Sicilia, mettere in sicurezza il Viadotto "Coda di volpe" sulla SS121
L'interrogazione parlamentare n. 505578 dell'On. Borghi e la risposta del Sottosegretario Del Basso De Caro
CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 maggio 2015
COMMISSIONE PARLAMENTARE
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Interrogazione n. 5-05578 Borghi ( ed altri): Iniziative del Governo per la messa in sicurezza del viadotto «Coda di Volpe» sulla strada statale 121.
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
si sono registrate numerose segnalazioni da parte dei cittadini inerenti alla pericolosità e peggioramento delle condizioni di viabilità del viadotto «Coda di Volpe», lungo la strada statale 121, tra i comuni di Bolognetta (PA) e Misilmeri (PA);
in particolare, si registra, anche visivamente, un preoccupante avvallamento dei giunti sia nella parte intermedia che in quella terminale dello stesso viadotto;
dai colloqui intercorsi informalmente negli scorsi mesi con la direzione generale ANAS per la Sicilia, è stato sempre risposto che il suddetto viadotto è oggetto di costante monitoraggio;
anche la «variante laterale», realizzata tempo fa, con evidente ed oneroso esborso di risorse pubbliche, per consentire l'esecuzione di lavori di manutenzione che non sono mai iniziati, è in condizioni di carente viabilità e transitabilità;
nel suddetto tratto attualmente si registra giornalmente un aumento del flusso di autoveicoli e mezzi pesanti, anche in considerazione dei lavori di ammodernamento della strada statale 121 «Catanese» che interessa il tratto tra Bolognetta e Manganaro, oggi ancor di più aggravato a seguito del blocco del traffico autostradale fra Palermo e Catania, a causa del collassamento del viadotto Himera della A19, che viene dirottato su questa arteria;
tale viadotto è strategico per l'intero collegamento tra le province di Palermo e Agrigento, e pertanto per tutta la Sicilia;
occorre salvaguardare l'incolumità delle migliaia di cittadini che giornalmente percorrono quella strada, già oggetto di numerosi incidenti nel corso degli anni, molti dei quali mortali –:
quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare per mettere in sicurezza il suddetto viadotto e prevenire il verificarsi in futuro di crolli o cedimenti dello stesso.
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO
Fin dall'epoca della costruzione, avvenuta negli anni ’70, il viadotto Coda di Volpe è stato interessato da alcuni fenomeni franosi che ne hanno spesso determinato la chiusura provvisoria per indispensabili interventi di messa in sicurezza, e quindi il ripristino temporaneo della funzionalità del vecchio tracciato della SS 121 ubicato a monte dell'opera d'arte.
Nel 2012 la pila n.6, a causa di un'ampia lesione sulla parete di valle, è stata oggetto anche di uno specifico intervento di ripristino con incamiciatura della parte d'opera. Nel contempo, è stato istituito un sistema di monitoraggio topografico finalizzato all'individuazione degli eventuali spostamenti di n. 12 punti di controllo ubicati sulle pile e sugli impalcati. Il monitoraggio del viadotto non ha tuttavia presentato, nel corso degli anni successivi, scostamenti dai valori iniziali rilevati.
Le ultime misurazioni eseguite hanno evidenziato, sui punti di controllo ubicati in corrispondenza delle pile nn. 3 e 4, incrementi nelle variazioni dei punti di misura quale segno evidente della riattivazione della frana in prossimità dell'opera. Ciò a seguito delle incessanti precipitazioni che hanno caratterizzato l'inverno appena trascorso che, come è noto, hanno compromesso l'assetto idrogeologico di vaste aree della regione.
Lo scorso 24 aprile si è quindi reso necessario procedere alla chiusura del traffico veicolare sul viadotto Coda di Volpe, con deviazione sulla bretella di servizio di monte, ex tracciato della SS 121. Tale deviazione permette un transito regolare senza eccessivi disagi all'utenza, con un incremento dei tempi di percorrenza di circa 2-3 minuti a causa delle indispensabili limitazioni di velocità imposte per la sicurezza della circolazione stradale.
Concludo informando che l'ANAS ha in corso di progettazione un nuovo viadotto, finanziato direttamente dal MIT, parallelo a quello esistente ma non ricadente sulle aree interessate da movimenti franosi.
LA REPLICA DELL’INTERROGANTE
Francesco RIBAUDO (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, auspicando la rapida messa in sicurezza del viadotto «Coda di Volpe». Ritiene, inoltre, che l'ANAS debba rapidamente provvedere al miglioramento della circolazione stradale della bretella di servizio di monte (ex tracciato della SS 121), sul quale è stato deviato il traffico veicolare a seguito della chiusura del predetto viadotto e al quale ha fatto riferimento il sottosegretario nel rispondere all'interrogazione.