Minori e strade, obiettivo zero vittime
DEKRA pubblica dati e consigli per ragazzi, adulti e istituzioni

È del 55 per cento la diminuzione dei minori vittime della strada nell’Unione europea e del 37 per cento negli Stati Uniti. Lo rivela l'ultimo report annuale sulla sicurezza stradale, ormai alla dodicesima edizione, realizzato da DEKRA, società fondata in Germania nel 1925, con competenze nell’ambito della sicurezza del traffico veicolare, su rotaia e marittimo, ma anche per altri settori come i luoghi di lavoro e le abitazioni private. Il report è focalizzato proprio sui rischi a cui vengono esposti i bambini in qualità di passeggeri di autoveicoli, ciclisti o semplici pedoni.
I numeri però confermano anche le statistiche già registrate negli anni passati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: ogni ora 20 bambini perdono la vita, uno ogni tre minuti circa. 180mila minori perdono la vita ogni anno. Nella fascia dai 5 ai 14 anni la morte su strada diventa la prima causa di decesso (l'8,5% del totale): numeri più alti di malattie come il tifo (8%) e la malaria (7,5%). La buona notizia, stando a quanto rivela un articolo de Il Sole 24 Ore, è che, grazie a una serie di normative, il numero delle vittime è sensibilmente diminuito nei Paesi che le hanno adottate, in particolare in quelli europei e dell'America settentrionale. I cambiamenti riguardano il design dei veicoli, l’obbligatorietà del casco già per i minori di 12 anni che vanno in bicicletta, i seggiolini per le auto, i nuovi limiti di velocità nei centri abitati e nelle zone a più alta densità di minori in circolazione.
I grandi numeri descritti nel rapporto DEKRA, quindi, interessano principalmente i bambini che vivono in Africa, Asia e America del sud, dove il codice della strada non obbliga al rispetto delle norme suddette. Per quanto migliorato, il dato europeo di 2.800 vittime sotto i 15 anni non è comunque positivo. Lo spiega Toni Purcaro, Presidente di DEKRA Italia e Head of Region Central East Europe e Middle East: "Nonostante lo sviluppo positivo nel lungo termine, la situazione attuale non è soddisfacente dal momento che lo scopo degli sforzi delle politiche sui trasporti, per quanto riguarda gli incidenti stradali mortali, è la Visione Zero.” La Visione Zero prevede che la statistica di morti e feriti gravi sulle strade si azzeri.
“Legislazione, educazione stradale, esempio dei genitori – ricorda Purcaro – devono operare in sinergia per ridurre l'incidentalità sui più piccoli.” Per queste ragioni, DEKRA per la prima volta ha corredato il Road Safety Report (realizzato dal 2008 e messo a disposizione gratuitamente per gli stakeholders della sicurezza stradale e presentato ai Governi di tutti i 55 Paesi in cui è presente e all'Organizzazione delle Nazioni Unite), di un vademecum con i consigli per i minori, e alcune raccomandazioni per gli adulti e le istituzioni. II vademecum pone l’accento in particolare sulle responsabilità degli adulti che devono fungere da esempio per i più piccoli e ha ricordato il ruolo del taxi-genitore, ovvero quando questi sostano in divieto per accompagnare i bambini a scuola generando così l’aumento dei rischi per i pedoni e un cattivo esempio per i figli perché in questo modo non imparano le regole del codice della strada. Altre segnalazioni del vademecum vertono sulle buone regole per attraversare la strada, sull’uso dei seggiolini, delle cinture, del casco per andare in bicicletta, che deve a sua volta essere dotata di catarifrangenti.