Liberalizzazioni, emendamento relatori: nasce nuova Autorità trasporti
In una bozza di proposta "correttiva" anche l'affidamento dei taxi a Comuni e Regioni
L'emendamento precisa anche la composizione del nuovo organismo collegiale: sara' composto infatti da un presidente e da due componenti che dovranno essere scelti tra persone "di indiscussa moralita' e indipendenza e di comprovata professionalita' e competenza nei settori in cui opera". L'Autorita' per i trasporti provvede in particolare, secondo quanto si legge nel testo, a "garantire" concorrenza, efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, imprese e consumatori; condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali. E ancora: ad assicurare criteri per la fissazione di tariffe, canoni e pedaggi, condizioni minime di qualita' dei servizi di trasporto, contenuti minimi dei diritti anche risarcitori e la definizione degli schemi dei bandi di gara per l'assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva e delle convenzioni da inserire nei capitolati.
Nel settore autostradale la bozza di emendamento stabilisce "per le nuove concessioni sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap" mentre nel servizio taxi provvede a "monitorare e verificare la corrispondenza dei livelli di offerta del servizio" delle "tariffe e della qualita' delle prestazioni, alle esigenze dei diversi contesti urbani". Inoltre, "Comuni e regioni, nell'ambito delle proprie competenze, provvedono previa acquisizione di preventivo parere obbligatorio e non vincolante da parte dell'Autorita'" ad "adeguare il servizio dei taxi" rispettando alcuni principi. Innanzitutto "l'incremento del numero delle licenze ove ritenuto necessario" verra' fatto bandendo "concorsi straordinari in conformita' alla vigente programmazione numerica ovvero in deroga ove la programmazione numerica manchi o non sia ritenuta idonea dal comune ad assicurare un livello di offerta adeguato per il rilascio a titolo gratuito o a titolo oneroso di nuove licenze". Poi, consentendo "ai titolari di licenza d'intesa con i comuni una maggiore liberta' nell'organizzazione del servizio" per "fronteggiare eventi straordinari o periodi di prevedebile incremento della domanda". E ancora: "Una maggiore liberta' nella fissazione delle tariffe" e "la possibilita' di una loro corretta e trasparente pubblicizzazione". Infine, "e' consentito ai comuni di prevede che i titolari di licenza per il servizio taxi possano svolgere servizi integrativi" come taxi collettivi.