La "Strada dei due Mari" verso il nuovo tracciato
L'interrogazione parlamentare n. 5-06372 dell'On. Ricciatti e la risposta del Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro
CAMERA DEI DEPUTATI
VIII COMMISSIONE
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Mercoledì 4 novembre 2015
Interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06372 : Chiarimenti in merito al nuovo tracciato della «Strada dei due Mari».
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
la strada E78 Fano-Grosseto, detta anche «Strada dei due Mari», è una infrastruttura concepita alla fine degli anni ’60, periodo al quale risalgono i primi progetti di massima per la realizzazione dell'opera, per rendere agevole il collegamento tra versante Adriatico e versante Tirrenico del Centro Italia, nonché verso Roma;
il tracciato ha origine sulla Via Aurelia all'altezza di Grosseto e si conclude sull'Autostrada Adriatica A14, in corrispondenza del casello di Fano, in provincia di Pesaro. Lungo il suo tracciato, la E78 collega le città di Siena ed Arezzo in Toscana, Urbino e Fano nelle Marche ed interseca la E45 e la fondovalle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino, per una lunghezza complessiva di circa 270 km, di cui circa il 65 per cento in Toscana, il 30 per cento nelle Marche ed il 5 per cento in Umbria (fonte: Anas);
la realizzazione dell'infrastruttura ha subito nel corso degli anni numerosi rallentamenti a causa di diverse difficoltà burocratiche e di realizzazione dell'opera;
in data 4 novembre 2014, per promuovere la realizzazione del progetto di infrastruttura, veniva costituita la società Centralia – Corridoio Italia Centrale S.p.A., Società Pubblica di Progetto, ai sensi dell'articolo 172 del decreto legislativo n. 163/2006, con capitale sociale detenuto per il 55 per cento da Anas e per il restante 45 per cento da regione Marche, Toscana (attraverso Logistica Toscana S.c.r.l.) e Umbria (attraverso Sviluppumbria), con una quota del 15 per cento ciascuna;
in data 23 luglio 2015, nel corso di un incontro con alcuni amministratori locali delle Marche, il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha annunciato la fine dell'esperienza di Centralia in quanto «il contratto di disponibilità come evoluzione del project financing per la Fano-Grosseto e su cui si basa l'impostazione della società Centralia, non è praticabile per costruire strade» (Ansa, 23 luglio 2015);
in data 9 settembre 2015 si è svolto presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un incontro tra il sottosegretario ai trasporti Riccardo Nencini, il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli, l'assessore ai lavori pubblici dell'Umbria Giuseppe Chianella, alcuni tecnici dell'Anas e il presidente di Centralia S.p.A. Guido Perosino, per discutere il rilancio del progetto dell'infrastruttura con la definizione di un nuovo tracciato;
nello specifico, da quanto si apprende dagli organi di stampa che hanno fornito un resoconto dell'incontro, il nuovo pacchetto messo a punto dall'Anas prevede «interventi di ammodernamento del tratto limitando al massimo la realizzazione di nuove infrastrutture viarie impattanti per il territorio»; il completamento con raddoppio della galleria della Guinza, scavata più di vent'anni fa e tutt'ora incompiuta; lo stanziamento di un miliardo di euro per la realizzazione dell'opera e l'indicazione del termine di fine lavori al 2020 (Il Corriere Adriatico, 10 settembre 2015);
in passato l’iter del progetto della E78 è stato oggetto di forti tensioni con le comunità dei territori interessati dal passaggio dell'infrastruttura, sia perché il tracciato concordato con le stesse era stato disatteso e superato da nuove ipotesi avanzate dalle società private interessate alla realizzazione dell'opera, sia per il significativo impatto sul patrimonio paesaggistico del Montefeltro che tali ipotesi avrebbero comportato (sul punto si richiama integralmente l'atto di sindacato ispettivo «Interrogazione a risposta scritta 4-02526 presentata da RICCIATTI Lara, testo di Giovedì 14 novembre 2013, seduta n. 118») –:
se la definizione del nuovo tracciato dell'infrastruttura verrà sottoposta ad una consultazione pubblica preventiva con le comunità interessate dal suo passaggio;
se il nuovo tracciato terrà conto dei vincoli e del patrimonio paesaggistico delle aree interessate.
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO
Per quanto riferisce ANAS, l'ammodernamento della E78 Grosseto-Fano è inserito nel Primo Programma delle Infrastrutture Strategiche.È stata prevista la realizzazione di una strada extraurbana principale a due corsie per senso di marcia, spartitraffico centrale e intersezioni a livelli sfalsati.
Lo stato di attuazione dell'intervento è il seguente:
- 127 km sono stati ultimati e aperti al traffico;
- 11,5 km sono in costruzione (tratto Lanzo-Ornate in Toscana);
- 52 km, per un costo complessivo di 2,3 miliardi di euro, hanno in corso le procedure per l'approvazione dei progetti e il finanziamento delle opere;
- 79 km, per un costo complessivo di 2.044 milioni di euro, sono attualmente in fase di progettazione.
ANAS segnala, inoltre, che il fabbisogno finanziario necessario per il completamento dell'infrastruttura ammonta a 4.356 milioni di euro, mentre, ad oggi, risulta una copertura economica pari a 237 milioni di euro, derivanti dal Contratto di Programma ANAS 2015, sul quale il CIPE ha espresso parere favorevole nella seduta del 6 agosto scorso, assegnando i finanziamenti per il lotto 4 (98,66 milioni di euro) e per il lotto 9 (138,34 milioni di euro) compresi nel tratto Grosseto-Siena.
Tuttavia, per contenere i costi di realizzazione dell'intervento e quindi agevolare il reperimento delle risorse finanziarie, ANAS ha avviato uno studio di fattibilità che individua soluzioni progettuali alternative a quella prevista. Completato lo studio di fattibilità, l'ANAS provvederà a rendere pubblici i nuovi progetti con le modalità stabilite dalla legge.
Si assicura che tali progetti verranno sviluppati nel rispetto dei vincoli paesaggistici delle aree interessate dall'infrastruttura e attraverso il giusto confronto con le comunità interessate.
TESTO DELLA REPLICA DELL’INTERROGANTE
Lara RICCIATTI (SEL), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la puntuale ricostruzione del progetto dell'infrastruttura richiamata nell'interrogazione, lamenta la mancata risposta al quesito relativo alla sottoposizione della definizione del nuovo tracciato della «Strada dei due Mari» a una consultazione pubblica preventiva con le comunità interessate dal passaggio dell'infrastruttura.