Mezzogiorno e infrastrutture, le proposte Svimez 2014
Flash sul rapporto Svimez 2014
Roma, 28 ottobre 2014 - Rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Sud, fiscalità di compensazione, rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, creazione di una rete logistica in un'ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale.
Sono, questi, alcuni dei contenuti propositivi che la SVIMEZ avanza nel Rapporto 2014 sull’economia del Mezzogiorno presentato oggi a Roma per contrastare il crollo occupazionale, l'emergenza sociale e produttiva, il rischio di desertificazione industriale.
In materia di Infrastrutture - è stato ricordato oggi - negli ultimi quaranta anni gli investimenti in opere pubbliche in Italia si sono dimezzati, toccando nel 2013 il punto più basso mai raggiunto dal 1970. Al Sud gli investimenti infrastrutture valgono poco più di un quinto rispetto agli anni settanta.
Gli interventi di attuazione della legge Obiettivo, a fine ottobre 2013 risultavano al Centro-Nord oltre 7 miliardi in più rispetto al 2012 (+3%), mentre al Sud sono scesi da 147 a 140 (-5%). Si continuano inoltre ad accumulare ritardi attuativi soprattutto nelle regioni meridionali in merito a progetti infrastrutturali da finanziare ancora con fondi della vecchia programmazione 2007/2013, nonostante le riprogrammazione operate.
A fronte di tale quadro - sostiene la SVIMEZ - va aperto un confronto in sede europea sui necessari meccanismi compensativi delle politiche di coesione responsabili dell'aggravarsi degli squilibri, sulla base di tre proposte:
1) predisporre strumenti di fiscalità di compensazione da attuare in attesa di politiche fiscali più armoniche;
2) rilanciare gli investimenti pubblici e privati, guardando con attenzione ai nuovi stanziamenti previsti in sede europea;
3) escludere dal computo del rapporto deficit/PIL il cofinanziamento nazionale per le spese di investimenti.