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Briciole di pane

Parlamento europeo, nuovi sviluppi in materia di appalti pubblici

La Risoluzione 18 maggio 2011 del Parlamento Europeo

Roma, 1 giugno 2011 - La risoluzione del Parlamento europeo opera una ricognizione dello stato dell’arte del settore, valutando la realizzazione  degli obiettivi posti con la revisione 2004 delle direttive di specie.

Tali obiettivi, si legge nel testo, non sono stati ancora conseguiti, con particolare riferimento alla semplificazione delle norme sugli appalti in funzione di una maggiore certezza giuridica; le normative esistenti hanno creato un insieme di regole complicato e confuso, che pone, in particolare a enti pubblici, imprese private e prestatori di servizi d'interesse generale, seri problemi giuridici.

I temi toccati dall’analisi del parlamento sono molteplici e di stretta attualità (Cooperazione pubblico–pubblico;Concessioni di servizi;Partenariato pubblico-privato (PPP) ;Pianificazione urbanistica/sviluppo urbano ;Appalti inferiori alla soglia;Micro, piccole e medie imprese ;Appalti verdi ;Appalti socialmente responsabili ;Assistenza pratica: banca dati e corsi di formazione; Sviluppo regionale; International trade) ed altrettanti sono i pressanti inviti rivolti alla Commissione perché adotti tutte le iniziative necessarie a risolvere o attenuarele criticità individuate.

In particolare, la Risoluzione prende posizione in tema di Partenariato Pubblico Privato, chiarendo che per l’aggiudicazione di appalti o per l’affidamento di determinati compiti a partenariati pubblico-privato di nuova costituzione non è necessaria una duplice procedura di gara concorrenziale.

Sulla scorta di tale orientamento (comune alla Commissione - v. la comunicazione del 5 febbraio 2008 ed alla Corte di giustizia – v. la sentenza del 15 ottobre 2009 nella causa C-196/08) assegnare una concessione senza gara concorrenziale a una società mista pubblico-privato costituita specificamente a tale scopo, sarà possibile ove siano soddisfatti tutti i seguenti criteri:

— il socio privato deve essere selezionato mediante una procedura trasparente, con pubblicazione anticipata del contratto previa verifica dei requisiti finanziari, tecnici, operativi e amministrativi e delle caratteristiche dell'offerta in considerazione dello specifico servizio da fornire;

— la società mista pubblico-privato deve mantenere lo stesso oggetto sociale durante l’intera durata della concessione; qualsiasi modifica sostanziale dell’oggetto sociale o del compito affidato comporterebbe, secondo la Corte, l’obbligo di indire una nuova procedura di gara concorrenziale;

  Parlamento Europeo, Risoluzione 18 maggio 2011