Sardegna, come migliorare le infrastrutture
INTERROGAZIONI PARLAMENTARI: L'Interrogazione n. 3-00482 dell'On. Maietta e la risposta del Ministro Lupi
CAMERA DEI DEPUTATI
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 126 di mercoledì 27 novembre 2013
INTERROGAZIONE 3-00482 Iniziative per assicurare un'adeguata dotazione infrastrutturale della Sardegna, anche in considerazione dei recenti eventi alluvionali
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
l'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il nostro Paese la scorsa settimana ha interessato con particolare violenza alcune zone della Sardegna, che sono state completamente allagate; i comuni interessati dal disastro sono sessanta e si sta attendendo una stima precisa dei danni riscontrati, a seguito della quale dovranno essere integrati i fondi già stanziati per la prima emergenza; con l'alluvione sono state seriamente danneggiate, quando non completamente distrutte, anche le infrastrutture presenti sul territorio, quali principalmente strade, ponti e tratte ferroviarie, e questo proprio in una regione nella quale, a causa della carenza infrastrutturale, si registravano già notevoli difficoltà; una buona dotazione infrastrutturale riveste un ruolo strategicamente basilare per lo sviluppo dell'economia locale, imperniata sul binomio infrastrutture/competitività –:
quali iniziative il Governo intenda assumere nella gestione della fase emergenziale, e nella fase successiva ad essa, in particolare per garantire alla Sardegna un'adeguata dotazione infrastrutturale, anche al fine del rilancio dell'economia dei suoi territori.
LA RISPOSTA DEL MINISTRO LUPI
Signor Presidente, completo, quindi, la risposta, anche rispondendo all'interrogazione posta dai colleghi parlamentari del gruppo Futuro e Libertà. Abbiamo detto e abbiamo ribadito che non solo c’è bisogno e c’è stato bisogno...
PRESIDENTE. È Fratelli d'Italia, onorevole Ministro, il gruppo.
MAURIZIO LUPI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Ha ragione. Chiedo scusa. Fratelli d'Italia.
Comunque, non siamo intervenuti solo riguardo alla questione emergenziale per risanare le infrastrutture viarie della regione Sardegna, in particolare quelle delle province di Nuoro e di Olbia, dando poteri straordinari ad ANAS per intervenire anche sulle strutture che non sono di sua competenza.
Abbiamo dato la disponibilità al presidente della regione Sardegna di attingere ai fondi della legge obiettivo mediante una modifica, come ho detto prima, dell'intesa generale quadro prevista dalla legge obiettivo per intervenire sugli schemi idrici e sul tema delle dighe. Siamo anche intervenuti perché, venerdì, i sindaci, in particolare alcuni sindaci della provincia di Nuoro e della provincia di Olbia, mi hanno sottolineato in questo lungo incontro che uno dei temi più importanti è quello dell'immediato ripristino dei collegamenti, anche ferroviari, da parte di RFI e Trenitalia.
Quindi, il tema delle infrastrutture ferroviarie è l'ulteriore elemento su cui il Governo è intervenuto. Abbiamo convocato immediatamente l'amministratore delegato di Ferrovie, il dottor Moretti, e, essendoci, come ho detto prima, risorse stanziate per la manutenzione delle reti ferroviarie, abbiamo posto la priorità assoluta di portare, nei tempi più brevi, al ripristino del collegamento ferroviario nei comuni che sono stati colpiti dall'alluvione.
L'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ha garantito che entro venti giorni da venerdì si sarebbe proceduto immediatamente al ripristino e all'intervento della manutenzione straordinaria delle reti interrotte. Più in generale, è evidente che la sfida che, come sistema Paese, abbiamo davanti è di non rispondere alle emergenze ma, prendendo atto della imprevedibilità anche dei fenomeni – è chiaro che quello che è accaduto è una cosa di una violenza incredibile – lo Stato e il Governo devono assolutamente impegnarsi nella prevenzione e nella manutenzione straordinaria del territorio, nella manutenzione straordinaria delle strade, dei ponti, dei viadotti e nella realizzazione di infrastrutture che per tutta Italia – non solo per una parte d'Italia, quindi per la Sardegna inclusa – devono diventare infrastrutture che permettano il collegamento efficiente ed efficace tra i diversi comuni e costituire anche un'ulteriore sfida affinché la competitività di un intero sistema produttivo possa essere aiutata e supportata.
LA REPLICA DELL'INTERROGANTE
PASQUALE MAIETTA. Signor Ministro, la ringrazio, intanto le perdoniamo il lapsus per questa volta.
Non siamo soddisfatti. A nostro giudizio, lo Stato non è stato molto tempestivo in quella fase e ha persino trovato il coraggio, attraverso alcuni esponenti, di polemizzare con la regione Sardegna. Infatti alcuni hanno attribuito quanto accaduto ai piani paesaggistici che, in alcuni casi, non sono stati neanche approvati.
Inoltre non siamo soddisfatti se mettiamo in relazione quanto oggi ascoltato in Aula con quanto dichiarato dal prefetto e capo della Protezione civile, il prefetto Gabrielli il quale, da un canto, denuncia una sorta di gap culturale da parte dei cittadini della Sardegna che non sono stati in grado o non sono in grado di recepire quelli che sono stati gli allarmi posti in essere dai sindaci e noi ci domandiamo chi, se non il Governo debba aiutare il territorio e i cittadini a essere sensibilizzati su queste problematiche.
Un altro aspetto è che il prefetto Gabrielli ha evidenziato che comunque esistono problemi strutturali nella regione Sardegna e che, qualora si dovesse pensare di porre fine a tutte queste deficienze strutturali, così come è strutturata l'Italia dovrebbero passare anni, perché ci sono problemi di progettazione e ci sono problemi di impegni di spesa.
Però suggerisce che un problema potrebbe essere quantomeno non risolto, ma attenuato qualora si ponesse in essere una sorta di pianificazione elementare che limitasse le criticità, ossia che si individuassero quelle che sono le zone che presentano delle criticità in maniera tale che si possa intervenire in maniera preventiva. Concludo. Fratelli d'Italia esprime comunque la sua amicizia al popolo sardo e si mette a disposizione per «marcare» il Governo affinché non perda altro tempo.