Interpellanza n. 2-01578 - Cicu ed altri
Iniziative volte a garantire il completamento della strada statale n. 125 Cagliari-Tortolì
CAMERA DEI DEPUTATI
Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 665
giovedì 12 luglio 2012
Interrogazioni (Iniziative volte a garantire il completamento della strada statale n. 125 Cagliari-Tortolì - n. 2- 01578)
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
l'individuazione e l'assegnazione di risorse per gli interventi di rilievo nazionale ed interregionale di rilevanza strategica regionale, per l'attuazione del piano nazionale per il Sud, deliberate dal Cipe il 3 agosto 2011, il cui obiettivo prioritario è la realizzazione ed il completamento di numerose opere infrastrutturali dotate di rilevanza strategica regionale, ai sensi del punto 3 della delibera dell'11 gennaio del 2011, n. 1, ha previsto a favore della regione Sardegna, lo stanziamento di oltre 100 milioni di euro, per il compimento dell'intera opera della strada statale n. 125 Cagliari-Tortoli, come individuato nell'allegato dell'elenco infrastrutture strategiche interregionali e regionali pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011;
in particolare la citata delibera CIPE ha assegnato: a) 19 milioni di euro al tronco Tertenia-Tortoli (4o lotto 2o stralcio) della strada statale 125 Cagliari-Tortoli; b) 40 milioni di euro al 1o stralcio del 1o lotto della Tertenia-San Priamo; c) 50 milioni di euro al 2o stralcio del 1o lotto della Tertenia-San Priamo; gli interventi stradali precedentemente esposti, rientrano in un generale e più articolato Piano nazionale per il Sud, fortemente sostenuto dal precedente Governo Berlusconi ed in particolare dal Ministro per gli affari regionali e la coesione territoriale pro tempore, Fitto, che rispondono all'esigenza di colmare rilevanti fabbisogni trasportistici attualmente non adeguatamente soddisfatti; l'insieme degli interventi consente di attivare un volume complessivo di investimenti di 192,8 milioni di euro con ingenti ripercussioni sul sistema economico della regione Sardegna sia in termini di adeguamento infrastrutturale sia soprattutto in chiave anticiclica; la realizzazione definitiva del collegamento stradale Cagliari-Tortoli, la cui arteria è ad alto scorrimento, a giudizio degli interpellanti, risulta determinante e prioritaria, in considerazione che il completamento garantirà un traffico più fluido e veloce consentendo l'aggiramento di alcuni centri abitati;
lo stato di attuazione per la realizzazione definitiva della suesposta opera infrastrutturale affidata al gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale, risulta attualmente incompleta e in grave ritardo rispetto ai tempi previsti e indicati dall'ANAS, in considerazione sia dell'avvio di cantierizzazione dei lavori risalenti ad alcuni decenni trascorsi, sia alla mancata assegnazioni dei lotti, la cui aggiudicazione sarebbe dovuta avvenire di recente; a giudizio degli interpellanti, il grave ritardo e le criticità derivanti dallo stato di attuazione della strada statale n. 125, con riferimento alla definitiva realizzazione dell'opera, appaiono ancora più evidenti, se si valuta che l'intervento infrastrutturale rientra, come precedentemente riportato, all'interno di una serie di interventi di rilevanza strategica previsti dal Piano nazionale per il Sud che costituiscono uno strumento prioritario per lo sviluppo del Mezzogiorno ed in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo n. 88 del 2011;
la citata delibera CIPE n. 62 prevedeva la sottoscrizione dei contratti istituzionali di sviluppo, quale strumento attutivo per la definizione delle responsabilità, dei tempi e delle regole di realizzazione degli interventi programmati, le sanzioni per eventuali inadempienze e le condizioni per l'attivazione di poteri sostitutivi; i finanziamenti assegnati inoltre, secondo quanto risulta all'interpellante, risultano tuttora non disponibili e contribuiscono in maniera sostanziale a determinare il mancato completamento dell'opera stradale del tratto regionale interessato –:
quali iniziative urgenti si intendano intraprendere al fine di avviare concretamente il completamento della strada statale n. 125 Cagliari-Tortoli esposto in premessa, anche attraverso la sottoscrizione del contratto istituzionale di sviluppo con l'obiettivo di individuare tempi e responsabilità certe per la realizzazione delle opere anche al fine di favorire politiche infrastrutturali di riequilibrio nei confronti del Mezzogiorno. (2-01578) «Cicu, Testoni, Romele, Nola, Brancher, De Angelis, Aracu, Bernardo,
Laffranco, PRESIDENTE. L'onorevole Cicu ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-01578, concernente iniziative volte a garantire il completamento della strada statale n. 125 Cagliari-Tortolì
SALVATORE CICU Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, questa interpellanza cerca di sollecitare e di impegnare il Governo rispetto all'individuazione e all'assegnazione di risorse che appunto rientrano nel contesto degli interventi di rilievo nazionale per quanto attiene l'attuazione del Piano nazionale per il sud.
Abbiamo già avuto la delibera del CIPE nel 2011, abbiamo avuto la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Vorrei sottolineare i due aspetti fondamentali, non certo per portare all'interno di questa interpellanza urgente i mali che, in questo momento, la mia terra, la nostra isola, vive in termini assoluti e prioritari, ma per dire che questo tipo di investimento è atteso per due motivi fondamentali. Il primo è che abbiamo bisogno del completamento della Cagliari-Tortolì, perché vi è la necessità di un'opera infrastrutturale, che in Sardegna è prioritaria e che ha bisogno di essere in qualche modo completata, ma c'è anche e soprattutto l'aspetto della crisi: una crisi drammatica, che investe anche e soprattutto il settore dell'edilizia, una situazione di movimenti, che, in questo momento, hanno visto l'assalto al consiglio regionale, al governo regionale, con i cassa integrati, i disperati del Sulcis. Insomma, si tratta di una situazione veramente drammatica, con ancora la mancata definizione dell'assegnazione alla Tirrenia, piuttosto che alla regione Sardegna, di un ruolo in ordine ai trasporti; con una situazione che vede Equitalia in Sardegna trovare un focolaio gravissimo di problematiche e un'industria che non riesce a realizzare, attraverso le decisioni dello Stato, un suo processo e una sua prospettiva.
Ma c'è di più. La vertenza entrate Sardegna ancora è in uno stallo fermo. Non si riesce ad andare oltre, però, nel frattempo, i sardi devono giustamente e legittimamente pagare l'IMU, così come devono pagare tutte le altre situazioni storiche. Non voglio certamente addebitare a questo Governo i mali che vive già drammaticamente la nostra terra, ma certamente questo Governo ci può aiutare e in questo caso credo che lo farà con l'assegnazione di risorse - parliamo di 100 milioni di euro - che servono per combattere un discorso ciclico e per realizzare una riferibilità importante che consideriamo prioritaria.
PRESIDENTE. Il Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha facoltà di rispondere.
FABRIZIO BARCA, Ministro per la coesione territoriale. Signor Presidente, ringrazio per l'interpellanza urgente che solleva correttamente l'esigenza di un'urgenza di attuazione degli interventi per due ragioni: perché, come è stato correttamente osservato, la tratta in questione è di primaria importanza per i collegamenti della regione, ma anche perché gli investimenti nelle costruzioni rappresentano, in questa fase difficilissima, uno dei volani possibili di rilancio non soltanto nella Sardegna, le cui problematiche sono state lucidamente segnalate: le condivido e ancora questa mattina ho discusso con il presidente della regione.
Sono lieto, quindi, non di dire che il contratto di sviluppo è redatto, né che lo sarà domani, ma che le condizioni sono avanzate e le illustro, perché lo sono. Correttamente, lei richiama la delibera del 3 agosto 2011, con cui erano stati assegnati i fondirelativi all'Orientale sarda. A tale riguardo, ricordo soltanto che per una delle tre tratte - quella della Tertenia-San Priamo - è successivamente intervenuta una modifica di costo, che ha avuto luogo nella delibera 62/2011, la quale lo ha portato da 70 a 54,7 milioni di euro, conservando la copertura originaria di 40 milioni di euro sul Fondo sviluppo e coesione.
Come è stato correttamente osservato è previsto che queste opere siano attuate attraverso i contratti istituzionali di sviluppo, la cui finalità è esattamente quella di legare i contraenti in maniera più chiara per evitare quello che è avvenuto in passato - e ne abbiamo diverse testimonianze nel sud - ovvero il non rispetto dei tempi di realizzazione. Ovviamente poiché il CIS implica l'introduzione di sanzioni per il soggetto attuatore - l'ANAS in questo caso ed RFI quando si tratta di Ferrovie dello Stato - la redazione del prototipo di questo contratto ha richiesto tempo perché il soggetto concessionario ha ovviamente il problema che siano chiaramente accertate le responsabilità proprie e non invece le responsabilità che potrebbero derivare dal ritardo degli altri soggetti pubblici. È questo che spiega la novità dello strumento, che era a suo tempo stato previsto dal decreto legislativo del 31 maggio 2011, n. 88, e che ha richiesto del tempo.
L'ambito di applicazione, come lei sa, è stato chiarito nella delibera CIPE del 23 marzo 2012 che ha destinato tale strumento all'utilizzo per questo tipo di progetti, come da lei indicato, con RFI e ANAS. È iniziato un serrato dibattito che ha visto tra l'altro la regione Sardegna molto partecipe e che ha consentito, ne abbiamo avuto riprova proprio stamane, mi fa piacere dirglielo, un accordo fra tutti i soggetti e gli attori interessati. Abbiamo scelto come primo prototipo il CIS, il contratto di sviluppo relativo alla direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto; su tale prototipo è stato raggiunto un accordo da tutte le regioni e, quindi, potrà essere firmato con l'acquisizione da parte del CIPE dei pareri formulati dalle Commissioni parlamentari sullo schema di contratto di programma, mi riferisco sempre a RFI, e, con la pubblicazione della delibera n. 4 del 2012, potrà diventare operativo. Appena firmato questo, potremo implementare lo stesso formato, avendo ANAS partecipato a tutti gli incontri ed essendo quindi partecipe delle decisioni scelte sul formato, e potremo passare all'applicazione del contratto istituzionale di sviluppo anche per l'arteria stradale con riferimento alla quale ha presentato l'interpellanza.
PRESIDENTE. L'onorevole Cicu ha facoltà di replicare.
SALVATORE CICU. Signor Presidente, ringrazio il Ministro Barca per l'impegno profuso e anche per l'analitica descrizione dei passaggi nonché della soddisfazione degli incontri con il presidente della regione, però sono preoccupato e lo sono perché si parla ancora di prototipi, si parla ancora di accordi che devono essere definiti attraverso passaggi parlamentari; insomma, si parla ancora di tempi che non ho ben capito quali possano essere. Siamo, oramai, quasi alla fine di questa legislatura e non avere ancora delle certezze non mi lascia tranquillo ma non mi lascia tranquillo neppure sulla possibilità, sulla fattibilità del raggiungimento dell'obiettivo.
Quindi, così come sono sicuro che il presidente della regione Cappellacci avrà fatto stamattina con lei, credo che occorrerebbe individuare una tempistica che dia certezza rispetto all'obiettivo da raggiungere e ai tempi di questo obiettivo perché inevitabilmente, al contrario, non mi sentirei soddisfatto. Non capirei, infatti, in quale modo si possa raggiungere l'obiettivo di investire sul territorio per avere risposte attraverso gli stessi investimenti e come si possa sperare ciò con un'estate che ormai è andata, anche considerando che quella strada è a scorrimento veloce, ma ricongiunge la capitale della Sardegna con una delle parti centrali più importanti della regione, con una forte vocazione turistica, con una vocazione agroindustriale e turistica; quindi, forse, occorrerebbe meglio capire come e in che modo la soluzione può essere attivata.
Per quanto riguarda i tempi, dalla delibera del CIPE, insomma, è trascorso oltre un anno e mi rendo conto della difficoltà, della laboriosità, della necessità di definire procedure e prototipi; tuttavia, mi sembra che agiamo come se vi fosse una situazione ordinaria da affrontare, come se la strada non fosse una priorità e la crisi non fosse nello stato, ormai talmente avanzato, in cui versa; una situazione tale invece che c'è non solo la preoccupazione che il malessere sociale sfoci in azioni come quelle che sono derivate ieri con l'assalto al palazzo del consiglio regionale, ma che si producano purtroppo ulteriori e inevitabili conseguenze rispetto ad una percentuale di disoccupazione senza uguali in Sardegna. Per tale motivo, la mia sollecitazione - conosco la serietà del Ministro e confido in questa serietà - è rivolta a far sì che si possa dare una spinta più forte, quella necessaria e sinergica per far sì che, in un contesto di collaborazione, non certamente di critica o di accuse, che a mio giudizio non servono molto per essere fattivi e concreti, si possano raggiungere gli obiettivi prefissati.
Quindi, il mio ulteriore invito è di cercare di dare a tutti il proprio contributo, perché nei tempi più brevi si arrivi ad una certezza degli obiettivi.