Pieno di novità al volante
Il sistema che disciplina la circolazione è un cantiere sempre aperto
Roma, 20 febbraio 2012 - Un cantiere sempre aperto. Da decenni il Codice della strada è questo. E così, anche ora che è stato riformato da appena un anno e mezzo, si susseguono ulteriori novità, già operative o solo fissate per il futuro o semplicemente annunciate e in discussione.
Già in vigore
Proprio in questi giorni, il decreto legge sulle semplificazioni (Dl 5/12) ha allentato alcuni vincoli sulle visite mediche per la patente, sul controllo dei gas di scarico (bollino blu), sui giorni di fermo dell'autotrasporto nei weekend e nei periodi festivi, sui controlli ai cronotachigrafi dei mezzi pesanti e sulla formazione professionale dei loro autisti.
Contemporaneamente, il Parlamento approvava una stretta sui telefonini alla guida: abolita per gli autisti di bus e mezzi di servizio l'esenzione dal divieto di utilizzo senza auricolare o vivavoce.
Una settimana fa, poi, è entrato a regime il sistema di targatura "fissa" di ciclomotori e micro-car già operativo dal 2006 per tutti i nuovi esemplari: ora tutto il parco circolante deve avere documenti e targhe aggiornati.
Già in calendario
Il 22 aprile entrerà in vigore la possibilità di guida accompagnata, cioè l'autorizzazione a esercitarsi su strada con un adulto anche senza foglio rosa: occorrerà avere 17 anni, la patente A e l'attestato di frequenza di un corso pratico presso un'autoscuola. Chi ha questi requisiti potrà chiedere alla Motorizzazione di essere autorizzato alla guida, ma la procedura non è breve e si rischia che, considerando anche il tempo del corso, l'anticipo rispetto a quando si ha il foglio rosa si riduca. Peraltro, rispetto a quest'ultima fattispecie, la guida accompagnata richiede che i nomi degli accompagnatori siano preventivamente segnalati alla Motorizzazione.
Dalla primavera dell'anno scorso, invece, è diventato ufficiale che dal 19 gennaio 2013 l'Italia farà entrare in vigore le due ultime direttive europee in materia di patente. Si è colta l'occasione per riordinare alcune parti del Codice che dopo tante modifiche susseguitesi in quasi vent'anni necessitavano di un coordinamento.
La novità più rilevante sta nell'istituzione di una vera e propria patente anche per ciclomotori e microcar, la AM, al posto del certificato di idoneità alla guida. Quest'ultimo da un anno è conseguibile solo superando anche una prova pratica e resterà valido per chi lo ha già, ma in caso di furto, distruzione, deterioramento o smarrimento sarà sostituito proprio con una patente AM. Ciò comporta il pieno allineamento dei requisiti fisici e morali rispetto alle altre patenti e l'applicabilità delle decurtazioni di punteggio (ma non per i minorenni, esenti per principio generale, ma per questo è stato stabilito di sostituirle con la revisione della patente).
Altri punti importanti della nuova normativa sono la creazione di altre categorie di patente, come le B1 (per quadricicli), e il concetto di residenza normale per gli stranieri comunitari.
In sospeso
Tutte queste novità si susseguono mentre ancora non sono state attuate parti importanti della riforma del Codice della strada di un anno e mezzo fa. Parliamo, per esempio, dell'esame per farsi riaccreditare i punti patente dopo aver frequentato un corso di recupero, del divieto d'intestazioni fittizie dei veicoli, dell'obbligo di far annotare le generalità anche dell'utilizzatore temporaneo di un veicolo (se l'uso si protrae oltre i 30 giorni), della targa personale (che segue il proprietario e non il mezzo) eccetera.
Inattuata pure la devoluzione agli enti proprietari delle strade di metà dei proventi delle multe per eccesso di velocità: ci sono problemi giuridici e l'opposizione di molti enti locali. Legata a tale devoluzione c'è l'emanazione di un nuovo decreto ministeriale che disciplini i controlli di velocità: nella stesura dei decreti legge delle ultime settimane su liberalizzazioni e semplificazioni, si è cercato di slegarla (per farla marciare in autonomia). Ma senza successo.
Infine, alla Camera c'è una proposta di legge delega per il riordino del Codice. La sua novità più rilevante è l'introduzione del reato di omicidio stradale.