorribilità delle strade provinciali.