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Briciole di pane

Nuove regole europee per la sicurezza stradale

I contenuti dello schema di decreto (trasmesso alle Camere) che attua le norme europee

Roma, 22 dicembre 2010 - Obbligo di valutazione dell`impatto sulla sicurezza stradale per gli interventi sulla rete nazionale Ten (reti di trasporto transeuropee); creazione di un elenco di controllori della sicurezza stradale, i cui costi saranno sostenuti dai gestori delle strade e di conseguenza dagli automobilisti; classificazione della rete stradale per indice di incidenti e per livello di sicurezza. E` quanto prevede lo schema di decreto legislativo sulla sicurezza stradale, approvato dal Governo in via preliminare il 13 dicembre, che il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha trasmesso giovedi` scorso alle competenti commissioni parlamentari per l`acquisizione del parere che dovra` arrivare entro il 16 gennaio 2011.

Lo schema di decreto legislativo prevede l`attuazione della direttiva 2008/96/Ce, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali, provvedimento finalizzato a migliorare il livello di sicurezza delle strade appartenenti alla rete stradale transeuropea, mediante l`introduzione di una serie di procedure atte ad implementare la sicurezza delle infrastrutture stradali nelle varie fasi che vanno dalla pianificazione, progettazione e realizzazione delle stesse, fino alla gestione ed alla manutenzione.

Nel merito il provvedimento si applichera` in una prima fase alle strade e autostrade della rete Ten (autostrade e rete nazionale Anas), anche se le norme in esso contenute potranno essere adottate anche alle infrastrutture non appartenenti alla rete Ten; in ogni caso entro il primo gennaio 2021 tutta la rete nazionale sara` sottoposta alle nuove norme. Per le strade di interesse regionale e locale il decreto costituira` norma di principio cui uniformarsi nel definire, entro il 31 dicembre 2020, la normativa regionale. La principale novita`, introdotta dalla direttiva europea e recepita nel nostro ordinamento, riguarda l`obbligo di effettuare la Viss (Valutazione di impatto della sicurezza stradale) da effettuare sulle nuove infrastrutture e sulle modifiche di quelle esistenti con effetti sui flussi di traffico.

La valutazione (non necessaria per le infrastrutture per le quali sia gia` stato approvato il progetto preliminare alla data di entrata in vigore del decreto), dovra` essere effettuata in fase di pianificazione o di programmazione e in ogni caso prima dell`approvazione del progetto preliminare della infrastruttura. I contenuti della Viss saranno pero` definiti con apposito dm del ministero delle Infrastrutture da emanarsi entro un anno.

Altra novita` e` che per tutti i livelli di progettazione di interventi infrastrutturali, anche per quelli di adeguamento che comportano modifiche del tracciato, si dovranno effettuare i controlli della sicurezza stradale (sulla base di un apposito allegato al decreto) e i risultati di questi controlli saranno «parte integrante della documentazione per tutti i livelli di progettazione». I controlli saranno affidati ai «controllori della sicurezza stradale» (soggetti in possesso di laurea magistrale, in ingegneria o di laurea specialistica in ingegneria, iscritti da almeno cinque anni all`ordine degli ingegneri nel settore dell`ingegneria civile e ambientale), appositamente formati attraverso corsi della durata di almeno 180 ore (i cui contenuti dovranno essere definiti con un altro decreto da emanare entro un anno) e inseriti in apposito elenco tenuto dal ministero di Porta Pia.

Per questa attivita` di controllo il ministero delle Infrastrutture dovra` definire anche le tariffe, da aggiornare ogni tre anni, da porre a carico degli enti gestori, non pubblici. Il ministero dovra` anche redigere, entro tre anni dall`entrata in vigore del decreto, la classificazione dei tratti ad elevata concentrazione di incidenti e la classificazione della sicurezza della rete esistente.

[Italia Oggi - 21/12/2010 - di Andrea Mascolini]