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Briciole di pane

Roma Capitale, se ne discute in questi giorni

I provvedimenti annunciati dal Governo e le attualità in Parlamento

Roma, 3 marzo 2014 – Le traversie finanziarie di Roma Capitale degli ultimi giorni hanno riportato l’attenzione sullo sforzo, politico e legislativo, di revisione e riorganizzazione del territorio che si protrae ormai da alcuni anni.

 

Città metropolitane, unione e fusione di Comuni, nuova organizzazione delle Province, conferimento dello statuto di Città Capitale alla città di Roma; paradigmi entrati a far parte del patrimonio linguistico dell’uomo della strada.

 

Diamo uno sguardo a quanto di più attuale sta accadendo su questo fronte.

 

L’ultimo Consiglio dei Ministri, con decreto legge di prossima pubblicazione, ha previsto che 570 milioni di euro (comprensivi di quelli già erogati sulla base del decreto legge 'Salva Roma' 151/2013 ritirato venerdì), saranno anticipati dal Commissario straordinario del Governo per il Comune di Roma alla gestione ordinaria del Comune allo scopo di garantire l’equilibrio di parte corrente del bilancio di Roma Capitale per gli anni 2013 e 2014.


 

Applicare le disposizioni finanziarie e di bilancio e i vincoli in materia di acquisto di beni e servizi e di assunzione di personale; operare una ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate; adottare modelli innovativi per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale, di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle strade anche ricorrendo alla liberalizzazione; procedere, se necessario, alla dismissione o alla messa in liquidazione delle società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico; valorizzare e dismettere quote del patrimonio immobiliare del comune.


Questi i criteri - si legge nel Comunicato della Presidenza del Consiglio - cui il Comune di Roma dovrà ispirarsi nel preparare i piani di rientro pluriennali dal debito, sottoposti al monitoraggio dei ministeri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze e delle Camere.

 

Di “Roma Capitale” si discuteva tuttavia in Parlamento già dall’ottobre scorso, ben prima della promulgazione del decreto legge 30 dicembre 2013, n.151.

 

“Città Metropolitana di Roma Capitale” è questa la rubrica dell'articolo 20 del disegno di legge (A. S. n. 1212) recante "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni" – già approvato dalla Camera dei deputati in prima lettura il 21 dicembre 2013, attualmente all’esame della 1 Commissione Affari costituzionali del Senato.

 

L'intervento normativo consegue alla sentenza della Corte costituzionale n. 220 del 2013, che ha travolto le disposizioni relative a Province e Città metropolitane poste dal decreto-legge n. 201 del 2011 (vedi articolo 23, commi da 14 a 20-bis) e dal decreto-legge n. 95 del 2012 (suoi articoli 17 e 18).

 

Il testo del disegno di legge prevede che a Roma si applichino le disposizioni dell'ordinamento relative alle altre Città metropolitane, in aggiunta a quelle espressamente dedicate a Roma Capitale (decreto legislativo n. 156 del 2010 - attuativo dell'ordinamento transitorio di Roma Capitale; decreto legislativo n. 61 del 2012 recante ulteriori disposizioni attuative circa il conferimento di funzioni amministrative;  decreto legislativo  n. 51 del 2013 recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo n. 61 dell'anno precedente).

 


E le Province?

 

Il quadro di specie è variamente composto; alle norme sulle  Province contenute nel Capo III dell'A.S. n. 1212  si aggiungono le disposizioni di un ulteriore  disegno di legge costituzionale d'iniziativa governativa (A. C. n. 1542, all'esame della I Commissione Affari Costituzionali della Camera) che ne prevede l’abolizione.

 

Aldo Scaramuccia

  Le "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni" in discussione al Senato

  Il Disegno di legge per Roma Capitale in discussione alla Camera