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Briciole di pane

Quali finanziamenti per la Tangenziale di Lucca?

L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE n. 5-04902 dell'On. Segoni e la risposta del Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro

CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 marzo 2015
Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)

 

Interrogazione n. 5-04902 Segoni: sulla realizzazione della «tangenziale di Lucca».

 

TESTO DELL’INTERROGAZIONE

 

— Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:


è attualmente in fase di valutazione d'impatto ambientale il progetto per la realizzazione del sistema viario tangenziale di Lucca – tratto Lucca est/1o stralcio: a titolo di ricostruzione storica, si informa che la medesima opera fu inserita già tra quelle necessarie allo svolgimento dei campionati mondiali di calcio del 1990 e successivamente tra quelle funzionali allo svolgimento delle celebrazioni che si svolsero a Genova nel 1992;
quasi duecento cittadini attivarono diversi ricorsi presso il TAR del Lazio sezione I, che con la decisione n. 883 depositata il 12 giugno 1992 ritenne fondate le motivazioni dei ricorrenti e dispose l'annullamento della deliberazione adottata;


tale intervento di presunta razionalizzazione della viabilità locale si trova ad oggi inserito tra gli interventi strategici a livello nazionale previsti dalla «legge obiettivo» n. 443 del 2001;
gli interventi previsti hanno subìto, nel corso degli anni, notevoli modifiche passando da varianti di una viabilità statale (SS12) ad una viabilità secondaria di esclusivo rilievo locale. All'inizio era previsto un sistema di attraversamento dei valichi appenninici con ammodernamento della SS12 del Brennero e con la previsione della nuova tratta Lucca-Modena. Tale progetto preliminare di «sistema tangenziale di Lucca» redatto già a quel tempo dall'ANAS venne respinto dagli enti locali e dalla regione Toscana per quanto riguarda la tangenziale ovest (lotto zero), mentre per quanto riguarda la tangenziale est fu approvato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con prescrizioni in sede di valutazione di impatto ambientale;


con la perdita del «lotto zero» e della tratta Lucca-Modena, il progetto ha cambiato completamente natura (tanto che l'intera procedura di valutazione di impatto ambientale è stata eseguita ex novo) essendo rivisto dall'ANAS sotto la forma di un «semplice» nuovo sistema tangenziale di collegamento tra l'autostrada A11 e la SS12 del Brennero che non ha, evidentemente, più alcun possibile riferimento ad «interessi strategici» nazionali tali da poter giustificare l'inserimento, del progetto all'interno delle procedure semplificate e «centralizzate» della cosiddetta «legge obiettivo». Tutto ciò è confermato dalla stessa tipologia d'intervento prevista, «strada di collegamento extraurbano cat. C 1», che ha portato ad uno spostamento delle competenze per il parere sulla valutazione di impatto ambientale dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare agli uffici della provincia di Lucca, che a sua volta, ha espresso molte perplessità sull'adeguatezza degli studi e degli interventi previsti nel progetto preliminare. Il rilievo in merito allo spostamento delle competenze è stato mosso anche dai garanti dell'inchiesta pubblica predisposta dalla provincia di Lucca conclusasi nel mese di ottobre 2014;


nella delibera del C.I.P.E. n. 4/2014 si legge che «la legge di stabilità 2014 ha autorizzato la spesa di 485 milioni di euro per la realizzazione di nuove opere». Il criterio per la selezione delle nuove opere è espresso a pagina 34 ed è individuato con l'attuazione del piano investimenti 2007-2011 allegato al contratto di programma ANAS 2007 (DPEF 2008-2012, Allegato G);
in tale piano di investimenti però la realizzazione della «tangenziale di Lucca» non appare affatto menzionata, minando, quindi, alla base i presupposti che permetterebbero un legittimo stanziamento di fondi da parte del CIPE per il finanziamento del primo stralcio di tale opera –:


se, alla luce dei fatti, il Governo attribuendo al progetto in questione la qualifica di «opera strategica», provvederà al finanziamento attraverso delibere CIPE o se non intenderà revocare tale qualifica e le azioni economiche che ne conseguiranno.

 

TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO

 


Per rispondere al quesito posto, sono state assunte informazioni presso la società ANAS la quale nel ripercorrere quanto esposto nell'atto in esame, precisa quanto segue.


L'ammodernamento e il potenziamento del collegamento Modena-Lucca (SS 12 del Brennero) è inserito nel Primo Programma delle Infrastrutture Strategiche (delibera CIPE 121/2001) e risulta disciplinato dalla legge n. 443/2001 (legge obiettivo) e dal decreto legislativo n. 163/2006.


La citata SS 12 costituisce il naturale prolungamento del tracciato internazionale del Brennero fino alla costa tirrenica, connettendo il margine sudoccidentale della Valle Padana con il corridoio tirrenico.
La stessa attraversa, tuttavia, il centro abitato di Lucca, impattando negativamente sui volumi di traffico della città; per tale motivo, come è noto, l'ANAS aveva sviluppato un progetto preliminare sul «Sistema Tangenziale di Lucca», che prevedeva un intervento principale sia sulla tangenziale est che su quella ovest.


Nel 2005 erano state avviate, dalla medesima ANAS, le procedure di legge obiettivo per l'approvazione del progetto e il finanziamento dell'opera che, tuttavia, hanno ricevuto il parere negativo degli Enti locali e della Regione Toscana.


Quindi l'ANAS ha predisposto un nuovo progetto preliminare del «Sistema Tangenziale di Lucca - Viabilità Est di Lucca, comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli dell'autostrada A11 del Frizzone e di Lucca Est», tenendo conto delle ulteriori prescrizioni formulate dagli Enti locali e dalla Regione.


L'intervento, che ha come fine principale quello di migliorare la circolazione lungo la SS 12 e ridurre l'impatto ambientale del traffico sul centro abitato di Lucca, si sviluppa su un tratto di circa 30 km e consiste nell'adeguamento della viabilità esistente e nella realizzazione di nuovi tratti di strada di categoria C1.


Il costo totale delle nuove opere è pari a circa 270 milioni di euro.


Il 25 febbraio 2013, l'ANAS ha avviato le procedure di cui all'articolo 165 del citato decreto legislativo n. 163/2006, per l'approvazione del nuovo progetto e il finanziamento dell'opera, trasmettendo gli elaborati tecnici al MIT e agli Enti competenti. Le suddette procedure sono tuttora in corso e si concluderanno con delibera CIPE.


Il 21 ottobre 2014, la Provincia di Lucca ha emesso il provvedimento di compatibilità ambientale dell'infrastruttura.
 

Agli esiti di tale lunga procedura, il primo stralcio funzionale, con un costo complessivo pari a 78.00 M€, è in istruttoria per la sottoposizione al CIPE per l'approvazione.
Le risorse identificate in complessivi 78 M€ derivano in parte dal Contratto di Programma Anas 2014 (per circa 61 M€) e in parte da fondi regionali - L.R. 77/2013 (circa 17 M€).

 


LA REPLICA DELL’INTERROGANTE

 

Samuele SEGONI (Misto-AL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta