Opere pubbliche, sentenza del Consiglio di Stato sui criteri di aggiudicazione
La Sentenza del Consiglio di Stato 3 dicembre 2010, n. 8408
Roma, 10 dicembre 2010 -
Il Consiglio di Stato ha recentemente affermato che la sindacabilità dei criteri discrezionalmente adottati dalla PA è ristretta all'ipotesi di manifesta illogicità, inadeguatezza o travisamento.
L'Amministrazione appaltante, in funzione di tutela della libera concorrenza ed allo scopo di selezionare la migliore offerta, può optare per il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso o per quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa alla stregua delle caratteristiche dell'appalto.
In presenza di legge di gara che attribuisca rilievo a diversi aspetti qualitativi variabili dell'offerta, - il particolare valore tecnologico delle prestazioni, il loro numero, il livello quantitativo e qualitativo dei servizi di formazione del personale e di manutenzione delle apparecchiature.- la scelta del criterio del prezzo più basso per l'aggiudicazione della gara pubblica infatti, risulta incompatibile con la caratteristica unicità del criterio del prezzo più basso in palese violazione degli artt. 81 e 82 del D.Lgs. n. 163 del 2006