Quadrilatero Marche Umbria, l'Anas vigila sui cantieri
L'interrogazione parlamentare n. 5-08464 dell'On. Terzoni e la risposta del Sottosegretario Vicari
CAMERA DEI DEPUTATI
VIII COMMISSIONE
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Giovedì 21 aprile 2016
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE n. 5-08464 : Interventi del Governo volti ad attivare i controlli sulle procedure all'interno dei cantieri dell'asse viario Quadrilatero Umbria-Marche
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Per sapere – premesso che:
il 4 marzo 2016 da fonti stampa si è appreso che una vasca di accumulo di acque provenienti dalle attività di scavo del cantiere dell'asse viario Quadrilatero Umbria-Marche, in località Cancelli di Fabriano è stata sequestrata da agenti del Corpo forestale dello Stato, perché avrebbe inquinato il corso del torrente Giano per circa sei chilometri, fino alla città, in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico;
il Giano peraltro è ricco di fauna rara, come i gamberi di fiume e i salmonidi;
le acque di lavorazione del cantiere della Quadrilatero confluivano in un bacino di decantazione artificiale dal quale, invece di essere convogliate nell'impianto di depurazione, traboccavano fino nel torrente, tanto da colorarlo completamente di bianco. Per verificare le caratteristiche delle acque sversate è stata chiesta la collaborazione dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, che si è attivata per eseguire le analisi;
sono cinque le persone denunciate alla procura di Ancona per danneggiamento aggravato di acque pubbliche, deturpamento di bellezze naturali, immissione di rifiuti liquidi in acque pubbliche, getto pericoloso di cose e alterazione dello stato dei luoghi in zone tutelate;
questo rappresenta l'ennesimo episodio salito all'attenzione della cronaca e della magistratura che coinvolge i cantieri della Quadrilatero –:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di attivare una campagna di controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni e delle procedure all'interno di tutti i cantieri della Quadrilatero e di approfondire, ciò che è successo e che è stato riportato in premessa per escludere responsabilità amministrative ad ogni livello.
TESTO DELLA RISPOSTA DELLA SOTTOSEGRETARIA SIMONA VICARI
In relazione all'esecuzione dei lavori sulla SS 76, direttrice Perugia-Ancona, con particolare riferimento al sequestro della vasca di decantazione operato dal Corpo Forestale in data 27 febbraio 2016, ANAS ha comunicato che, in conformità alle disposizioni di legge e di contratto, tutte le attività inerenti le autorizzazioni ambientali, paesaggistiche ed idrauliche sono di esclusiva competenza del contraente generale a cui sono affidati i lavori della SS 76, compreso il monitoraggio delle componenti ambientali che viene regolarmente svolto e inviato alla Commissione Speciale VIA-VAS in fase di attuazione.
In merito alla vasca oggetto di sequestro, specifico che questa raccoglie le acque provenienti dalla galleria Campodiegoli (scavo ultimato nel dicembre 2015) e dalla galleria Valico di Fossato, scavata per il 90 per cento dei circa 2900 metri di lunghezza. Confluiscono in tale vasca anche le acque di piazzale delle aree di cantiere poste in prossimità degli imbocchi nord di entrambe le gallerie.
La vasca, durante l'utilizzo ordinario, funziona da serbatoio di carico per il rilancio delle acque tramite pompaggio all'impianto di depurazione per la chiarificazione delle acque; ha un volume di 54 mc e rilancia all'impianto gli 8 litri al secondo che coincidono con la portata di lavoro e di depurazione dell'impianto.
Il dimensionamento dell'impianto è stato effettuato sulla base di una Relazione Tecnica redatta dall'affidatario Astaldi S.p.A., esecutore dell'impianto, basata sulle indicazioni idrauliche, idrogeologiche e di permeabilità contenute nelle relazioni generali delle due gallerie e nei profili geomeccanici del Progetto Esecutivo.
Si consideri che dai dati di monitoraggio ambientale nel periodo febbraio 2015 gennaio 2016 le quantità d'acqua che fuoriuscivano dalle predette gallerie erano comprese tra le assenti e le scarse. Inoltre, da quando l'impianto è attivo (settembre 2015) la portata in entrata è risultata compresa tra i 2 e 4 litri al secondo nei mesi piovosi, a fronte di portate scarse o scarsissime nei periodi estivi. Per tutto il periodo l'impianto non ha presentato carenze o malfunzionamenti.
Dopo un inverno caratterizzato da scarsa piovosità, le giornate del 26 e 27 febbraio scorso sono state oggetto di intense precipitazioni, così come anticipato da allerta meteo dell'Aeronautica Militare e della Protezione Civile del giorno 25.
Inoltre, il fronte di scavo della galleria Valico di Fossato ha recentemente attraversato un tratto caratterizzato da bassa copertura, divenuta via preferenziale per le acque meteoriche, risultate particolarmente abbondanti nei suddetti giorni critici.
La portata delle acque provenienti dalle gallerie, sommata a quella delle aree esterne, è pertanto risultata significativamente maggiore della portata di esercizio dell'impianto. Di conseguenza, le abbondanti acque meteoriche tracimate dalla vasca sono confluite nel torrente Giano.
L'episodio non ha prodotto conseguenze di rilievo; infatti, dalle analisi effettuate dall'ARPAM sui campioni prelevati dalla vasca di rilancio e dal torrente a valle del punto di immissione non si evidenziano valori anomali delle caratteristiche chimiche, con l'eccezione dei solidi sospesi (di per se non inquinanti) e di alcuni metalli (ferro e alluminio), le cui concentrazioni al di sopra della norma sono però frequentemente riscontrabili nelle formazioni rocciose attraversate (scaglia rossa e successione carbonatica umbro-marchigiana), come più volte rilevato nei monitoraggi ante operam e in corso d'opera. È importante evidenziare che dai risultati di dette analisi è stata riscontrata l'assenza di idrocarburi.
L'affidatario Astaldi, onde evitare ulteriori analoghi fenomeni, ha proceduto a realizzare ulteriori vasche di decantazione lungo il percorso di ricongiungimento al reticolo idrografico naturale: ciò consentirà di ottenere un'ulteriore stabilizzazione della limpidezza dell'acqua e la riduzione dei quantitativi di materiale in sospensione. L'affidatario sta inoltre continuando ad effettuare campionamenti delle acque in uscita dall'impianto che, ad oggi, risultano di nuovo limpide.
Infine, in ordine a quanto rappresentato, la Società Quadrilatero ha prontamente attivato il proprio Organismo di Vigilanza, ai sensi del decreto legislativo n. 231 del 2001, in relazione al rispetto del Modello Organizzativo di Gestione per la prevenzione dei rischi attinenti ai reati ambientali; quanto all'azione del Ministero su tale problematica si assicura che i competenti uffici daranno tutte le necessarie indicazioni per verificare la correttezza delle azioni poste in essere dalla citata società Quadrilatero.
LA REPLICA DELL’INTERROGANTE
Filippo GALLINELLA (M5S), cofrimatario, ringrazia la sottosegretaria per la dettagliata risposta