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Briciole di pane

Sicilia, statale 640: lo stato dell'arte in provincia di Caltanissetta

L'Interrogazione parlamentare 3-010016 dell'On. Pagano e la risposta del Ministro Lupi

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 AULA DEL 10 SETTEMBRE

 


Interrogazione 3-01016 on. PAGANO (NCD) - Problematiche riguardanti la realizzazione di due gallerie nel territorio della provincia di Caltanissetta nell'ambito dei lavori per l'ammodernamento della strada statale n.640

 

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

 


Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.


Per sapere – premesso che:


l'Anas ha da tempo avviato i lavori per l'ammodernamento e l'adeguamento a quattro corsie della strada statale n. 640, asse viario strategico nel collegamento tra Agrigento e Caltanissetta, già oggetto di atto di sindacato ispettivo nel 2011 (interrogazione a risposta in commissione n. 5-04772). Tra gli altri interventi è prevista la realizzazione di due gallerie contigue e parallele ricadenti nel territorio della provincia di Caltanissetta;


in relazione a tale opera, i dati geomorfologici forniti dall'Anas non corrisponderebbero a quanto rilevato nel corso delle indagini in situ, realizzate da geologi nisseni e dall'Università di Palermo, dati che sembrano rendere sconsigliabile la realizzazione delle citate gallerie; l'area geografica individuata, peraltro ricchissima di acque sotterranee, è caratterizzata dalla sovrapposizione di faglie differenti che determinano dei gradini tettonici marcati e si intersecano in corrispondenza e perpendicolarmente all'asse del tracciato delle due gallerie;


sussistono, inoltre, nella zona fenomeni di vulcanismo sedimentario, che si manifestano con eruzione di fango, gas e acqua e determinano fratture nel terreno; tali evidenze sono confermate in una memoria dell'Anas (pa 12/09 corridoio plurimodale tirrenico-Nord Europa), nella quale si parla di acque in pressione e di argille «collose»; l'eventuale tentativo (proposto da Anas nella medesima nota) di emungere la falda in pressione potrebbe favorire la fuoriuscita di argilla, acqua in pressione e gas, creando, altresì, una via di fuga :d fenomeni legati al vulcanismo, tali da compromettere gravemente non solo la funzionalità, ma anche la realizzazione della stessa opera;


con tali presupposti, risulta all'interrogante che l'amministrazione comunale di Caltanissetta ha fatto pervenire un documento ufficiale all'Anas, nel quale, analizzati i rischi possibili, si chiede di ritornare al progetto originariamente proposto, ritenuto senza rischi, fattibile e non gravato dai notevoli cose derivanti dall'esecuzione del nuovo tracciato –:


se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e delle motivazioni che hanno convinto l'Anas a modificare il tracciato originario e se non ritenga utile intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, per richiedere all'Anas un supplemento di indagini e prove geotecniche in situ, promuovendo, a tal proposito, un incontro fra i tecnici comunali, l'Anas, la ditta appaltatrice e il responsabile del procedimento per la definizione delle problematiche descritte in premessa.


TESTO DELLA RISPOSTA DEL MINISTRO LUPI


 Signor Presidente, ringrazio l'onorevole Pagano, vedo a fianco a lui anche l'onorevole Minardo, che da sempre sono attenti alla realizzazione delle infrastrutture e alla dotazione infrastrutturale della regione Sicilia e del loro territorio. Come ha ben detto l'onorevole Pagano, è una storia che si sviluppa negli anni e oggi siamo in una situazione diversa da quella del 2011, la realizzazione di un'opera comunque indispensabile, comunque importante, quale è quella della Agrigento-Caltanissetta.

 

Già nel 2011 fu concordato con ANAS e stipulato un contratto di ricerca con l'università di Catania sotto la responsabilità del professor Monaco, ordinario di geologia strutturale, per uno studio geologico, geostrutturale e idrogeologico di dettaglio dell'area, allo scopo di delineare al meglio le possibili criticità. L'ANAS ha approfondito in fase di progettazione definitiva tutti gli aspetti legati alla realizzazione dell'opera, mentre il contraente generale, responsabile della progettazione esecutiva, ha seguito specifiche campagne geognostiche conoscitive e consultato i migliori esperti del settore. Tra l'altro il CIPE nella delibera n. 37 del 26 giugno 2009 ha approvato anche il progetto definitivo e informo, come ha detto giustamente l'onorevole Pagano, che i lavori sono stati consegnati in data 1o ottobre 2012 e la loro ultimazione è prevista per il luglio 2016, con un attuale stato di avanzamento pari a circa il 26 per cento. Nel mese di giugno 2014 è stato avviato lo scavo della galleria naturale Caltanissetta a mezzo di fresa con bilanciamento e pressioni sul fronte di scavo. Siamo arrivati a 650 metri scavati su un totale di 4 mila.

 

La sostanza dove sta, ed è l'impegno che credo fosse compreso nell'interrogazione posta al Ministro: attenzione, siamo nella fase ormai di avanzamento dei lavori, c’è bisogno di un'ulteriore attenzione da parte di ANAS e del soggetto realizzatore, un coinvolgimento chiaro e preciso riguardo non solo a tranquillizzare la popolazione locale ma a dare certezza nel prosieguo dei lavori che ci sia grande attenzione alla sicurezza, all'impatto ambientale e ovviamente alle conseguenze che i lavori possono comportare. Credo sia sbagliato ovviamente interrompere i lavori, perché è un'opera assolutamente determinante. Mi sembra di poter raccogliere l'osservazione e la sollecitazione degli interroganti e chiedere ad ANAS un ulteriore incontro, approfondimento che possa permettere di aggiornare nello stato di avanzamento dei lavori della galleria su tutti i temi che gli interroganti hanno posto non solo per sé ma credo per gli interessi di un territorio e della popolazione. Questo è l'impegno che ovviamente il Ministro si prende rispetto all'interrogante.
 

 

TESTO DELLA REPLICA DELL'INTERROGANTE

 Signor Presidente, Ministro, io condivido pienamente l'impegno che lei sta mettendo, però qui c’è l'esigenza di una vigilanza vera e continua che non può essere ovviamente occasionale.
Lei comprenderà che qui ci sono riflettori puntati da parte della città da ben due anni e la precedente amministrazione Campisi non ha saputo cosa spiegare e come spiegarlo, sia all'ANAS sia a chi l'ha preceduta in quella sede di via XX settembre, però il dato è che oggi c’è una preoccupazione da un punto di vista geologico, Ministro. Non è un problema infrastrutturale: è chiaro che l'opera deve essere completata, ma il problema è che, da un punto di vista geologico, sappiamo con certezza che si tratta di una zona ad altissimo rischio ed è ovvio che tutto questo non può restare così con le notizie opache che sono state finora date dall'ANAS.


Quella è una zona bellissima – lei l'ha visitata, è venuto più volte – ci sono ville di pregio e c’è addirittura anche l'ospedale ed è una collina siciliana straordinaria, a ridosso della città di Caltanissetta. Quindi, stiamo parlando di qualcosa che è veramente ad alta densità abitativa. Io ritengo che questo debba essere oggetto di un'attenzione totale da parte dell'ANAS rispetto a queste faglie, rispetto ai gradini tettonici che sono stati identificati, rispetto alla presenza di fanghi, di gas perché quella è una zona vulcanica.


Io penso che tutto questo debba uscire fuori dalla disinformazione e che l'ANAS debba assumersi una responsabilità ben precisa pubblica. Ecco perché chiediamo che sia fatto un confronto serio con la città, con l'autorità, con chi ha promosso tutto questo, con l'università di Palermo; lei ha citato l'università di Catania, ma l'università di Palermo ha detto cose forti e le ha dette pubblicamente. Io penso che tutto questo debba essere oggetto di attenzione, senza più parlare dell'aspetto infrastrutturale su cui siamo tutti d'accordo, per quanto – e lo dico senza problemi – è inspiegabile questa galleria, visto che raddoppiare il tracciato già esistente sarebbe costato esattamente la metà. Ma tutto questo attiene ai misteri di un'Italia che parla di spending review e poi non sa applicarla.


Ovviamente, Ministro, la polemica me la tengo tutta per me, ma la lascio anche alla riflessione di tanti italiani che ovviamente la pensano anche da questo punto di vista in maniera diversa.