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Briciole di pane

Interporti e piattaforme logistiche territoriali: proposta di legge in esame alla Camera

Il sottosegretario Girlanda auspica una rapida approvazione della legge quadro che potrà dare un significativo impulso al trasporto di merci

Roma, 28 novembre 2013 – Approvare in tempi brevi la legge quadro in materia di interporti e piattaforme logistiche territoriali, per incrementare l'intermodalità e dare impulso al trasporto merci in Italia. Questo l’auspicio di Rocco Girlanda, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, in occasione dell'avvio dell'esame della proposta di legge, la scorsa settimana, alla Camera dei deputati.

In questi giorni, l’Aula di Montecitorio è impegnata nell’esame del testo, elaborato negli ultimi mesi dalla commissione Trasporti, che introduce un quadro normativo generale in materia di interporti e piattaforme territoriali logistiche, anche alla luce degli indirizzi e delle iniziative dell'Unione europea nel settore dei trasporti e dell'intermodalità. Successivamente, la proposta di legge dovrà passare all’esame del Senato.

Il sottosegretario Girlanda ha affermato che la legge quadro potrà dare “un significativo impulso al trasporto di merci, con una più adeguata distribuzione sotto il profilo delle modalità utilizzate, stimolando il ricorso al trasporto ferroviario e intermodale e conseguendo altresì una forte sostenibilità economica delle attività di trasporto di merci e di logistica”.

Innanzitutto, il testo stabilisce che, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, il ministero delle Infrastrutture dovrà provvedere - sentito il Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica - alla ricognizione degli interporti e delle infrastrutture intermodali già esistenti e degli interporti in corso di realizzazione. Naturalmente, è prevista anche la ricognizione delle piattaforme logistiche territoriali.

Per quanto riguarda i nuovi interporti, la proposta di legge stabilisce precisi criteri per la loro realizzazione, tra cui: disponibilità di un territorio privo di vincoli paesaggistici, naturalistici o urbanistici; collegamenti stradali diretti con la viabilità di grande comunicazione; collegamenti ferroviari diretti con la rete ferroviaria nazionale prioritaria; adeguati collegamenti stradali e ferroviari con almeno un porto ovvero un aeroporto; coerenza con i corridoi trans europei di trasporto. Inoltre, entro il 31 maggio di ogni anno, il ministro delle Infrastrutture dovrà individuare i progetti relativi alla realizzazione e all'implementazione degli interporti, per cui dovrebbe essere autorizzata una spesa annuale di 5 milioni per il 2014, 2015 e 2016.

Infine, come detto, la legge prevede la realizzazione di un Piano generale per l'intermodalità, che sarà elaborato dal Dipartimento per i trasporti del ministero delle Infrastrutture. Inoltre, è prevista l'istituzione, presso il ministero delle Infrastrutture, di un Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica, che sarà presieduto dal ministro delle Infrastrutture e di cui faranno parte i presidenti delle Regioni interessate.

“Cardine del piano dell'intermodalità” ha proseguito Girlanda, “sono le piattaforme logistiche territoriali a carattere pluriregionale, a cui sovraintende il Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica con l'obiettivo, mantenendo ferme le competenze delle autorità portuali, dell'integrazione dei sistemi di trasporto di ogni piattaforma evitando la creazione di situazioni di concorrenza a scapito dell'efficienza logistica e ottimizzando in tal modo l'utilizzo delle risorse finanziarie”. “La mancata approvazione della norma potrebbe comportare una proliferazione di infrastrutture intermodali anche in concorrenza tra loro con investimenti a scarsa produttività”, ha poi concluso il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti.

Matteo Martellacci