Sicilia, Anas: firmato protocollo antimafia per i lavori sul tratto "Palermo–Lercara Friddi"
Intesa con la Prefettura di Palermo e il Contraente Generale Bolognetta Scpa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata
Palermo, 17 luglio 2014 – L’Anas, la Prefettura di Palermo e il Contraente Generale Bolognetta Scpa hanno sottoscritto oggi a Palermo un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori di ammodernamento del tratto Palermo–Lercara Friddi, lotto funzionale dal km 14,4 (km 0,0 del lotto 2) compreso il tratto di raccordo della rotatoria Bolognetta, al km 48,0 (km 33,6 del lotto 2 – svincolo Mangano incluso) compresi i raccordi con la strada statale 189 e la strada statale 121.
La firma del Protocollo è stata estesa anche ai sindacati in relazione agli aspetti occupazionali, garantendo una maggiore sicurezza contro i tentativi di condizionamento criminale, perché le assunzioni della manodopera locale sono regolate da procedure di reclutamento all’insegna della massima trasparenza.
L’accordo introduce previsioni stringenti sulla tracciabilità dei flussi economico finanziari all’interno dei cantieri nonché una serie di clausole tese a prevedere impegni dei contraenti in tema di legalità ulteriori rispetto a quanto stabilito dal quadro normativo di riferimento.
In particolare, il protocollo disciplina l’obbligo per il contraente generale, i subappaltatori e subcontraenti nei confronti dell’Anas di conferimento – preventivo alla stipula di qualsiasi contratto – dei dati della filiera relativi a società e imprese. L’obbligo di conferimento preventivo dei dati sussiste anche per le prestazioni di servizi, trasporti e forniture, noli a caldo e a freddo e per tutte le tipologie di prestazioni “sensibili”.
Inoltre, nel Protocollo si prevede che qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la Stazione appaltante non rilascia il proprio nulla osta alla stipula del contratto, ovvero procede alla revoca dell’aggiudicazione o nega l’autorizzazione al subappalto, e intima al contraente generale o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto. Inoltre, è prevista l’applicazione della penale del 5%, a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, che sarà affidata in custodia all’Anas, quale soggetto aggiudicatore, la quale verserà la penale su un apposito conto corrente fruttifero a disposizione del contraente generale.
Si sancisce, in aggiunta, l’obbligo per le Imprese e i relativi subcontraenti di dare informativa alla Prefettura territorialmente competente, nonché all’Anas, di ogni eventuale richiesta di denaro o offerta di protezione da essi ricevuta, pena la risoluzione del contratto e fermo restando il dovere di denuncia all’autorità giudiziaria
“L’Anas – ha affermato il Presidente Pietro Ciucci – ritiene indispensabile per la crescita del Paese non solo costruire nuove infrastrutture ma farlo nel massimo della trasparenza e della legalità. Proprio per questo motivo, l’utilizzo dei protocolli d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori si sta rivelando uno strumento efficace su tutto il territorio nazionale”.
“Questo nuovo protocollo – ha proseguito Pietro Ciucci - è finalizzato a garantire una rapida e corretta esecuzione delle opere nel rispetto della legge, nonché a prevedere ulteriori misure convenzionali intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia, anche mediante forme di monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori e l’Anas si impegna, d’intesa con il contraente generale, a rendere disponibile una banca dati informatizzata relativa alle imprese della filiera”.