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Opere pubbliche: Mef dà il via al controllo sulle incompiute

Rispettato il principio dell'univocità dell'invio delle informazioni da parte delle PA

Roma, 6 maggio 2014 - È partito il monitoraggio sullo stato di avanzamento raggiunto dagli investimenti delle pubbliche amministrazioni. La Ragioneria Generale dello Stato ha diffuso ieri la circolare con cui si dà il via alla “fase zero” del nuovo sistema, che obbliga tutte le Amministrazioni ad aggiornare, nelle banche dati, le “informazioni chiave” relative ai loro investimenti in conto capitale, come ad esempio i codici unici di progetto e i codici identificativi della gare.

Le altre fasi del monitoraggio delle infrastrutture partiranno in autunno. L’obiettivo è quello di evitare il più possibile il fenomeno delle opere incompiute.

 

Nel dettaglio, la circolare definisce le prime modalità operative del monitoraggio delle opere pubbliche declinando il principio dell'univocità dell'invio delle informazioni introdotto dal dlgs n. 229/2011. In virtù di tale principio i dati richiesti se già presenti - in tutto o in parte - in altre banche dati non sono oggetto di ulteriore invio da parte delle amministrazioni e dei soggetti interessati, ma pervengono al dipartimento della Ragioneria Generale del Ministero Economia e Finanze direttamente da tali banche dati.

Ciò è fattibile - per quanto fa sapere il Ministero - grazie all'interazione tra sistemi informativi che rilevano momenti o aspetti differenti della stessa opera pubblica.

M.Z.

  Monitoraggio Opere Pubbliche - Circolare MEF RGS n.14 - 8 aprile 2014