Occorre intervenire sull'assetto viario della Sicilia
Interrogazione Parlamentare n. 5-06578 dell'On. Catanoso e la risposta del Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro
CAMERA DEI DEPUTATI
VIII COMMISSIONE
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Mercoledì 7 ottobre 2015
Interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06578 - Assetto viario della Sicilia.
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il sistema viario della regione Sicilia presenta, da diverso tempo, notevoli carenze sia sul piano della sicurezza che su quello infrastrutturale, in particolar modo per quanto riguarda i principali assi viari che collegano i maggiori punti di interesse dell'isola;
il 5 ottobre 2015, l'autostrada Messina-Catania (A18), nel tratto compreso tra Roccalumera e Giardini Naxos, è stata chiusa a causa di una frana verificatasi all'altezza di Letojanni. Si tratta dello stesso tratto autostradale che già una settimana fa era stato interessato da un vasto smottamento arrivato dalla collina che sorge a ridosso dell'arteria autostradale e che aveva creato non pochi disagi, facendo arrivare massi e fango lungo la carreggiata;
a causa della frana, si è resa necessaria la chiusura del tratto autostradale interessato, provvedendo al dirottamento del traffico di auto e mezzi pesanti sulla strada statale 114 e alla partenza di alcuni navi, con a bordo tir dal molo Norimberga di Messina con destinazione Catania;
l'uscita autostradale di Taormina, risulta fondamentale poiché è presente un presidio ospedaliero, situato tra il comune di Giardini Naxos e Taormina, raggiungibile solo attraverso il tratto autostradale Messina Catania (A18) e la SP 114;
dopo il crollo del viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania, avvenuto sei mesi fa, la frana sulla Messina-Catania, l'unico tratto rimasto percorribile per il traffico commerciale, ha di fatto tagliato la Sicilia in tre parti, considerato che tutti i mezzi pesanti erano bloccati lungo la statale 114, a causa di un angusto sottopasso che ha reso arduo il transito dei camion;
tale disagio, secondo quanto riportato da Ance Sicilia, ha generato notevoli disagi anche dal punto di vista commerciale, al punto che quasi tutte le province dell'isola hanno sofferto per la difficoltà di approvvigionamento di merci e generi di prima necessità, di materie prime e semilavorati per l'industria manifatturiera e di materiali per il settore delle costruzioni, a partire da cemento e ferro;
i disagi sono perdurati per tutta la giornata, tanto che solo nella tarda serata è stato riaperto il tratto della A 18 lato mare, mentre il traffico dei mezzi pesanti e leggeri è stato consentito solo nella direzione di marcia da Catania a Messina, e i mezzi pesanti provenienti da Messina hanno continuato ad utilizzare il percorso alternativo;
l'inadeguatezza del sistema viario rappresenta un colpo mortale all'economia degli enti locali e una dimostrazione dell'incapacità della regione di fronteggiare con azioni mirate una situazione insostenibile che va a sovrapporsi ad altri problemi irrisolti;
alla luce della inefficiente gestione dell'assetto viario della regione Sicilia, sotto il IV Governo Berlusconi, il Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti e il Ministro dell'infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli con apposito decreto hanno provveduto a togliere la gestione delle autostrade siciliane al Cas (Consorzio autostradale siciliane) per affidarle direttamente all'Anas;
il Tar di Catania con ordinanza definitiva ha successivamente annullato il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in modo da far rientrare il controllo della gestione delle autostrade siciliane direttamente nelle competenze del Consorzio autostradale siciliane –:
quali iniziative di competenza il Ministro intenda intraprendere al fine garantire il ripristino dell'assetto viario dell'isola e se, a causa delle evidenti inefficienze gestionali, non intenda assumere iniziative per rivedere la competenza della gestione autostradale in Sicilia.
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO
L'evento emergenziale verificatosi il 5 ottobre scorso ha interessato l'autostrada A18 Messina-Catania, nella tratta Giardini Naxos-Roccalumera. Si è trattato di un movimento franoso di significativa entità, attivatosi nelle prime ore del giorno sul versante a monte della carreggiata autostradale in direzione Catania, al km 32+600 circa (zona comune di Letojanni), che ha interessato sia le opere d'arte di contenimento ivi presenti (muro di controripa) della carreggiata di monte della A18 Messina-Catania, in direzione Catania, sia entrambe le carreggiate.
Il concessionario, Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS), di concerto con la Polizia Stradale, sin dalle ore 4.15 ha adottato i provvedimenti di interdizione al traffico, istituendo in una prima fase l'uscita obbligatoria allo svincolo di Roccalumera per il traffico proveniente da Messina e diretto a Catania e l'uscita obbligatoria a Taormina per il traffico proveniente da Catania, in direzione Messina.
Alle ore 8.25 è stata comunicata dal CAS la variazione dell'uscita obbligatoria per il traffico proveniente da Catania, anticipata al casello di Giardini Naxos, anziché a Taormina. Il traffico veicolare è stato indirizzato lungo la SS114 e/o la SS 185 e le azioni di smistamento dei mezzi pesanti in direzione Messina sono state effettuate presso la barriera di San Gregorio ad opera della Polstrada.
La Prefettura di Messina ha indetto apposita riunione per il coordinamento delle attività da porre in essere per la gestione della viabilità. A seguito di tale riunione e dei sopralluoghi effettuati dal CAS, alle ore 21.55 è stata disposta l'apertura della carreggiata di valle per il solo traffico in direzione Messina, permanendo l'uscita obbligatoria al casello di Roccalumera per il traffico in direzione Catania con rientro in autostrada al casello di Taormina e la chiusura della carreggiata di monte interessata significativamente dal movimento franoso, con disposizione da parte del CAS di presidio h24 con squadre di vigilanza e pronto intervento al fine di garantire il transito in sicurezza lungo la carreggiata di valle.
Il CAS ha comunicato che i lavori sul pendio avanzeranno ad esaurimento del fenomeno franoso.
Proprio ieri mattina, a seguito di ulteriore sopralluogo, è stata decisa la riapertura totale a doppio senso della carreggiata di valle per entrambe le direzioni e sono iniziate le operazioni di rimozione dalla carreggiata dei materiali franati. Più in generale, in merito alle ben note carenze della situazione viaria siciliana, il MIT ha avanzato e adottato numerose misure volte a conseguire un maggiore efficientamento nella conduzione delle tratte autostradali attualmente assentite al CAS, con particolare riguardo al miglioramento del livello di sicurezza quale obbiettivo prioritario.
In tal senso, come ricordato dall'Onorevole interrogante, già dall'anno 2006 è stata avviata una procedura di contestazione nei confronti del CAS per gravi inadempienze agli obblighi convenzionali a seguito di molteplici criticità riscontrate sia di natura tecnica che gestionale e amministrativa. Tale procedura si è conclusa con il decreto interministeriale n. 457 del 5 luglio 2010, che ha disposto la decadenza della concessione assentita al CAS. Tuttavia tale provvedimento è stato dichiarato nullo con sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della regione siciliana n. 784/2012.
Ciò nonostante, ai sensi del vigente rapporto convenzionale, il MIT ha continuato a contestare puntualmente le «non conformità» periodicamente rilevate sulle autostrade gestite dal CAS, anche per il tramite di una specifica attività di controllo espletata dall'Ufficio Territoriale, avviando nel gennaio 2013 una nuova procedura di contestazione verso il CAS e formalizzata in data 4 dicembre 2014 con atto di diffida e messa in mora per un nuovo pronunciamento di decadenza della concessione, in corso di istruttoria. Il MIT assicura che proseguirà nell'azione di monitoraggio costante delle criticità rappresentate al fine di ridurre i disservizi e i disagi.
TESTO DELLA REPLICA DELL’INTERROGANTE
Basilio CATANOSO (FI-PdL), replicando, esprime soddisfazione per la volontà, manifestata dall'Esecutivo, di seguire l'indirizzo, già adottato durante il IV Governo Berlusconi, relativamente alla sottrazione delle competenze del CAS (Consorzio autostradale siciliane). Esprime, infine, perplessità sull'operato degli organi giudiziari amministrativi siciliani.