Report delle Attività Istituzionali - 2 agosto 2010
(a cura del Servizio Rapporti Istituzionali)
Report attività istituzionali n. 16 del 2 agosto 2010
Provvedimenti approvati
Manovra economica Giovedì 29 luglio l’Assemblea della Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 78/2010 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. Il testo del decreto-legge non ha subito modifiche rispetto a quello approvato in prima lettura dal Senato. Successivamente (venerdì 30 luglio) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 20 luglio 2010 n. 122 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”. Il testo della Legge 122/2010 è disponibile a richiesta presso il Servizio Rapporti Istituzionali.
Il provvedimento comprende una serie di misure finalizzate a stabilizzare, attraverso il contenimento della spesa e il contrasto all'evasione fiscale, il quadro finanziario per il triennio 2011 - 2013, in conformità agli impegni assunti in ambito europeo, nonché a sostenere, al contempo, lo sviluppo e la competitività economica nazionale. Gli interventi economici per più del 70 per cento sono rappresentati da riduzioni lineari nelle spese dei Ministeri e da riduzioni dei trasferimenti a Regioni ed enti locali.
Sicurezza stradale Mercoledì 28 luglio l’Assemblea del Senato ha definitivamente approvato il disegno di legge n. 1720-B Disposizioni in materia di sicurezza stradale. Successivamente (giovedì 29 luglio) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 29 luglio 2010 n. 120 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”. Il testo della Legge 120/2010 è disponibile a richiesta presso il Servizio Rapporti Istituzionali.
Tra le innovazioni apportate dalla Legge 120/2010, di interesse per Anas Spa, si rammentano quelle relative all’attribuzione dei proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni al Codice della Strada nella misura del 50 per cento all’ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l’accertamento e del 50 per cento all’ente da cui dipende l’organo accertatore, destinati a fini di messa in sicurezza complessiva di strade ed autostrade, (Art. 25 limiti di velocità e Art. 40 destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie).
L’elevazione del limite di velocità a 150 km/h sulle autostrade sarà subordinata alla dotazione di apparecchiature (i cosiddetti “tutor”) per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati e saranno incrementate le sanzioni pecuniarie per chi supera i limiti massimi di velocità in misura notevole (Art. 25). Gli autovelox, inoltre, fuori dei centri abitati, non potranno essere installati ad una distanza inferiore ad un chilometro dal segnale di limite di velocità (Art. 25). Sempre in tema di sicurezza, gli Enti proprietari e concessionari delle strade e autostrade con tassi di incidentalità più elevati, effettueranno specifici interventi di manutenzione straordinaria, in particolare con sostituzione della segnaletica e delle barriere e con sistemazione del manto stradale (Art. 47 obblighi degli enti proprietari e concessionari).
Si rammenta infine l’istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Comitato per l’indirizzo ed il coordinamento delle attività connesse alla sicurezza stradale (Art. 46), con compiti finalizzati alla predisposizione del Piano nazionale della sicurezza stradale e di verifica delle misure adottate e dei risultati conseguiti con gli interventi sulla sicurezza stradale adottati anche da Anas Spa.
Aula del Senato
Lunedì 2, martedì 3 agosto
Piano antimafia Discussione del disegno di legge n. 2226 Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia, già approvato dalla Camera.
Commissioni della Camera
Codice della proprietà industriale La Commissione Attività produttive ha concluso l’esame dell’Atto n.228 "Modifiche al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, recante il codice della proprietà industriale", esprimendo un parere favorevole con condizioni ed osservazioni
Commissioni del Senato
Semplificazione dei rapporti della P. A. con cittadini e imprese - La Commissione Lavori pubblici ha concluso l’esame in sede consultiva del disegno di legge n. 2243 Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese, approvando un parere favorevole con osservazioni. Di seguito si riporta il testo del parere.
La Commissione Lavori pubblici del Senato, esaminato per quanto di propria competenza il disegno di legge in titolo, considerato che:
il disegno di legge in esame, all’articolo 9,reca disposizioni di semplificazione in materia ambientale riguardanti la realizzazione di strutture di interesse turistico - ricreativo dedicate alla nautica da diporto;
all’articolo 11, elimina la facoltatività del meccanismo di individuazione del nuovo aggiudicatario di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, in caso di fallimento dell’esecutore o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’esecutore;
all’articolo 16, detta norme di semplificazione in materia di nautica da diporto;
all’articolo 18, aggiunge un nuovo comma 9-bis all’articolo 10 del codice della strada in tema di veicoli eccezionali e di trasporti in condizioni di eccezionalità relativi a beni della medesima tipologia e ripetuti nel tempo, prevedendo che siano soggetti all’autorizzazione periodica rilasciata con modalità semplificate, da definire con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la semplificazione normativa;
nel condividere le predette disposizioni già presenti nel disegno di legge,
esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni:
con la finalità di accelerare e semplificare le procedure di affidamento dei contratti pubblici, si ritiene opportuno ipotizzare un periodo transitorio (fino al 31 dicembre 2013), durante il quale mantenere la possibilità dell'esclusione automatica delle offerte anomale, per gli appalti di importo non superiore alla soglia di rilevanza comunitaria aggiudicati con il criterio del prezzo più basso;
in materia di finanza di progetto, occorre introdurre una procedura di affidamento semplificata per affidamenti relativi ad opere non comprese nella programmazione triennale, riformulando la procedura attualmente prevista dall’articolo 153, comma 19, del codice dei contratti pubblici;
al fine di prevenire l’insorgenza di contenziosi riferiti alla fase della gara,pare necessario riformulare l’articolo 38 del codice dei contratti pubblici contenente i requisiti d’ordine generale per definire più puntualmente le cause di esclusione dalle gare;
andrebbe prolungata dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2013 l'efficacia della norma di cui all'articolo 253, commi 9-bis e 15-bis, del Codice dei contratti, che consente agli esecutori di lavori pubblici la dimostrazione dei requisiti anziché attraverso il riferimento agli ultimi 5 o 3 anni, attraverso i migliori 5 anni degli ultimi 10;
al fine di procedere più rapidamente all’affidamento dei lavori di minore importo, per semplificare l’attività delle stazioni appaltanti, sarebbe opportuno prevedere l’innalzamento da 500 mila euro a 1 milione di euro del limite massimo di importo per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata senza bando previo esperimento di gara informale a 5, e, contestualmente, innalzare da 1 milione di euro a 1,5 milioni di euro il limite massimo di importo per l’affidamento dei lavori con procedura ristretta semplificata; in proposito si segnala che analoga previsione è contenuta nel disegno di legge n. 2259, con riferimento ai piccoli comuni, nonché nell'Atto Camera 41, con riferimento ai comuni di montagna;
in materia di infrastrutture strategiche, si propone di valutare la proposta di ulteriore riduzione dei termini procedurali previsti nell’ambito dell’iter di approvazione dei progetti, nonché di prevedere che al progetto posto all’esame del CIPE sia allegato anche lo schema di bando con l’obbligo di pubblicazione del bando entro 30 giorni dal parere CIPE al fine di ridurre i tempi di realizzazione delle opere;
per esigenze di contenimento dei costi delle infrastrutture, si suggerisce di valutare la possibilità di introdurre disposizioni maggiormente incisive per limitare l’impatto economico-finanziario delle cosiddette "opere compensative" nel quadro dei costi complessivi di un’opera;
si propone di valutare l’opportunità di modificare il regime temporale di validità della VIA, prevedendo, ad esempio, che il provvedimento di VIA resti valido qualora, entro cinque anni dalla pubblicazione della stessa, siano iniziati i lavori;
si suggerisce di valutare la possibilità di inserire la metodologia del dibattito pubblico preventivo all'interno delle procedure relative alla realizzazione delle infrastrutture strategiche.
Disegno di legge anticorruzione Le Commissioni riunite I Affari costituzionali e II Giustizia proseguiranno dopo la pausa estiva l’esame del disegno di legge n. 2156 e abbinati Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (relatori Malan, PdL, e Balboni, PdL). E’ stato, comunque, già fissato il termine per la presentazione di emendamenti a lunedì 27 settembre.
Sul medesimo provvedimento la Commissione Lavori pubblici ha espresso parere favorevole con osservazioni. Di seguito si riporta il testo del parere.
La Commissione Lavori pubblici del Senato, esaminati per quanto di propria competenza i disegni di legge congiunti in titolo, considerato che:
i disegni di legge in esame appaiono finalizzati a prevenire i fenomeni degenerativi della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, in modo da fornire risposte adeguate alla domanda di trasparenza e controllo proveniente dall'intera collettività;
il disegno di legge n. 2156, in particolare, coglie tale esigenza attraverso un condivisibile e opportuno approccio multidisciplinare, partendo dal presupposto che i tradizionali strumenti sanzionatori rappresentano solo alcuni fra i diversi mezzi di contrasto alla corruzione e all'illegalità nell'azione amministrativa;
risulta altresì apprezzabile la disposizione (articolo 3 del disegno di legge n. 2156) che - modificando l'articolo 7 del "Codice dei contratti pubblici" - istituisce, presso l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), che dovrà contenere tutte le informazioni riguardanti i bandi e gli avvisi di gara, le aggiudicazioni e gli affidamenti, le imprese partecipanti, l'impiego della manodopera e le relative norme di sicurezza, i costi e gli scostamenti rispetto a quelli preventivati, i tempi di esecuzione e le modalità di attuazione degli interventi, i ritardi e le disfunzioni, i programmi triennali dei lavori pubblici, l'elenco dei contratti pubblici affidati, gli stati di avanzamento e l'ultimazione di lavori, servizi e forniture, l'effettuazione del collaudo e l'importo finale;
la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni della corruzione all'interno della pubblica amministrazione e, più in particolare, all'interno del complesso dei rapporti contrattuali tra stazioni appaltanti e imprese aggiudicatrici, possono essere efficacemente perseguiti soltanto attraverso la predisposizione di puntuali meccanismi basati sull'effettiva trasparenza ed accessibilità dei dati, nonché di adeguati strumenti di segnalazione preventiva delle anomalie e successiva irrogazione di sanzioni certe e proporzionate alla gravità degli illeciti e delle infrazioni commesse;
dall'impostazione del disegno di legge n. 2156 consegue la necessità di introdurre una serie di misure normative volte ad avviare un processo di riqualificazione delle stazioni appaltanti, per elevarne la professionalità e l'efficienza,
esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni:
la Banca dati nazionale dei contratti pubblici deve essere strutturata secondo un formato di facile ed immediata leggibilità ed accessibile gratuitamente sulla rete internet;
vanno rafforzati i poteri ispettivi ed istruttori dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, con particolare riguardo alla possibilità di segnalare preventivamente eventuali anomalie nell'esecuzione dei contratti pubblici e di irrogare tempestivamente misure sanzionatorie adeguate alla gravità degli illeciti e delle infrazioni;
occorre rafforzare i poteri ispettivi e gli organici delle Direzioni provinciali del lavoro e dei Servizi di prevenzione delle ASL, garantendo altresì la piena applicazione, in tutte le Regioni, dell'articolo 13, comma 6, del decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modificazioni, allo scopo di contrastare il lavoro nero e la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro;
è opportuno dotare la mano d'opera impiegata nei cantieri di un tesserino personale di riconoscimento, allo scopo di garantirne la immediata identificazione;
è necessario valorizzare la figura dei collaudatori, sia sul piano dei controlli tecnici che di quelli amministrativi, configurando tali figure come soggetti fiduciari delle amministrazioni pubbliche, a presidio del corretto funzionamento delle procedure di affidamento dei contratti di appalto.
Codice della proprietà industriale - La Commissione Industria ha concluso l’esame dell’Atto n.228 Modifiche al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, recante il codice della proprietà industriale, esprimendo un parere favorevole con osservazioni.
Governo
Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2010 Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri di venerdì 30 luglio si segnalano:
un decreto legislativo che armonizza il Codice della proprietà industriale con la disciplina comunitaria ed internazionale in materia mediante operazioni di semplificazione e riduzione degli adempimenti a carico dell’operatore per la procedura di registrazione del brevetto, nonché di correzione di errori accertati nell’armonizzazione della legislazione nazionale con la Convenzione del Brevetto europeo. Il testo ha già ricevuto il parere del Consiglio di Stato, delle Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata;
un regolamento che disciplina le modalità con cui sono rilasciate le informazioni riguardanti gli accessi e gli accertamenti effettuati presso i cantieri delle imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori pubblici. Il provvedimento amplia l’ambito di intervento dei prefetti in materia di contrasto alla criminalità organizzata, conferendo la potestà di disporre accessi e accertamenti nei cantieri avvalendosi di Gruppi interforze. Si tratta dei poteri già attribuiti all’Alto Commissario antimafia, il cui esercizio trasferito ai prefetti mira all’accertamento di forme di collusione riscontrate attraverso indagini di polizia. Il provvedimento ha già ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato.
Autorità di vigilanza sui contratti pubblici
Le pubbliche amministrazioni devono rispettare i termini di pagamento contrattuali nei confronti di imprese e fornitori. Lo ha ribadito l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici che ha approvato la determinazione n. 4 del 7 luglio 2010, recante "Disciplina dei pagamenti nei contratti pubblici di forniture e servizi", pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 28 luglio scorso in cui richiama le stazioni appaltanti ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni del decreto legislativo 231 del 2002. Il testo della determinazione è disponibile a richiesta presso il Servizio Rapporti Istituzionali.