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Briciole di pane

Report attività istituzionali n. 19 del 23 maggio 2011

a cura del Servizio Rapporti Istituzionali

Assemblea della Camera
Decreto – legge 34/2011
Lunedì 23 maggio proseguirà la discussione del disegno di legge 4307 - Conversione in legge del decreto-legge 34/2011 recante Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo (già approvato dal Senato). Relatori Alfano (PdL) e Carlucci (PdL). Il decreto-legge 34/2011 scadrà il 30 maggio 2011.
Assemblea del Senato
Non risultano all’ordine del giorno provvedimenti di interesse per Anas.
Commissioni della Camera
Provvedimenti in esame
Assetto societario della Società Anas
Mercoledì 25 maggio la Commissione Ambiente e lavori pubblici, in sede referente, proseguirà l’esame del testo unificato delle proposte di legge 3081, 3673, 4164 e 4217 – Riorganizzazione dell’assetto societario e delle funzioni della Società Anas SpA. Relatore. Dussin, LNP.
Importi dovuti per passi carrabili
Mercoledì 18 maggio la Commissione Ambiente, in sede referente, ha avviato l’esame della proposta di legge n. 4242 - Modifiche all'articolo 27 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e all'articolo 55 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, in materia di determinazione delle somme dovute per l'uso o l'occupazione delle strade e delle loro pertinenze, nonché disposizioni concernenti l'utilizzazione dei relativi proventi. Relatore Bonciani, PdL. Nel corso della seduta il Sottosegretario alle Infrastrutture Giachino ha illustrato l'orientamento del Governo in merito al pdl 4242, con la nota depositata in Commissione che di seguito si riporta.
Nota depositata dal Governo sul pdl n. 4242
La proposta di legge si prefigge di intervenire nella materia dei canoni dovuti ai gestori delle strade per i passi carrai.
Nel merito la proposta di legge in oggetto dispone:
all'articolo 1, la modifica dell'articolo 27 del Codice della Strada, che interessa la procedura per la determinazione della somma dovuta per l'uso o l'occupazione della strada, prevedendo l'introduzione dell'intesa con la Regione territorialmente competente;
all'articolo 2, le modalità di approvazione da parte dell'ANAS dell'aggiornamento dei canoni e la previsione che l'eventuale aumento dei canoni non possa superare, per l'anno di riferimento, il tasso di inflazione rilevato dall'ISTAT;
all'articolo 3, l'introduzione del vincolo di spesa per l'ANAS dei proventi dei canoni per gli accessi all'interno della medesima Regione, per interventi di manutenzione e di sostegno della mobilità locale nella Regione interessata;
all'articolo 4, norme transitorie.
Osservazioni
Articolo 1.
La previsione dell'articolo determinerebbe, per gli enti proprietari o gli eventuali concessionari delle strade, considerata la necessità di raggiungere intese con le Regioni, un potenziale aggravamento nel processo di definizione delle somme da corrispondere per l'uso o l'occupazione delle strade e delle loro pertinenze, con conseguente appesantimento del processo decisionale. Al riguardo, si evidenzia che potrebbero sorgere contenziosi, tra gli enti proprietari delle strade e le Regioni stesse, relativamente alla definizione delle suddette somme.
Inoltre la misura proposta non sembra risolvere il problema delle eventuali forme di sperequazione attualmente presenti e denunciate nella relazione di accompagnamento al testo della proposta di legge; in tal senso l'obbligo di raggiungere un'intesa con ogni Regione da parte degli enti proprietari sulle suddette somme potrebbe accentuare maggiormente il fenomeno. Dalla proposta potrebbe pertanto derivare una disparità di trattamento ancora più marcata rispetto a quella che è negativamente additata dalla stessa proposta di legge. Infatti l'intesa con la Regione territorialmente competente, se è vero che costituisce una garanzia per i soggetti destinatari dei canoni ed una limitazione della discrezionalità dell'ANAS, è altrettanto vero che, a causa della validità generale dell'articolo 27 del CdS, determinerebbe, non solo per gli accessi, ma per tutte le altre somme dovute a diverso titolo per le varie occupazioni e usi della sede stradale, una differenziazione dei canoni dell'ente gestore della rete di interesse nazionale, variabile da Regione a Regione.
Articolo 2.
La previsione dell'articolo andrebbe limitata solamente agli accessi e non estesa a tutte le concessioni e autorizzazioni. Infatti, mentre per, questi ultimi sembra legittimo limitare l'aumento all'inflazione perché i canoni degli accessi non possono e non devono rispondere a logiche di mercato in quanto rappresentativi di un corrispettivo a favore dell'ente proprietario o gestore della strada per la concessione del diritto fondamentale di accedere alla propria abitazione, fondo agricolo e attività commerciale o industriale, al contrario altri tipi di canoni, quali ad esempio quelli relativi alla pubblicità stradale, possono essere determinati in base a valutazioni di tipo commerciale.
Inoltre non risulta specificato il tasso di inflazione rilevato dall'ISTAT al quale fare riferimento;
tale tasso potrebbe essere individuato nell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, in luogo del tasso generico d'inflazione rilevato dall'ISTAT, coerentemente agli aggiornamenti previsti dal Nuovo Codice della Strada nei suoi disposti, nonché alle disposizioni del vigente articolo 55, comma 23, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Articolo 3.
Per quanto riguarda la previsione dell'articolo la stessa sembra rispondere alla logica del federalismo fiscale, ma presenta sicuramente delle difficoltà applicative e gestionali. L'ANAS dovrebbe corrispondere parte dei proventi derivanti dai canoni e dai corrispettivi dovuti per le concessioni e le autorizzazioni, per nuovi investimenti a sostegno della mobilità locale nella medesima Regione. A tal proposito è noto che le risorse disponibili per ANAS non risultano neppure sufficienti per la gestione e la manutenzione delle strade alla stessa concesse; si evidenzia inoltre che la sottrazione di parte dei proventi alla disponibilità di ANAS, potrebbe portare la suddetta società a richiedere una revisione del rapporto di concessione. Infine nel disposto dell'articolo 3 del testo non risulta quantificata percentualmente la misura del trasferimento a favore della mobilità locale, che, si presume, dovrebbe essere definita d'intesa con le Regioni, secondo quanto richiamato all'articolo 1 della proposta di legge, con le medesime problematiche già evidenziate.
Si sottolinea peraltro che nel titolo dell'articolo si fa riferimento agli «accesi autostradali», espressamente vietati.
Si rappresenta, infine, a titolo informativo che nel corso del 2010, anche a seguito delle sollecitazioni e delle istanze provenienti dal territorio in merito alla presunta impropria determinazione dei canoni ANAS, la Direzione Generale per le infrastrutture stradali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha costituito il 21 ottobre del 2010 uno specifico Gruppo di Lavoro, con la partecipazione dell'ANAS, al fine di procedere alla ridefinizione dei criteri per la determinazione dei canoni degli accessi sulle strade in concessione ANAS, sulla base delle norme vigenti, nonché proporre eventuali modifiche normative al fine di armonizzare i canoni dei diversi enti proprietari.
Il Gruppo di Lavoro ha elaborato una proposta di rideterminazione dei canoni ANAS, a legislazione vigente, che sinteticamente si può così riassumere:
armonizzazione dei criteri di calcolo, improntati a principi di ragionevolezza e proporzionalità;
eliminazione dei picchi (minimi e massimi) dell'attuale sistema;
ridefinizione delle tipologie di accesso e dei loro coefficienti;
depurazione, per alcune tipologie di accesso, del coefficiente Ki (importanza della strada) che risulta consono alle sole tipologie di accessi commerciali e industriali;
ridefinizione dei parametri fondamentali di calcolo (larghezza dell'accesso, numero dei potenziali transiti, ...);
semplificazione delle formule.
La proposta del Gruppo di Lavoro, dal punto di vista tecnico, si è concretizzata e definita alla fine del 2010 ma, ai fini della preventiva valutazione dell'impatto della sua eventuale applicazione, è stata richiesta all'ANAS una serie di verifiche e simulazioni sulla base dei dati in suo possesso, prima della definitiva adozione.
Si segnala a tale proposito che l'adeguamento dei canoni per l'anno 2011 è stato differito proprio in attesa delle citate verifiche.
Sulla base delle risultanze dell'attività del Gruppo di Lavoro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si riserva di presentare proprie proposte normative finalizzate all'armonizzazione dei canoni fra i diversi enti proprietari.
Per tutti i motivi sopra esposti si esprime parere contrario alla proposta di legge in oggetto, essendo la portata della stessa non risolutiva delle attuali criticità del sistema di determinazione dei canoni per gli accessi stradali in genere e di quelli su strade in gestione dell'ANAS in particolare.
Rimozione squilibri economici e sociali
Mercoledì 18 maggio la Commissione Bilancio ha concluso l’esame dello Schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni, in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali (atto Governo n. 328), esprimendo un parere favorevole con condizioni.
Adeguamento dei sistemi contabili
Mercoledì 25 maggio la Commissione Bilancio, in sede di atti del Governo, proseguirà l’esame dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili (atto n. 359). Relatore Bitonci, LNP.
Risoluzioni
Pedaggi su tratti autostradali a gestione Anas
Mercoledì 25 maggio in Commissione Ambiente e lavori pubblici, proseguirà la discussione delle risoluzioni 7-00526 On. Iannuzzi (PD) e 7-00579 On. Gibiino (PdL), entrambe relative all’introduzione di pedaggi su tratti autostradali a gestione diretta Anas.
Commissioni del Senato
Provvedimenti in esame
Anticorruzione
Martedì 24 maggio le Commissioni riunite I Affari costituzionali e II Giustizia, in sede referente, proseguiranno l’esame del disegno di legge n. 2156 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. Relatori Malan, PdL, e Balboni, PdL.
Rimozione degli squilibri economico-sociali
Mercoledì 18 maggio la Commissione Bilancio ha concluso l’esame dello Schema di decreto legislativo in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali (atto n. 328), esprimendo un parere favorevole con osservazioni. 
Adeguamento dei sistemi contabili
Martedì 24 maggio la Commissione Bilancio, in sede di atti del Governo, proseguirà l’esame dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili (atto n. 359). Relatore Azzollini, PdL.
Tutela della libertà d’impresa
Martedì 24 maggio la Commissione Industria, in sede referente, proseguirà l’esame della proposta di legge n. 2626 - Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese. Relatore Cursi, PdL.
Audizioni
Libro verde appalti pubblici
Mercoledì 25 maggio la Commissione Lavori pubblici procederà all’audizione dell’Unità tecnica finanza di progetto, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul programma di modernizzazione della politica degli appalti pubblici alla luce del Libro verde della Commissione europea.

Vincenzo Di Leo