Reati di lavoro: Uno snellimento delle procedure e dei costi
La Cassazione estende l'applicabilità della prescrizione obbligatoria.
La prescrizione obbligatoria - prevista dal Dlgs 758/1994, originariamente solo nell’ambito dell’igiene e della sicurezza del lavoro - consiste nell’ordine dell’ispettore che ha rilevato la contravvenzione, dandone notizia al pubblico ministero, di un’apposita e specifica indicazione operativa sulle modalità di regolarizzare la violazione. In sede di accertamento, l’ispettore concede un termine, non eccedente il periodo di tempo tecnicamente necessario, non superiore a sei mesi, dando contestualmente notizia dei fatti al Pubblico Ministero. Il procedimento giudiziario rimane sospeso, in pendenza di detto termine (pro rogabile a richiesta del contravventore per una volta sola per un tempo non superiore a ulteriori sei mesi.), dal momento dell’iscrizione della notizia di reato- sino a quando il PM riceve dall’ispettore la comunicazione di ottemperanza alla prescrizione . Sino alla recente pronuncia della Cassazione, l’operatività della regolarizzazione in via amministrativa degli illeciti – ora applicabile a qualunque situazione regolarizzata anche al di fuori della prescrizione obbligatoria, con i notevolissimi effetti della estinzione dei reati e del risparmio economico sulla somma minima dovuta per il pagamento - restava subordinata alla prescrizione emessa dall’ispettore. In breve: La prescrizione obbligatoria L’istituto di conformazione (articolo 20 e seguenti del Dlgs n. 758/1994; articolo 15 deI Dlgs n. 124/2004) è un ordine specifico impartito dall’organo di vigilanza, il contravventore di reati in materia di sicurezza e lavoro, può provvedere alla sanatoria dell’illecito e al pagamento di una somma in via amministrativa. La realizzazione ditali condizioni estingue il reato. I tempi e la procedura della prescrizione Una volta che l’organo di vigilanza ha rilevato la contravvenzione, ne dà notizia al pubblico ministero e impartisce, ai sensi del Dlgs n. 758/1994, l’apposita prescrizione obbligatoria ad ottemperare entro un periodo di tempo non superiore a sei mesi, eventualmente proroga bile di altri sei mesi. Una volta adempiuto,il contravventore viene ammesso al pagamento dell’oblazione entro 30 giorni. All’esito, dà notizia il PM, la cui azìone è rimasta nel frattempo sospesa. I reati oggetto di prescrizione Possono divenire oggetto della prescrizione obbligatoria i reati contravvenzionali in materia di igiene e sicurezza del Lavoro e di lavoro e legislazione sociale, puniti con la pena dell’ammenda o con la pena dell’arresto in alternativa alla pena dell’ammenda. Perla regolarizzazione definitiva si deve corrispondere una somma pari a un quarto del massimo edittale dell’ammenda. La Cassazione Con la sentenza n. 26758/2Q10 si afferma che non esiste alcun «diritto» del contravventore a ricevere la prescrizione di regolarizzazione dall’organo di vigilanza. In ogni caso, ove abbia comunque “regolarizzato”, adottando misure equiparabili a quelle che gli ispettori avrebbero potuto impartire con la prescrizione, può chiedere di essere ammesso al pagamento ridotto. L’estinzione del reato non è infatti preclusa dal fatto che gli ispettori non abbiano provveduto ad alcuna prescrizione.