Presentato al Senato il Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica
Una nuova Governance per coniugare efficienza e competitività
Roma, 8 luglio 2015 – E’ approdato ieri, in Senato, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente il Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica, licenziato lo scorso 3 luglio.
Il Piano intende favorire la crescita economica del Paese attraverso il rafforzamento della competitività del sistema portuale e logistico italiano.
Un sistema portuale che, vista la distribuzione dei porti italiani su 7.800 Km di coste, e la loro collocazione in prossimità dei centri delle città storiche, resta fortemente condizionato nelle attività di trasporto e logistica, con ampi spazi di waterfront sottratti alle funzioni urbane, limitate possibilità di espansione lungo le coste ed un elevato costo/opportunità delle aree, data l’esiguità degli spazi a disposizione.
E’ dunque urgente delineare una strategia integrata efficace nel potenziare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e negli scambi internazionali ed intervenire con azioni mirate sul porto, sulle sinergie con il territorio circostante e nazionale, sul tessuto delle relazioni dell’Italia con il Mediterraneo e come attore leader del Mediterraneo, con il resto del mondo). Ridefinire il “Sistema Mare”, in una parola.
Tra gli obiettivi del piano – si legge nel documento – occorre agire per coniugare efficienza e aumento della competitività attraverso un migliore raccordo con i territori ed i mercati locali, ed un’efficace e snella integrazione verticale tra i vari livelli decisionali.
Al riguardo l’attuale conformazione delle 24 Autorità Portuali, sostanzialmente mono-scalo,deve essere sostituita da una più opportuna l’articolazione di Sistemi Portuali multi-scalo: con una governance nuova che permetta di ottimizzare le infrastrutture, gli spazi e le connessioni lato mare e lato terra esistenti sulla base di una conoscenza dettagliata dei traffici, degli operatori, del tessuto logistico di riferimento e delle potenzialità di mercato, e di mettere a punto una strategia a livello di Sistema Portuale, e non più di singolo scalo.