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Briciole di pane

Pedemontana Lombarda, individuare le risorse per ultimare l'intervento

L'interrogazione parlamentare n. 302202 dell'On. Grimoldi e la risposta del Ministro Delrio

 Camera dei Deputati
Aula
20 aprile 2016

 

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE N. 302202 : Intendimenti in ordine all'individuazione delle risorse finanziarie necessarie per l'ultimazione della Pedemontana lombarda.


TESTO DELL’INTERROGAZIONE


Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:


il Ministro interrogato, dopo oltre un'ora di confronto con l'assemblea dei sindaci della Brianza, ha prospettato la soluzione della costituzione di un tavolo per la revisione del progetto «Pedemontana lombarda», negando la disponibilità del Governo ad individuare le risorse finanziarie occorrenti per l'ultimazione dell'infrastruttura;


l'incontro è stato organizzato per esprimere le preoccupazioni delle amministrazioni locali legate alla mancanza di fondi per far decollare le infrastrutture e per assicurare un livello adeguato di servizi alla cittadinanza; da quanto è emerso dall'incontro, opere come la metrotranvia «Milano-Desio-Seregno» o il prolungamento della linea 5 della metropolitana da Milano a Monza o il prolungamento della linea 2 della metropolitana fino a Vimercate sono indispensabili e improcrastinabili per i cittadini, ma in questo momento a mettere addirittura in crisi uno dei territori più produttivi del Paese è la Pedemontana, un'opera concepita proprio per rilanciare la Brianza e dare competitività alle industrie locali e che per mancanza di fondi pubblici e per la diminuzione delle entrate da traffico rispetto alle previsioni rischia di restare incompleta; ha tanto colpito una frase del Ministro interrogato, riportata dalle agenzie stampa: «lo Stato non può essere un bancomat», in quanto ha ferito cittadini che, per lo più, hanno sempre finanziato le opere pubbliche con il project financing, magari anche in cofinanziamento ma comunque sopperendo le carenze dello Stato;


gli interroganti ritengono fuori luogo la frase del Ministro interrogato, soprattutto perché è stata rivolta ad un territorio come quello lombardo che, ogni anno, con le tasse dei cittadini e delle imprese finanzia le casse dello Stato con circa 54 miliardi di euro; non risulta che queste risorse tornano sul territorio come servizi per i cittadini; al contrario l'Anas, con le risorse statali, per anni ha finanziato e continua a finanziare la realizzazione e la gestione di una serie di opere autostradali sulle altre regioni del territorio nazionale; si pensi al finanziamento infinito della Salerno-Reggio Calabria, autostrada senza pedaggio che ancora non ha concluso i lavori e già richiede risorse cospicue per la manutenzione, o alla gestione del grande raccordo anulare di Roma e della Roma-Fiumicino; la Pedemontana lombarda è un'opera prioritaria per la Lombardia e ciò sembrerebbe comprovato anche dallo stesso Governo che ha inserito tale opera tra le 25 infrastrutture strategiche per il Paese –:


se il Ministro interrogato intenda assicurare, per quanto di competenza, un paritario trattamento dei cittadini in tutto il Paese tramite le infrastrutture necessarie per la difesa e il rilancio delle potenzialità territoriali, industriali e commerciali, garantendo l'individuazione delle risorse finanziarie occorrenti per l'ultimazione dell'infrastruttura autostradale Pedemontana lombarda.

 

La Risposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio

 

Presidente, onorevole Grimoldi, ho detto già diversi mesi fa che lo Stato non può essere usato come un bancomat per rifinanziare finanza di progetto che ha, appunto, introiti, diciamo così, piuttosto ideali, non realistici, e flussi di traffico non realistici. Questo fa parte di un atteggiamento che lo Stato vuole introdurre nella relazione con le concessionarie autostradali in generale; è un atteggiamento di grande realismo che è stato codificato nel codice appalti dove il rischio del privato va assunto completamente.

La Pedemontana lombarda è una concessione, lo Stato ha già dato, come lei sa, un miliardo e 700 milioni, tra 930 milioni di contributo pubblico e oltre 800 milioni di defiscalizzazione, è quasi pari al 50 per cento dell'opera, non può andare oltre e, quindi, la Pedemontana lombarda va fatta, noi non abbiamo discussione su questo, non possiamo nemmeno, però, approvare degli atti che continuino a chiedere contributi, aggiornando continuamente i piani economico-finanziari. I piani economico-finanziari vanno aggiornati sulla base di fatti reali, sulla base del progetto originariamente dato in concessione e questo è il motivo per cui il concessionario deve provvedere a risottoporre l'atto aggiuntivo n. 2 al CIPE, perché non si può cambiare il progetto originale, magari prevedendo di non costruire una tratta, senza averne le conseguenze di definanziamento anche della quota parte statale.

La nostra intenzione è quella di trattare tutti alla stessa maniera. La Salerno-Reggio Calabria non è una concessione autostradale, è una strada dell'ANAS e, quindi, viene finanziata e completata a seconda dei finanziamenti annuali dell'ANAS; in questo caso, invece, si tratta più seriamente di mettersi a sedere, di vedere come si possono ridurre i costi e come fare proseguire l'opera secondo le prescrizioni che, appunto, erano state introdotte nel momento in cui fu concessa l'ulteriore defiscalizzazione del 2014 con il CIPE.

Si tratta, cioè, di essere coerenti con quanto è stato scelto di fare e pronunciato non più tardi di un anno e mezzo fa. Non si può, ogni anno, pensare che, appunto, si possa aggiornare un piano economico-finanziario di un'opera di 4 miliardi continuando a chiedere centinaia di milioni. Questo non è successo, a onore del vero.

Quindi, noi garantiamo ai cittadini lombardi che ci sarà tutto il nostro impegno per completare la Pedemontana, garantiamo anche che alla Pedemontana si applicano gli stessi principi, come a tutte le concessionarie autostradali italiane, e garantiamo anche che siamo disponibili a utilizzare sulla Pedemontana l'approccio che abbiamo usato per tutte le altre concessionarie, la Valdastico o altri tipi di concessionarie, cioè l'approccio di revisionare il progetto per raggiungere, insieme, un progetto che sia economicamente sostenibile, entro i finanziamenti già concessi.

 

LA REPLICA DELL’INTERROGANTE

 

PAOLO GRIMOLDI. Signor Ministro, non è un'autostrada come le altre; le faccio un esempio: sull'Autostrada Pedemontana si paga al casello col sistema del Free Flow, cioè non ci sono i caselli, c’è il passaggio automatico delle automobili; sa perché ?

Perché il suo partito ha fatto passare, ovviamente, il fatto che il brevetto dei caselli autostradali appartiene ad Autostrade per l'Italia, al signor Benetton che ha simpatie per il suo partito e, quindi, Autostrada Pedemontana doveva avere un sistema diverso da quello dei caselli, pur essendo a pagamento e se Pedemontana deve essere a pagamento, non capisco perché, invece, altre autostrade del Paese devono essere assolutamente gratis, a partire dal Grande raccordo anulare di Roma fino ad arrivare, appunto, alla Salerno Reggio Calabria dove, sì, lì, il Governo e lo Stato fanno da bancomat da cinquant'anni.

La regione Lombardia, con le aziende che esportano grazie a Malpensa, per dirigersi nella direzione che dovrebbe percorrere l'autostrada Pedemontana, tra quello che da e quello che riceve, ci rimette ogni anno 54 miliardi e, quindi, stando ai suoi dati, noi ogni anno, tenendoci un pochino dei nostri soldi, potremmo finanziarci 54 autostrade pedemontane all'anno e tra l'altro gratis, senza casello.

Quindi, lei deve anche mettersi nei panni dei lombardi che lavorano, pagano le tasse e vorrebbero anche avere delle risposte e delle risposte concrete per non pagare dei caselli salatissimi e avere un minimo di risorse indietro.

Anche perché parimenti lei non ha dato risposte sul prolungamento della metropolitana verso Vimercate, sul prolungamento della metropolitana verso Paullo, sulla metropolitana Milano-Monza, non vuole il collegamento tra la BreBeMi e la A4 che sarebbe quel collegamento che permetterebbe finalmente agli automobilisti di utilizzare la BreBeMi.
In Lombardia siamo un po’ stufi di non vedere risposte e sentirci dire che lo Stato non è un bancomat. Siamo noi il bancomat dello Stato che regaliamo ogni anno 54 miliardi e non riceviamo neanche indietro l'elemosina per finire le strade